La Russia sfida le sanzioni e sostiene la produzione interna di auto

La Russia sfida le sanzioni e proverà ad avviare un piano per sostenere il mercato interno e la produzione di auto, anche con il supporto della Cina, ecco i dettagli completi

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a cura di Davide Raia

Entro il 1° settembre la Russia avrà un nuovo piano per sostenere la produzione interna del settore auto. La richiesta è arrivata direttamente da Putin, come sottolinea l'agenzia di stampa Interfax. Secondo le prime informazioni, è già pronto un piano da circa 350 milioni di euro per supportare i clienti e, più in generale, sostenere la domanda di nuove vetture. Il mercato deve fare i conti con l'inflazione e l'aumento dei prezzi legato anche all'impossibilità di importare componenti e veicoli.

Nel frattempo, AvtoVAZ (in precedenza controllata da Renault e ora passata, di fatto, sotto il controllo pubblico) ha ripreso le attività produttive tornando ad assemblare modelli Leda ma con standard minimi per quanto riguarda la sicurezza e le emissioni (tornate ai livelli del 1996). L'obiettivo della Russia per il mondo dell'auto è ora quello di sostenere la produzione, destinata esclusivamente al mercato interno, e la domanda. Per raggiungere questi obiettivi potrebbero arrivare importanti partnership con costruttori cinesi, pronti a conquistare il mercato russo nel corso dei prossimi anni.

Nelle scorse settimane, a tal proposito, si è parlato del ritorno del marchio Moskvich, brand che potrebbe rinascere nell'ex stabilimento Renault di Mosca (anche questo passato sotto il controllo pubblico). Alla base del ritorno del brand ci sarebbe un accordo con il costruttore cinese Jac che potrebbe fornire la tecnologia e i componenti necessari per produrre nuove vetture. I prossimi mesi saranno, quindi, fondamentali per il futuro del mercato russo. Di certo, l'industria europea non tornerà a breve in Russia. Per la Cina, invece, potrebbe esserci ampio spazio per incrementare ulteriormente la sua presenza nel mercato globale.