I nuovi sistemi di guida autonoma sono veloci come un cervello umano

Il nuovo supercomputer di bordo di ZF può eseguire un sestilione di operazioni di calcolo al secondo, superando quindi il cervello umano.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

ZF Friedrichshafen, il fornitore di cambi automatici, ha presentato la futura generazione di processori che alimenteranno i sistemi di guida autonoma del domani, attesi per il 2024. Conosciuto con il nome di Pro AI, la nuova unità di elaborazione sarà integrata a bordo di qualsiasi veicolo e potrà svolgere una quantità quasi illimitata di azioni fino alla guida autonoma di quinto livello

A differenza degli attuali sistemi che prevedono più unità di controllo (ECU) sparse per tutta l’auto, il nuovo approccio che verrà adottato sulle future vetture consiste nel dividere l’auto in domini e zone che verranno interconnessi tra di loro. Non ci saranno più quindi migliaia di chip e metri e metri di cavi, ma solo alcune zone posizionate in luoghi strategici. Aptiv, il produttore dietro a questo progetto, sostiene che l’utilizzo del nuovo approccio ridurrà del 20% il peso del cablaggio nelle auto.

Il supercomputer di bordo Pro AI sarà naturalmente compatibile con tutte le più recenti tecnologie e sarà possibile integrarlo con numerosi elementi come i radar, il lidar, le telecamere esterne e l’audio circostante, per creare un'immagine dell'ambiente a 360 gradi e fornire, in un certo senso, una sorta di consapevolezza della situazione. Pro AI sarà anche capace di apprendere nuove informazioni (deep-learning) e addestrare attivamente l’intelligenza artificiale, così da essere in continua evoluzione e assicurare un livello di sicurezza senza precedenti.

Questi aspetti lo rendono superiore ad un essere umano? Forse, chi lo sa, ma la caratteristica più importante è sicuramente quella di calcolo che, secondo alcune stime, sarà di un sestilione e superiore a quella di un uomo adulto. Alcune indagini suggeriscono che Pro AI avrà una potenza di calcolo sino al 66% più veloce del suo predecessore con un risparmio del 70% di energia. Il supercomputer, disponibile con diverse modalità di raffreddamento, nello stesso alloggiamento standard di 24x14x5 cm. Ideato su una piattaforma altamente modulare, il supercomputer potrà essere personalizzato dal cliente così da ottenere la soluzione preferita dal cliente; i connettori saranno standardizzati così da non limitare il cablaggio e la compatibilità con chip di terze parti.

Ma non è tutto, ZF sta sviluppando anche il primo sistema al mondo per parcheggiare senza conducente, basato solo sui sensori disponibili e indipendente da un’infrastruttura di parcheggio pre-mappata. Il set di sensori si basa principalmente su una telecamera frontale, un radar anteriore, quattro telecamere perimetrali e dodici ultrasuoni, che saranno in grado di assicurare una precisione nell’ordine del centimetro. La strada è ancora lunga e sicuramente assisteremo a dimostrazioni dal vivo del nuovo super sistema.