Il diesel è roba letteralmente da museo, ce l'ha messo Volvo

Volvo produce l'ultimo veicolo diesel e lo colloca in un museo, segnando la fine di un'era e il passaggio verso un futuro totalmente elettrico.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Volvo ha concluso la produzione del suo ultimo veicolo alimentato a diesel, dopo una lunga storia di 45 anni con questo tipo di propulsore, che ha visto la produzione di milioni di automobili. La fine della produzione è ancora più notevole se si pensa che solo pochi anni fa, più o meno fino al 2016, il diesel rappresentava la metà delle vendite globali dell'azienda. Meno di dieci anni dopo le cose non potrebbero essere diverse, mentre l'azienda si orienta verso un futuro totalmente elettrico.

Volvo ha prodotto più di 9 milioni di veicoli con motori diesel dal 1991, ma questo numero potrebbe essere ancora più alto considerando i 12 anni precedenti per i quali non si dispone di dati. Il modello finale alimentato a diesel è stato un XC90, un grande SUV con un motore a quattro cilindri in linea da 2 litri, che ha lasciato la linea di produzione ieri. Un mezzo le cui ruote non si poseranno mai sulla strada, ma che in compenso avrà una vita unica. 

La decisione di Volvo di abbandonare il diesel è parte di una strategia più ampia per diventare un produttore esclusivamente elettrico entro il 2030. Questo spostamento è stato giustificato dal precedente CEO Håkan Samuelsson come una mossa necessaria per garantire la crescita redditizia dell'azienda. La fabbrica di Torslanda è stata convertita per produrre motori elettrici per la gamma completa di auto elettriche del marchio.

La decisione di Volvo potrebbe influenzare altre case automobilistiche a seguire la stessa strada, accelerando il passaggio all'elettrificazione e riducendo le emissioni nocive. Ma sappiamo che diversi brand sono scettici sui tempi ipotizzati per la “morte” del motore termico. Tutti sono concordi sul fatto che il futuro sarà 100% elettrico, ma molti stanno cercando di prendere tempo mentre capiscono come fare auto elettriche e mantenere o incrementare i margini attuali. 

Mentre ci pensano la crisi climatica non si prende pause: le temperature continuano a salire, rischiamo di perdere migliaia di città costiere e raccolti in tutto il mondo, e i flussi migratori non faranno che aumentare spinti dal cambiamento climatico. Tutti problemi che purtroppo non hanno posto nei consigli di amministrazione delle aziende - non solo quelle di auto.