Denominato come A4810, il concept a grandezza naturale è stato progettato da 28 studenti del master in Transportation Design dello IED di Torino nell’ambito di un progetto di tesi, con il sostegno ufficiale della casa automobilistica francese. La due posti, secondo il team, rappresenta una “risposta al nuovo concetto di sportività” e il supporto di Alpine suggerisce che potrebbe essere anche in arrivo una vettura ad idrogeno in futuro.

Un’immagine di anteprima rivela solo alcuni dettagli, ma un elemento distintivo sarà sicuramente la presenza di fari ultrasottili a LED, ispirati al retro a quattro luci del modello precedente A110. Lo splitter anteriore di dimensioni marcate, gli archi anteriori rialzati e gli allargamenti posteriori suggeriscono un livello di potenza elevato.

Potenzialmente, l’A4810 potrebbe suggerire i prossimi stilemi che Alpine introdurrà sui suoi futuri veicoli elettrici, come la A110 attesa per il 2026. A livello di propulsione, non è chiaro come IED intenda alimentare l’auto principalmente con l’idrogeno; la società madre di Alpine, Renault, si è impegnata nell’utilizzare celle a combustibile nei veicoli commerciali, ma proprio la scorsa settimana ha presentato in anteprima un nuovo concetto che potrebbe implementare la tecnologia di combustione dell’idrogeno come mezzo per ridurre le emissioni dei veicoli a basso costo. Nell’idea di Renault, ci sarebbe il desiderio di convertire auto a benzina impiegando direttamente l’idrogeno.

Finora Toyota è stata uno dei principali sostenitori di questa tecnologia, tuttavia con un’applicazione ancora troppo limitata. La Toyota Mirai, infatti, pur essendo disponibile da diversi anni ha venduto solo marginalmente, complice un’infrastruttura quasi assente e un prezzo di listino superiore ai 60mila euro. Lo scorso anno lo IED ha collaborato con Suzuki su uno stravagante roadster a due posti chiamato Misano, nato per unire la storia automobilistica e motoristica del produttore giapponese.