Hyundai Ioniq 6 AWD, cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Ioniq 6 è la nuova punta di diamante per Hyundai, una berlina di alta gamma totalmente elettrica disponibile in più declinazioni.

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a cura di Federico Vecchio

Il marchio Hyundai sta facendo sempre più parlare di sé nel competitivo mondo dell'automobile moderna, e l'ultima creazione, la sorprendente Ioniq 6 (che abbiamo provato qui in anteprima), conferma questa tendenza. Questa elegante berlina elettrica coreana va ad affiancare la già esistente Ioniq 5.

L’annuncio della Ioniq 6 era stato preceduto dalla visionaria concept car Prophecy, svelata nel 2020; questo straordinario veicolo si fonda sulla piattaforma E-GMP, una tecnologia all'avanguardia concepita appositamente per le automobili elettriche, condivisa con la Ioniq 5 e destinata anche alla futura Ioniq 7, attesa sul mercato nei prossimi anni.

Diversamente dalla Ioniq 5, il nuovo modello sfoggia un design totalmente rivisitato, abbandonando in certa misura il linguaggio stilistico precedentemente adottato per la gamma Ioniq. Il suo design è caratterizzato da linee sinuose e una straordinaria aerodinamicità, studiata meticolosamente per minimizzare la resistenza all'aria. La vista laterale è dominata da un imponente arco che si estende per quasi tutta la lunghezza del veicolo, conferendogli l'aspetto di un autentico streamliner. Dispone inoltre di maniglie a scomparsa, specchietti digitali (un optional di lusso) e uno spoiler che incorpora elegantemente la terza luce di stop, nota come Pixel Light.

Questi sofisticati miglioramenti contribuiscono a portare il coefficiente di resistenza aerodinamica della Ioniq 6 a un valore notevole di 0,21, posizionandolo virtualmente in linea con il prestigio delle Mercedes EQS (0,20) e Mercedes EQXX (0,18).

Parlando delle dimensioni, la Ioniq 6 sfoggia una lunghezza di 4855 millimetri e una larghezza di 1880 mm, con un passo di 2950 mm. Rispetto alla Ioniq 5, con cui condivide la piattaforma, la nuova arrivata è più lunga di circa 20 centimetri, mentre le altre specifiche rimangono pressoché invariate.

In linea con gli altri veicoli basati sulla piattaforma E-GMP, la Ioniq 6 offre la possibilità di scegliere tra due opzioni di batteria e tre diverse motorizzazioni. Approfondiremo ulteriormente questo aspetto in seguito, esaminando i dettagli con maggiore precisione.

Cosa ci convince

La vettura sembra essere stata scolpita dal vento o progettata per affrontare con grazia l'aria. Come spesso sottolineiamo, il design automobilistico è una questione estremamente soggettiva, ma non possiamo fare a meno di apprezzare come Hyundai abbia saputo "ereditare" o trarre ispirazione dalle migliori caratteristiche di diverse vetture per creare questa straordinaria soluzione.

Ioniq 6 è un'automobile che cattura inevitabilmente l'attenzione e siamo consapevoli che il suo design potrebbe non piacere a tutti. Tuttavia, è indiscutibilmente un veicolo che si distingue, allontanandosi dalle convenzioni stilistiche tradizionali del settore, in modo simile a quanto fatto da Tesla nel corso degli anni.

Grazie all'utilizzo della sofisticata piattaforma E-GMP, l'interno di Ioniq 6 offre uno spazio generoso e un comfort eccezionale. La sensazione che pervade al volante è quella di trovarsi a bordo di un'autovettura di lusso, caratterizzata da una profonda attenzione ai dettagli e l'impiego di materiali di alta qualità. In linea con la filosofia adottata anche per la Ioniq 5, Hyundai ha adottato una strategia incentrata sulla sostenibilità, facendo ampio ricorso a materiali riciclati che, pur rispettando l'ambiente, non sacrificano la qualità.

Lo spazio a disposizione sia per i passeggeri anteriori che per quelli posteriori è abbondante. La mancanza del tunnel centrale nella parte posteriore consente di sfruttare ulteriormente lo spazio, tanto da permettere persino di "parcheggiare" un monopattino elettrico. Nonostante la sagoma spiovente del tetto, tutte le sedute offrono un comfort notevole e agevole. Nell'allestimento di punta, Hyundai ha previsto sedili così accoglienti che si trasformano in autentiche chaise longue, regalando un'esperienza di coccola ineguagliabile durante le fasi di ricarica.

La plancia di Ioniq 6 segue la scia stilistica tracciata dalla Ioniq 5, con la presenza di due imponenti schermi widescreen destinati all'infotainment e alla trasmissione delle informazioni chiave al conducente. Nonostante la Ioniq 6 sembri provenire direttamente dal futuro, Hyundai ha preso la saggia decisione di conservare un numero adeguato di tasti fisici, riducendo le potenziali distrazioni durante la guida - un punto di merito per il costruttore automobilistico. Da notare anche gli eleganti "flap" laterali che ricordano lo stile delle cabine degli aerei di linea, che ospitano, nelle versioni più accessoriate, gli specchietti digitali. Questa integrazione è stata attentamente studiata e si distingue positivamente rispetto ad altre proposte presenti sul mercato.

