Hyundai avvia lo sviluppo di un nuovo carburante sintetico

Hyundai potrebbe non essere pronta ad introdurre soluzioni solamente elettrificate e, forse per questo motivo, è al lavoro per sviluppare un nuovo e-fuel.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Per la maggior parte dei produttori, il futuro è ormai deciso e sarà quasi sicuramente a batteria; tuttavia, alcuni costruttori, non sono ancora pronti a fare questo passo e sono alla ricerca di soluzioni a combustione alternative.

Un esempio è rappresentato da Toyota che, con l’idrogeno, ha puntato a lungo introducendo soluzioni anche di natura racing. Hyundai sta ora investendo in un futuro pulito e alimentato a combustione stringendo un accordo con una delle più grandi società energetiche del mondo.

La casa automobilistica coreana ha collaborato con Saudi Aramco e la King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) per lo sviluppo di un carburante a combustione “ultra magra” capace di produrre una quantità di emissioni molto contenuta. Se il nome Aramco suona familiare, è perché si tratta della stessa organizzazione che attualmente collabora con il team di Formula 1 di Aston Martin per sviluppare carburanti sintetici. L’e-fuel di Aramco sarà ottenuto con idrogeno verde, sfruttando il processo di elettrolisi dell’acqua.

Hyundai osserva inoltre che con questo carburante, gli utilizzatori possono aspettarsi una migliore efficienza termica rispetto a benzina e diesel. Il produttore seguirà sostanzialmente la strada già avviata da Porsche, qualche mese fa, con lo stabilimento in Cile. Purtroppo, però, i carburanti sintetici non rappresentano l’obiettivo finale di Hyundai come spiegato in una nota:

"BEV e FCEV saranno la tecnologia definitiva di Hyundai per ottenere una mobilità a emissioni zero, mentre la tecnologia ICE che combina carburante ecologico e motori a combustione ultra magra sarà la chiave per ridurre efficacemente le emissioni di gas serra durante la nostra transizione ai veicoli elettrici".

Quale sarà la strategia di Hyundai? Difficile a dirsi, l’idea che ci siam fatti è che il costruttore possa mantenere un po’ più a lungo la divisione N (con i20N, i30N e Kona N), nell’attesa di una più completa elettrificazione. Al momento non è chiaro se e quando gli e-fuel arriveranno alla pompa e, soprattutto, quale sarà il prezzo “alla spina”.