Fiumicino sposa il biocarburante, primo scalo in Italia ad usarlo

L'aeroporto di Fiumicino grazie ad un accordo con ENI utilizzerà presto i biocarburanti per gli aerei con l'obiettivo di raggiungere una più completa decarbonizzazione nei prossimi anni.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Grazie all’accordo strategico stipulato tra Eni e ADR, Fiumicino diventa il primo scalo in Italia ad utilizzare il SAF (Sustainable Aviation Fuel), una miscela per jet con componente biogenica in grado di ridurre le emissioni di CO2 del 60-90%. Si tratta di un passaggio importante per l’Italia e naturalmente l’aeroporto di Fiumicino che, già nei mesi scorsi, ha ottenuto una delle più alte certificazioni europee ossia quella del “Airport Carbon Accreditation 4+” di ACI Europe sulla riduzione di emissioni di CO2. L’obiettivo rimane quello di azzerare le emissioni di gas serra entro il 2030, in largo anticipo rispetto a quanto richiesto dall’Europa.

Marco Troncone, amministratore aelegato di Aeroporti di Roma, ha commentato:

“La decarbonizzazione del settore è una priorità assoluta e servono risposte immediate e azioni concrete: per l’abbattimento delle emissioni del traffico aereo la risposta oggi è il SAF, e grazie alla partnership con Eni oggi comincia la sua diffusione a Fiumicino. Siamo felici che ITA rappresenti un elemento di novità anche sul fronte green, con l’utilizzo di SAF a Fiumicino già nel giorno del proprio debutto. E’ un segnale significativo della volontà di implementare soluzioni innovative, sostenibili e realmente efficaci, per la ripresa di un settore strategico per il nostro territorio e per il Paese. La sfida è ora assicurare che la fornitura di carburante sostenibile possa presto essere un’opzione disponibile per tutti i vettori che ne faranno richiesta: a tal fine sarà essenziale porre in essere una politica incentivante per un rapido incremento della produzione e per garantire livelli di costo compatibili con il mercato”.

Come gli e-Fuel, il SAF è una soluzione completamente drop-in e questo significa che gli aerei possono essere alimentati da SAF senza dover essere modificati in alcun modo. In termini di produzione di SAF, ci sono una varietà di fonti e al momento non è chiaro quale sia la miscela scelta per l'accordo.  In generale, all'interno del SAF, si possono utilizzare dall'olio da cucina fino all'olio vegetale (non di palma), rifiuti solidi urbani e rifiuti di legno. Inoltre, possono essere utilizzati gas di scarico, zuccheri e biomasse appositamente coltivate. L’intesa con ENI ha permesso di raggiunge una distribuzione rapidissima, in vista della realizzazione di un programma ben più ampio che prevede la decarbonizzazione dei mezzi di terra e d’integrazione energetica in coerenza con le più avanzate strategie di transizione.