Un dettaglio degno di nota è l'assenza di pulsanti sulle portiere, poiché i finestrini e gli specchietti sono controllati tramite comandi situati nel tunnel centrale. Questa peculiarità, insieme all'originale selettore del cambio, posizionato in modo rotante sul piantone dello sterzo, rappresenta una delle tante caratteristiche uniche della Ioniq 6 con cui bisogna familiarizzare.

Cosa non ci convince

La Hyundai Ioniq 6 ha senza dubbio molte caratteristiche allettanti, ma ci sono alcuni dettagli che non ci hanno completamente convinto. Avremmo gradito, ad esempio, la disponibilità di Android Auto e Apple CarPlay in modalità wireless. Comprendiamo che alcuni produttori preferiscano offrire un'esperienza completamente integrata con i propri sistemi di intrattenimento e controllo, ma considerando l'ampia adozione di questi due sistemi da parte degli automobilisti, la mancanza di questa opzione potrebbe essere percepita come una limitazione.

Un altro aspetto che ci ha lasciato un po' perplessi è lo spazio di stivaggio all'interno dell'auto, che appare piuttosto ridotto per un veicolo delle dimensioni di Ioniq 6. Riteniamo infatti che una capacità di carico di 401 litri possa risultare modesta per alcune esigenze. Lo stesso discorso vale per il frunk, il bagagliaio anteriore, che offre una capacità di soli 45 litri. Inoltre avremmo apprezzato maggiore sinergia tra il software e l’automobile come avviene su veicoli dotati di Android Automotive.

Come va

Rispetto ad altre vetture elettriche che abbiamo avuto l'opportunità di testare, la Hyundai Ioniq 6 potrebbe non essere considerata un'auto dall'agilità estrema. Tuttavia, nonostante la sua notevole lunghezza e passo, l'auto offre una dose equilibrata di sportività, consentendo accelerazioni energiche e frenate precise. Durante la nostra prova, abbiamo sperimentato la versione AWD da 329 cavalli, che consente di disattivare manualmente la modalità a trazione integrale per utilizzare solo il motore posteriore, contribuendo così a risparmiare carburante. L'assetto è ben calibrato, anche se mancano regolazioni sofisticate per le sospensioni; la Hyundai Ioniq 6 è saldamente ancorata alla strada, creando la sensazione di viaggiare su binari. In sintesi, il comportamento su strada è fluido e ben bilanciato.

Ma quanto consuma questa vettura? Questa è una delle domande più rilevanti in tema di veicoli elettrici; la vettura beneficia enormemente della sua straordinaria aerodinamica, il che si traduce in consumi sorprendentemente efficienti. In condizioni di guida dinamica, siamo riusciti a mantenere un consumo di energia di 19 kWh per 100 km, ma con una guida più attenta è possibile abbassare questa cifra a soli 15 kWh per 100 km. Hyundai dichiara un consumo di 14 kWh per 100 km per la versione a trazione posteriore con cerchi da 18 pollici, e crediamo che questo obiettivo sia decisamente realizzabile nel normale uso quotidiano.

Il sistema di frenata rigenerativa si dimostra estremamente efficace e offre una regolazione precisa tramite le palette sul volante, consentendo persino l'attivazione della modalità di guida "one pedal" (i-Pedal). Al momento, non abbiamo ancora la possibilità di confermare o confutare l'autonomia dichiarata da Hyundai, che supera i 500 chilometri, ma riteniamo che sia un obiettivo realistico e alla portata.

La sofisticata piattaforma E-GMP da 800V, condivisa con modelli come la Ioniq 5 e la Kia EV6, consente una ricarica ad altissima potenza, fino a 350 kW, e il passaggio dal 10% all'80% di carica in meno di venti minuti, a condizione di trovare stazioni di ricarica idonee. Nel corso dell'anno, sarà introdotta la possibilità di utilizzare il servizio Plug&Charge, che permetterà di collegare la spina e far riconoscere automaticamente il nostro account, eliminando la necessità di app o carte.

Inoltre, l'auto offre la funzionalità di utilizzare la sua enorme batteria per alimentare altri dispositivi o addirittura ricaricare un'altra vettura, grazie alla tecnologia V2L (Vehicle-to-Load), che permette di erogare una potenza di 3.6 kW attraverso prese interne ed esterne

Conviene?

La Hyundai Ioniq 6 è disponibile a partire da 47.550 euro nella sua versione Progress, mentre la declinazione Evolution raggiunge i 58.950 euro. Per coloro che desiderano maggiore aderenza su strada o potenza extra, ci sono le varianti AWD disponibili a 62.450 euro. Anche nell'allestimento base, la dotazione di serie è ricchissima e comprende una serie di accessori di alta qualità. Tra questi, troviamo la guida semi-autonoma di Livello 2, cerchi in lega, luci Pixel Light, climatizzatore bizona, numerosi sensori, prese USB-C e molto altro. È importante notare che solo le versioni Long Range sono dotate di una pompa di calore, che si rivela estremamente utile per ridurre i consumi.

In conclusione, la Hyundai Ioniq 6 si pone come una scelta valida nel panorama automobilistico moderno. Tuttavia, un prezzo leggermente più competitivo avrebbe reso la vettura una concorrente ancora più agguerrita nei confronti di altri marchi. Ci auguriamo di vedere sempre più Ioniq 6 per le nostre strade, contribuendo così a promuovere ulteriormente l'adozione di veicoli elettrici.