Formula 1 2022, come cambiano le nuove monoposto

Con il nuovo Campionato di Formula 1, atteso per la metà di marzo, sono previste una serie di importanti modifiche tecniche e funzionali.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Archiviato il 2021, ricco di colpi di scena e vittorie dell’ultimo minuto, nel corso dell’anno assisteremo ad una delle rivoluzioni tecniche più incisive che il Campionato di Formula 1 abbia mai ricevuto e questo aspetto crea un’enorme incognita su quello che possono essere gli equilibri tra i vari team; Mercedes-AMG e Red Bull, saranno ancora in grado di dominare la classifica?

Ci sarà un nuovo regolamento tecnico e si spera di avere quindi di vedere più spettacolo, sotto tutti i punti di vista. I piani alti della Formula 1 ritengono che le modifiche renderanno le gare decisamente più combattute, con più duelli e sorpassi, ma solo con i primi test su pista saremo in grado di capire le reali potenzialità di questa Formula 1 rivisitata. Ma cosa cambia effettivamente?

Aerodinamica

Le nuove monoposto 2022, sviluppate dal team Motorsports interno alla Formula 1 e in collaborazione con FIA, ritornano a creare il famoso “effetto suolo”, ossia quell’insieme di azioni deportanti derivanti dallo strato d'aria che corre sotto il fondo della vettura. Vietato negli anni ’80 per consentire ai piloti di poter seguire, in scia, l’auto davanti senza soffrire di una perdita del carico aerodinamico, il “nuovo effetto suolo” non è però un ritorno al passato tutti gli effetti. Le monoposto degli anni ’70, infatti, beneficiavano anche di una serie di minigonne ed erano dei veri e proprio aeroplani pronto al decollo. Un piccolo ma sostanziale sostegno potrebbe arrivare anche dalle nuove winglets over-wheel, ossia delle alette posizionate sopra le ruote anteriori e dedicate a controllare la scia generata dalla sezione anteriore della monoposto.

Il lavoro sull’aerodinamica non si limita ai winglets over-wheel e all’effetto suolo, il nuovo regolamento infatti prevede un’ala anteriore completamente rivista e uno spoiler posteriore decisamente più accentuato. Più nel dettaglio, mentre la lama anteriore ora sarà in grado di garantire una deportanza costante quando ci si troverà nelle immediate vicinanze di un’altra auto, quella posteriore potrà generare un flusso d’aria rotazionale, formando una sorta di scia “a forma di fungo”. Con una scia più pulita sul posteriore, le vetture nelle retrovie potranno beneficiare di un’aria meno disturbata e sfruttarla, quindi, per effettuare sorpassi fino ad ora inimmaginabili. Rimane confermato il DRS, il dispositivo volto a ridurre la resistenza aerodinamica al fine di favorire i sorpassi, posizionato sempre sull’ala posteriore. Inoltre, rispetto alle soluzioni attuali, le nuove monoposto saranno circa 3 secondi più lente a causa del peso maggiore; si passa infatti dagli attuali 752 kg ai futuri 790 kg, con l’idea di raggiungere i 900 kg con il pilota a bordo.

Pneumatici e cerchi

Tra le novità più interessanti e discusse c’è il ritorno ai copricerchi, un aspetto che non si vedeva nella Formula 1 dal 2009; con i copricerchi, i costruttori potranno incrementare il carico aerodinamico che si aggiungerebbe a quello generato dall’effetto suolo e dalle ulteriori appendici che arriveranno con il nuovo Mondiale.

Il regolamento dedicato al Campionato di Formula 1 del 2022 prevede anche l’adozione, per la prima volta, di ruote da 18 pollici con gomma a basso profilo (spalla). Nessuna modifica per il battistrada delle Pirelli P Zero F1 che rimane invariato, 305 millimetri all’anteriore e 405 millimetri al posteriore, cambia invece il diametro che passa dagli attuali 660 millimetri ai futuri 720 millimetri. Inoltre, l’assenza di una spalla massiccia avvicina concettualmente i pneumatici da Formula 1 a quelli impiegati in tutte le altre competizioni stradali e, anche, nelle vetture cittadine più comuni. La modifica delle gomme abbinata a quella dei cerchi cambierà radicalmente il comportamento delle monoposto rendendole più precise e affilate nei cambi di direzione. Oltre alla dimensione varia la mescola che, secondo Pirelli, consentirà di ridurre il surriscaldamento e il conseguente consumo; una vera soluzione soprattutto per quando ci si trova a coprire gare ravvicinate.

Powertrain

Nessuna modifica lato propulsore, ritroveremo pertanto il 1,6 litri turbo-ibrido da oltre 730 cavalli e resterà fino al 2024, quando verrà pensionato a favore di un’altra proposta non ancora ben definita. Ci saranno però alcuni componenti standard a tutti nel sistema di alimentazione e una serie di sensori aggiuntivi per consentire alla FIA un monitoraggio più capillare sulle singole monoposto.

L’unica vera differenza riguarda il carburante; le attuali normative prevedono il 5,75% di bicomponenti mentre il futuro standard concederà di aumentare quella soglia al 10%. Si utilizzerà Etanolo10, E10, ottenuto però con un’impronta di carbonio vicino allo zero. Questo nell’attesa di una più concreta adozione di carburanti pienamente sostenibili, i famigerati e-Fuel.

Telaio

Le nuove monoposto saranno più sicure, il telaio dovrà essere in grado di assorbire il 48% e il 15% in più di energia rispettivamente nella sezione anteriore e posteriore. Al tempo stesso, il regolamento impone maggiori specifiche per quanto concerne le forze di compressione. La sezione del muso sarà più lunga per consentire una maggiore dissipazione dell'energia in caso di incidente e il telaio assicurerà l'espulsione del motore, così da evitare ulteriori possibili gravi scenari.

