La RSE conferma: le auto elettriche sono le più sostenbili

RSE risponde alle dichiarazioni del presidente di Toyota, sottolineando come - dati alla mano - le auto elettriche siano in assoluto la soluzione più ecologica da adottare.

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a cura di Francesco Daghini

Qualche giorno fa il presidente di Toyota, Akio Toyota, ha rilasciato dichiarazioni molto dure nei confronti del settore delle auto elettriche, definendole sopravvalutate e non sostenibili con l'infrastruttura attuale. Inutile sottolineare come dichiarazioni così forti, provenienti dal presidente di uno dei marchi automotive più grandi al mondo, abbiano fatto molto scalpore, alimentando la polemica di chi rifiuta le auto elettriche come un’opzione di mobilità.

Al fine di fare chiarezza e placare la polemica, l’istituto di ricerca italiano RSE – Ricerca sul Sistema Energetico ha pubblicato un documento che riassume i risultati di diversi studi a tal proposito, condotti dal 2015 ad oggi. Tra questi troviamo anche ricerche promosse dalle case stesse, come Rimac e Volvo – non a caso due dei marchi più impegnati sul settore elettrico -, ma anche da enti pubblici.

Il documento di RSE apre con una doverosa premessa: i veicoli elettrici non sono la soluzione a tutti i mali, in quanto sono comunque inquinanti in fase di produzione – più di un veicolo con motore termico, in termini di CO2 creata durante la produzione – ma riducono nettamente le emissioni durante la fase di utilizzo. Dati alla mano, non dovrebbero più esserci dubbi sulla bontà ambientale dei veicoli elettrici, ma chi è contrario fatica a guardare in faccia la realtà.

RSE si sofferma anche sul rischio di sovraccarico della rete elettrica una volta che la diffusione delle auto elettriche sarà molto più capillare: secondo RSE, la diffusione dell’auto elettrica sarà invece la giusta motivazione alla diffusione di fonti di energia rinnovabili, e non farà altro che rendere più attenti i consumatori, specialmente se si punterà a remunerare il sistema Vehicle-to-grid che permette di sfruttare l’auto come una batteria aggiuntiva per alimentare la propria casa.

Prendendo in esame diversi studi, e armonizzando i dati raccolti dove non erano esattamente coerenti, RSE è giunta alla conclusione che per fare un’analisi corretta tra il ciclo di vita di un’auto termica e quello di un’auto elettrica, bisogna tenere conto di molti fattori, tra cui le emissioni di CO2 in fase di produzione e in fase di utilizzo, la durata delle batterie (che spesso viene sottostimata proprio al fine di fare una critica), le diverse fonti energetiche utilizzabili per produrre e ricaricare l’auto, e la stima dei consumi energetici da fare utilizzando dati reali e non quelli dei cicli di omologazione.