Hyundai Ioniq 6 AWD, cosa ci piace cosa no | Anteprima

Ioniq 6 è la nuova berlina coupé elettrica del marchio che punta a sfidare Tesla e le tedesche: l'abbiamo provata nella variante AWD da 325 cavalli.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L’abbiamo vista in anteprima e studiata attentamente nel corso del suo debutto avvenuto nel 2022, Ioniq 6 è la nuova berlina elettrica coupé del marchio coreano e non è solo una novità per il settore ma anche la vincitrice del World Car of the Year, succedendo così alla Ioniq 5. Anticipata dalla concept car Prophecy nel 2020, Ioniq 6 è basata sulla piattaforma E-GMP dedicata alle vetture elettriche e utilizzata anche da Ioniq 5 e dalla futura Ioniq 7, che arriverà sul mercato nei prossimi anni.

Rispetto a Ioniq 5, il nuovo modello prevede un design completamente diverso allontanandosi, per certi versi, da quello che è stato (brevemente oseremmo dire) il linguaggio di stile del marchio per la gamma Ioniq. Il design qui è quindi curvilineo ed estremamente aerodinamico, progettato appositamente per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica. La vista laterale è caratterizzata da un enorme arco che percorre quasi tutta la lunghezza dell’auto, da vera streamliner, maniglie a scomparsa, specchietti digitali (optional) e uno spoiler che incorpora la terza luce di stop (Pixel Light).

Tutti questi accorgimenti riducono il coefficiente di resistenza aerodinamico posizionandolo a 0,21, praticamente a ridosso di Mercedes EQS (0,20) e Mercedes EQXX (0,18). Per dare una misura, Tesla Model S e Model 3 hanno rispettivamente 0,24 e 0,22 (nelle declinazioni “standard”). Ioniq 6 misura 4855 millimetri in lunghezza, 1880 mm in larghezza con un passo di 2950 mm; rispetto a Ioniq 5, con la quale condivide la piattaforma, è più lunga di circa 20 centimetri mentre gli altri dati rimangono praticamente invariati.

Analogamente agli altri modelli progettati intorno alla piattaforma E-GMP, son disponibili due tagli di batteria e tre motorizzazioni. Torneremo su questo punto più avanti, ma più in dettaglio:

Versione Potenza kW (CV) Autonomia 18" Autonomia 20" Allestimento Progress Allestimento Innovation Allestimento Evolution
53.3 kWh RWD 111 (151) 429 km - 47.500 euro - -
77.4 kWh RWD 168 (229) 614 km 545 km - 55.400 euro 58.950 euro
77.4 kWh AWD 239 (329) - 519 km - - 62.450 euro

Per quanto riguarda pacchetti e accessori, Hyundai non prevede un listino particolarmente ricco ma sappiamo che ormai è un sentimento comune a molti brand. L’unico pacchetto disponibile è il Tech Pack che prevede specchietti digitali laterali e tettuccio panoramico, ad un prezzo di 1.800 euro.

Cosa ci piace

Ioniq 6 sembra un’auto scolpita dal vento o studiata per fendere l’aria: lo ripetiamo sempre che il design è un aspetto più che soggettivo, ma ci piace come Hyundai abbia “ereditato” o si sia ispirata al meglio di alcune vetture per creare questa soluzione. Ci siamo confrontati con alcuni colleghi durante la prova e la sensazione che ci siam fatti è che ci siano tanti spunti stilistici di diverse generazioni: la zona anteriore è modernissima quasi da nave spaziale, il taglio laterale ricorda Mercedes CLS mentre il retrotreno riprende un po’ le linee vintage delle Porsche. Ioniq 6 è un’auto che cattura sguardi e siam consci che potrebbe non piacere, ma sicuramente si distingue e si allontana da quelli che solo gli stilemi classici del settore quasi come ha fatto Tesla nel corso degli anni.

Gli interni, complice l’utilizzo della piattaforma E-GMP, sono molto spaziosi e confortevoli. La sensazione che abbiamo avuto è stata quello di essere alla guida di un’auto di lusso, ricca di comodità e materiali di pregio. Come per Ioniq 5, Hyundai ha fatto largo uso di prodotti riciclati offrendo materiali più vicini all’ambiente ma ugualmente di qualità.

Lo spazio è abbondante sia per gli occupanti anteriori sia per quelli posteriori (il tunnel posteriore è assente e nello spazio ricavato è possibile addirittura “parcheggiare” un monopattino elettrico) e, nonostante il tetto spiovente, tutte le sedute sono comode e agevoli. Nell’allestimento più ricco, Hyundai prevede sedili tanto comodi da diventare delle vere e proprie chaise longue per farsi coccolare durante le fasi di ricarica.

La plancia segue gli stilemi di Ioniq 5, con due grandi schermi wide da utilizzare per il sistema di intrattenimento e per comunicare le principali informazioni al conducente. Sebbene Ioniq 6 sembri venire dal futuro, il costruttore ha deciso di mantenere una buona dose di tasti fisici per garantire poche distrazioni alla guida: ben fatto Hyundai! Belli anche i “flap” laterali stile aereo di linea che ospitano, nelle versioni più accessoriate, gli specchietti digitali. Un’integrazione studiata attentamente che, rispetto ad altri produttori, appare più congeniale.