Simulazioni

Le nuovo monoposto nascono in seguito ad una serie approfondita di studi e simulazioni. A questo proposito, il team Motorsports di F1 ha eseguito circa 7.500 simulazioni, creando circa mezzo petabyte di dati. Un valore enorme, l'equivalente di un terzo dei 10 miliardi di foto su Facebook. Queste 7.500 simulazioni hanno richiesto anche 16,5 milioni di core hour, un tempo computazionale raggiunto solo grazie ai potenti data center messi a disposizione dei team. F1.com, riporta che un portatile di alta gamma con CPU Intel Core i9 avrebbe richiesto oltre 400 anni per coprire la medesima mole di lavoro.

Le anteprime

Le presentazioni delle monoposto per la stagione 2022 sono molto attese e al momento è disponibile solo un piccolo antipasto per gli appassionati e i curiosi. Il primo team a confermare la data di presentazione è stato Aston Martin, che toglierà i veli alla nuova AMR22 il prossimo 10 febbraio. McLaren ha confermato l’11 febbraio, mentre Ferrari farà il suo debutto il 17 febbraio. Successivamente sarà il turno di Mercedes-AMG che introdurrà la nuova vettura il 18 febbraio.

Al momento non ci sono ulteriori conferme riguardanti le presentazioni delle nuove monoposto di Formula 1 per la stagione 2022. Di Red Bull sappiamo solamente che la monoposto si chiamerà RB18 e sarà utilizzata dal neo-Campione del Mondo Max Verstappen e dal messicano Sergio Perez. Salta quindi la variante 17, sostituita dal team con la vincente RB16B. Rimane ancora alta l’attesa per i restanti team come Alpine, Alfa Romeo, Alpha Tauri, Williams e Haas.

Ma Audi e Porsche? Di recente ci sono state numerose indiscrezioni in merito e alcune voci di corridoio tendono a suggerire che manchi davvero poco per l’ufficialità. Per Audi si tratterebbe di una novità a tutti gli effetti, Porsche invece in passato ha fornito alcuni propulsori alla scuderia di Woking e ha partecipato attivamente come squadra a tutti gli effetti tra il 1957 e il 1961. In ogni caso il debutto è atteso per la stagione 2026, quando si cambierà nuovamente il powertrain.

Team Auto Data Sede
Alfa Romeo Racing - - -
AlphaTauri - - -
Alpine - - -
Aston Martin AMR22 10 febbraio Gaydon, Regno Unito
Ferrari - 17 febbraio Maranello, Italia
Haas VF22 Challenger 6 febbraio -
McLaren MCL36 11 febbraio Woking, Regno Unito
Mercedes-AMG F1 W13 18 febbraio Brackley, Regno Unito
Red Bull Racing - - -
Williams - - -

Haas

Il team russo è il primo ad aver svelato le forme e dimensioni della nuova monoposto che correrà nel Mondiale 2022; la forma della monoposto è radicalmente diversa rispetto alla precedente generazione, con modifiche di rilievo dedicate all'aerodinamica attiva e passiva. Presente, natualmente, le nuove ruote da 18 pollici con pneumatici a basso profilo, che secondo Haas dovrebbero ridurre il surriscaldamento e consentire ai conducenti di ottenere tempi migliori. Invariata invece la livrea che ripropone i classici colori del team.

Test invernali e calendario

In seguito alla presentazione che generalmente avviene nel mese di febbraio, verranno effettuati i primi test su pista attesi a Montmelò (Spagna) dal 21 al 25 febbraio, e a Sakhir (Bahrain) dal 10 al 12 marzo. La settimana successiva inizierà ufficialmente il Mondiale del 2022, che prevede 23 appuntamenti, con il GP Bahrain che aprirà le danze il 20 marzo 2022.

In Italia l’appuntamento sarà doppio, prima a Imola il 24 aprile (GP Emilia-Romagna) e successivamente a Monza l’11 settembre (GP Italia). Dopo tre anni di stop, si tornerà a gareggiare a Melbourne, il 10 aprile, e a Suzuka, il 9 ottobre. Una nuova tappa è prevista a Miami, l’8 maggio, mentre il Campionato si concluderà il 20 novembre ad Adu Dhabi.

Calendario

Data Circuito
20 marzo 2022 Bahrain, Bahrain International Circuit
27 marzo 2022 Arabia Saudita, Jeddah Corniche Circuit
10 aprile 2022 Australia, Albert Park
24 aprile 2022 Emilia Romagna*, Imola
08 maggio 2022 USA**, Miami International Autodrome
22 maggio 2022 Spagna*, Circuit de Catalunya
29 maggio 2022 Monaco, Monaco
12 giugno 2022 Azerbaijan, Baku City Circuit
19 giugno 2022 Canada, Circuit Gilles Villeneuve
03 luglio 2022 Gran Bretagna, Silverstone
10 luglio 2022 Austria, Red Bull Ring
24 luglio 2022 Francia, Paul Ricard
31 luglio 2022 Ungheria, Hungaroring
28 agosto 2022 Belgio, Spa-Francorchamps
04 settembre 2022 Olanda, Zandvoort
11 settembre 2022 Italia, Monza
25 settembre 2022 Russia, Sochi Autodrom
02 ottobre 2022 Singapore*, Singapore
09 ottobre 2022 Giappone, Suzuka
23 ottobre 2022 USA*, Circuit of the Americas
30 ottobre 2022 Messico, Autodromo Hermanos Rodriguez
13 novembre 2022 Brasile, Interlagos
20 novembre 2022 Abu Dhabi, Yas Marina

*contratto ancora da definire | **circuito in omologazione