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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Non è la prima volta che ci troviamo davanti ad una Hyundai Kona e già in passato abbiamo potuto saggiarne le potenzialità provando altre declinazioni del crossover compatto della casa koreana; chi vi scrive è un grande (e probabilmente raro) appassionato della Kona N, vettura che abbiamo avuto la possibilità di provare sia in strada, con gli amici di DRIIVE, sia in pista in occasione degli Hyundai Driving Experience. Salire a bordo di questa variante hybrid è stato un piacevole déjà-vu che mi ha permesso di comprendere ancora meglio l’eccellente lavoro svolto da Hyundai con questa motorizzazione.

Hyundai Kona è un crossover che non necessita di particolari presentazioni, complice un successo misurabile agli occhi di tutti; è una soluzione compatta, che misura 4,20 metri in lunghezza, 1,80 metri in larghezza con un bagagliaio da 332 a 361 litri (in base alla motorizzazione). Kona è disponibile nella variante 100% elettrica, hybrid (oggetto di questa prova), mild-hybrid e N; sostanzialmente è assente solo la versione PHEV. Nel corso dei prossimi mesi, inoltre, arriverà sul mercato il nuovo modello che prevede un cambiamento stilistico importante anche se, al momento, i dettagli sono limitati.

Cosa ci convince

Lo ripetiamo costantemente, il design è un aspetto soggettivo e difficilmente si potrebbe dire il contrario; Hyundai Kona ci piace, ha un look fuori dagli schemi con un il giusto mix di linee nette e arrotondate. Se dovessimo trovare un difetto, forse la presenza costante dei fascioni neri non è estremamente appagante da vedere ma ci rendiamo conto che si tratta di una scelta necessaria per un utilizzo cittadino.

Gli interni sono confortevoli e di buona fattura, con plastiche ben accoppiate e materiali morbidi dove servono. Hyundai Kona è un crossover con un prezzo accessibile non aspettatevi materiali premium su tutta la plancia, qualche plastica “croccante” è presente ma non eccessivamente invasiva.

Ottimi i sedili, dotati di regolazioni elettriche (una vera rarità ormai), che risultano pratici e comodi anche per lunghe tratte; il baule è manuale e ha una capacità di 361 litri nella configurazione base. L’apertura è ampia e abbastanza regolare. Tra gli optional presenti, impossibile non citare i sedili anteriori e il volante riscaldati.

Nonostante Kona non sia un SUV particolarmente grande in termini di dimensioni, Hyundai in questo allestimento ha pensato di installare una serie di sensori su tutto il perimetro e una pratica retrocamera posteriore che, però, non brilla in termini di qualità. Buoni infine gli ADAS, con Smart Cruise Control, LKA, FCA, ILSW e LFA.

Cosa non ci convince

Hyundai Kona Hybrid è una vettura disponibile sul mercato da qualche tempo e non sorprende scoprire che ci siano degli aspetti tecnologici concettualmente superati, come ad esempio il display di intrattenimento digitale. Piccola premessa: è di buona qualità, con una diagonale ampia di 10,25” e compatibile con Android Auto e Apple CarPlay. Purtroppo, la porzione di schermo utilizzabile non è completa e rimane, sempre, una fascia inutilizzabile; è un difetto che abbiamo riscontrato anche su altri modelli, sembra più che altro un problema di risoluzione e scalabilità.

Discorso analogo per l’head-up display che, se attivato, apparirà sotto forma di una piccola placchetta in plastica trasparente davanti al volante. Una soluzione per certi versi “superata”. A qualcuno potrebbe anche non piacere particolarmente il display digitale del tachimetro, lontano visivamente, ma crediamo che questo sia un aspetto soggettivo.

Come si guida

Sotto il cofano della Kona Hybrid pulsa un propulsore 1.6 GDI abbinato ad una unità ibrida da 32 kW, per un totale di 141 cavalli (104 kW) e 256 Nm di coppia. Si tratta di un propulsore interessante se non formidabile, specie se accoppiato al cambio automatico DCT da 6 rapporti. Nella guida di tutti i giorni il binomio offre una guida fluida e priva di impuntamenti; non aspettatevi prestazioni da sportivetta perché resterete delusi in quanto Kona Hybrid è una vettura votata al comfort e ai consumi ridotti. In ogni caso, per gli amanti del sequenziale, è disponibile una modalità sportiva con cambio al volante. Buona la frenata, corposa e di sostanza.

Lo sterzo è preciso e il piccolo crossover coreano si guida bene in tutte le situazioni; l’abbiamo provato per quasi due settimane e, anche nella critica Milano, siamo riusciti a parcheggiarlo in spazi limitati e ristretti senza particolari difficoltà.

E per i consumi? In modalità Eco in città si viaggia sui 23 km/l mentre in extraurbano non è difficile sfiorare anche i 30 km/l. La batteria si ricarica facilmente quando si guida e non è difficile ritrovarsi a girare in ciclo elettrico per qualche chilometro. In generale, crediamo che questo propulsore sia un vero e proprio piccolo gioiellino tecnologico capace di superare qualsiasi aspettativa. Con un pieno e un utilizzo misto siamo riusciti a coprire poco più di 600 km (per 38 litri di serbatoio).

La velocità è limitata a 160 km/h, mentre il dato dell’accelerazione da 0-100 km/h (anche se lo riputiamo un valore tendenzialmente inutile) è di 11,3 secondi con i cerchi da 18”.

Conviene?

Hyundai Kona Hybrid parte da 28.600 euro per l’allestimento XTech+ fino ad arrivare a 33.900 euro per il top di gamma XClass. Il segmento di appartenenza è il B, settore decisamente affollato di proposte come Fiat 500X, Opel Mokka, Peugeot 3008 e Renault Captur, giusto per citarne alcune. A nostro parere Kona Hybrid è un’ottima soluzione per chi cerca un’auto dai consumi ridotti e con un buon comfort di bordo; sicuramente deve piacere il design fuori dagli schemi, ma considerata la quantità di Kona disponibili su strada pensiamo che sia un linguaggio stilistico molto azzeccato.

Sul sito ufficiale è disponibile, al momento, una promozione che prevede fino a 3.700 euro di vantaggi sull’acquisto di una Kona Hybrid; opzionalmente è possibile ottenerla per 209 euro al mese con il Voucher Permuta o Rottamazione Hyundai e superfinanziamento.

Come anticipato in apertura, per il nuovo modello 2023 è necessario attendere ancora qualche mese per il debutto ufficiale in Italia e, sebbene i dettagli siano ancora molto pochi, sappiamo da precedenti indiscrezioni che il posizionamento sarà leggermente più premium pertanto è lecito aspettarsi un prezzo di listino superiore.