La moto di Akira è quasi realtà: Honda NM4 Vultus

Sembra uscita da un cartone animato giapponese la Honda NM4 Vultus.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Se fosse rossa e con qualche scritta in più somiglierebbe di più a quella che guida Kaneda in Akira, ma anche così la Honda NM4 Vultus è una moto che si farà amare dagli amanti degli anime, dei manga, e naturalmente della tecnologia.

Forse persino qualche estimatore delle mitiche Harley potrebbe apprezzarla, se dovesse muoversi sulle strade di una città postapocalittica e sentirsi dentro a un film. "La nostra intenzione", dice infatti il responsabile del progetto Keita Mikura, "era fare qualcosa che desse una sensazione cinematografica in ogni momento".

Sotto all'aspetto fantascientifico c'è un motore da 745 cc a due cilindri a 8 valvole (55 CV a 6.250 giri), lo stesso della NC750X, abbinato a un cambio sequenziale a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission) che offre anche il controllo manuale con i selettori al manubrio. La console cambia colore a seconda della modalità: bianco (folle), blu (automatico), rosa (sport) e rosso (totalmente manuale). Se non bastasse, ci sono 25 temi cromatici per personalizzare il quadro degli strumenti.

Honda ha puntato più sui consumi contenuti (28,4 Km/l) che sulle prestazioni per questo veicolo, che qualcuno non esiterebbe a mettere nella categoria "scooteroni". Mezzi che si rivolgono a un pubblico in costante aumento, secondo l'azienda, al quale vengono proposti, con questo progetto, anche molto spazio per il trasporto di oggetti, un adattatore da 12 volt (per caricare il telefono, ad esempio), e un sedile passeggero che all'occorrenza diventa uno schienale da usare per i viaggi lunghi.

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Una moto fatta da un team di trentenni per un pubblico giovane, che arriverà nei concessionari per quest'estate. Honda per ora non ha comunicato il prezzo, che potrebbe non essere esorbitante. Questo sì, ci sarà solo in nero quindi bisognerà accontentarsi di giocare a Batman lasciando da parte le proprie velleità da teppista giapponese del futuro. A meno di una sosta in carrozzeria per farla riverniciare, ovviamente.