Con il restyling, la Hyundai Tucson si conferma una delle SUV più complete e trasversali del mercato. Le novità estetiche non sono eclatanti. si riconoscono soprattutto nella firma luminosa anteriore, passata da cinque a quattro elementi per lato ma il lavoro fatto sotto la pelle è più interessante.
La versione 1.6 T-GDi Full Hybrid oggetto della prova guadagna in efficienza e in comfort, mantenendo quelle qualità di abitabilità, tecnologia e piacevolezza di guida che hanno reso questo modello un best-seller.
Cosa mi piace
Il restyling ha modernizzato in modo efficace l’abitacolo: la nuova plancia più lineare, con il cruscotto digitale e lo schermo dell’infotainment ora affiancati sotto un vetro unico, migliora la leggibilità e l’impatto visivo. Ottima la qualità costruttiva e dei materiali, con finiture morbide anche nei pannelli posteriori.
Sul piano della tecnologia, l’infotainment è reattivo e ben fatto, con funzioni pratiche come la registrazione degli appunti vocali o la possibilità di disattivare rapidamente gli altoparlanti posteriori. Il comfort è uno dei migliori della categoria, grazie a sospensioni ben tarate, un abitacolo silenzioso e un motore che, con il cambio automatico a sei rapporti, lavora sempre in modo fluido, senza l’effetto scooter che affligge alcune ibride.
Molto buona l’abitabilità: lo spazio è abbondante anche in seconda fila, e il bagagliaio da 616 litri è tra i più capienti del segmento. Il portellone elettrico ad apertura automatica è una comodità che si apprezza subito nell’uso quotidiano.
Come va
Su strada, la Tucson Full Hybrid convince per equilibrio. In città si muove con agilità, sfruttando la trazione elettrica alle basse velocità. Le sospensioni lavorano bene sul pavé e sulle buche, mantenendo sempre un ottimo comfort. I consumi in ambito urbano sono soddisfacenti: 17,5 km/l rilevati nella prova.
Fuori città la vettura si dimostra brillante e molto ben controllata. La modalità Sport aggiunge un po’ di brio, rendendo lo sterzo più consistente e i comandi più reattivi. Molto utile la possibilità di gestire la frenata rigenerativa con le palette al volante. Le percorrenze qui migliorano ancora: oltre 20 km/l misurati su strada.
In autostrada la Tucson mantiene un buon isolamento acustico e una marcia piacevole. Il cruise control adattivo e la guida assistita di livello 2, di serie, lavorano con precisione, rendendo i viaggi rilassanti. I consumi autostradali si attestano intorno agli 11 km/l a velocità costante di 130 km/h.
Cosa non mi piace
Non tutto però è perfetto. Alcuni comandi a sfioramento, pur ridotti rispetto alla precedente versione, continuano a richiedere qualche distrazione per essere utilizzati. Le tasche portaoggetti nelle porte sono piccole e poco pratiche, un dettaglio sorprendente su un’auto così razionale.
Manca un divano posteriore scorrevole, presente invece su alcune rivali. E anche se l’equipaggiamento di serie è molto ricco, resta qualche limitazione: per esempio, il pacchetto Lounge (che offre sedili ventilati e regolabili elettricamente) è riservato ai livelli più alti.
Chi dovrebbe acquistarla
La Hyundai Tucson Full Hybrid è la scelta ideale per chi cerca un SUV di taglia media adatto a un utilizzo polivalente: ottima per i viaggi in famiglia, perfetta in città grazie alla fluidità del sistema ibrido, sicura e rilassante in autostrada. È adatta a chi percorre molti chilometri l’anno ma non vuole rinunciare alla praticità di un’ibrida senza necessità di ricarica.
Piacerà a chi apprezza la concretezza più della sportività, a chi cerca spazio e comfort, e a chi vuole un’auto tecnologicamente aggiornata ma senza complicazioni. Con in più la garanzia Hyundai di cinque anni a chilometraggio illimitato e otto anni o 160.000 km sulla batteria, rappresenta un investimento molto interessante. Il listino parte da 37.250 euro.