Nessun tasto nelle portiere, i finestrini e gli specchietti si controllano dai comandi nel tunnel centrale: una delle tante peculiarità a cui è necessario abituarsi, insieme all'originale selettore del cambio rotante posizionato sul piantone dello sterzo.

Cosa non ci piace

Sono pochi gli aspetti che non ci hanno convinti di Ioniq 6, ma ci sarebbe sicuramente piaciuto trovare Android Auto e Apple CarPlay nelle loro modalità Wireless. Comprendiamo che alcuni costruttori preferiscano offrire un’esperienza a 360 gradi con i propri ecosistemi di intrattenimento e controllo ma pensiamo che sia un’offerta limitata considerato l’ampio utilizzo di questi due sistemi.

Sottotono anche lo spazio di stivaggio, molto contenuto per un’auto di queste dimensioni. C’è da fare una dovuta premessa: chi compra Ioniq 6 sicuramente non andrà da IKEA a comprare tavoli e mobilio, però crediamo che 401 litri sia una capacità modesta. Stesso discorso per il frunk, il bagagliaio anteriore, di 45 litri.

Come si guida

Rispetto ad altre elettriche che abbiamo provato, Ioniq 6 non è un’auto estremamente affilata ma nonostante la lunghezza e il passo, l’auto è sportiva il giusto riuscendo ad offrire accelerazioni importanti e frenate ben misurate. Abbiamo provato la versione AWD da 329 cavalli che permette di disattivare manualmente la modalità integrale così da utilizzare un solo motore (posteriore) e risparmiare un po’ sui consumi. L’assetto è valido anche se non son presenti impostazioni sofisticate dedicate alla regolazione delle sospensioni; la Hyundai è incollata alla strada e la sensazione è quella di viaggiare su binari. Insomma, il comportamento è lineare e molto bilanciato.

Quanto consuma? Questo aspetto è sicuramente e sempre il più interessante. L’auto è estremamente aerodinamica e proprio grazie a questo aspetto è possibile ottenere valori davvero importanti. Con un’andatura “allegra” abbiamo raggiunto i 19 kWh / 100 km, mentre misurando più attentamente il pedale del gas non è difficile sfiorare i 15 kWh / 100 km. Hyundai dichiara un consumo di 14 kWh / 100 km (versione RWD con cerchi da 18”) e crediamo che non sia poi così difficile da ottenere nel ciclo misto (oggetto della nostra breve prova sulle colline piemontesi).

La frenata rigenerativa è molto efficace e ben regolabile con le palette al volante, che permettono di attivare anche la guida one pedal (i-Pedal). Al momento non ci è possibile confermare o smentire l’autonomia dichiarata da Hyundai di oltre 500 km, ma pensiamo che non sia difficile raggiungere o avvicinarsi a questa soglia.

L’evoluta piattaforma E-GMP da 800V condivisa con Ioniq 5 e Kia EV6 permette di ricaricare con una potenza massima di 350 kW e di passare dal 10% all’80% di carica in meno di venti minuti (a patto di trovare colonnine adatte). Nel corso dell’anno arriverà la possibilità di utilizzare il servizio Plug&Charge; pertanto, sarà consentito collegare la spina per far si che il nostro account venga riconosciuto automaticamente (senza app o carte).

Inoltre, l'auto è utilizzabile anche come enorme batteria per qualsiasi altro dispositivo (o per ricaricare un'altra vettura) grazie alla tecnologia V2L che permette di fornire 3.6 kW di potenza tramite la presa interna e esterna.

Conviene?

Hyundai Ioniq 6 parte da 47.500 euro nella versione Progress e può superare i 58.000 euro nella declinazione Evolution. Chi desidera più grip sull’asfalto o potenza, può optare per le varianti AWD da 62.000 euro. La dotazione di serie è ricchissima fin dall’allestimento base che prevede numerosi accessori, tra cui la guida semi autonoma di Livello 2, cerchi in lega, luci Pixel Light, clima bizona, tantissimi sensori e prese USB-C e molto altro. Precisiamo che solo le versioni Long Range hanno la pompa di calore, molto utile per ridurre i consumi.

In alternativa è disponibile la formula Hyundai By Mobility: la 77,4 kW Innovation RWD si può ottenere con un anticipo di 14.650€ e rate mensili da 429 euro; terminati i tre anni si riscatta pagando 27.700€ oppure si sceglie un altro modello (o si restituisce la vettura).

Hyundai offre uno dei migliori piani di garanzia dell’industria automobilistica per Ioniq 6:

  • 5 anni di garanzia con km illimitati;
  • 8 anni o 160mila km sulla batteria.

Come si posiziona sul mercato? Con il recente taglio di prezzi di Tesla è difficile analizzare questo aspetto. Se dovessimo valutare esclusivamente il costo per l’utente finale, Ioniq 6 appare leggermente più costosa ma la qualità costruttiva e le finiture di pregio giustificano la differenza di esborso a nostro parere.