La vostra prossima Porsche potrebbe essere una e-bike

Porsche Ventus, il ramo dedicato agli investimenti e capitale ad alto rischio del marchio di supercar tedesco, continua ad espandersi anche nel segmento della micromobilità elettrica.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Secondo quanto riportato in rete, il celebre marchio di Zuffenhausen sembra interessato alla continua esplorazione di nuovi mercati non limitandosi pertanto esclusivamente a quello delle quattro ruote; la scorsa settimana, infatti, Porsche ha acquisito la quota di maggioranza nel produttore di e-bike Greyp Bikes. Porsche Ventures, il ramo che si occupa di investimenti e capitale a rischio, già deteneva una quota minoritaria della società dal 2018 e l’investimento era stato portato avanti in contemporanea con quello effettuato da Rimac Automobili.

Ora, con Porsche che diventa l’azionista di maggioranza, le altre quote dell’azienda saranno detenute da Mate Rimac e altri fondatori del marchio croato che manterranno così una parte di minoranza. L’acquisizione non è stata ancora legalmente completata, ma dovrebbe essere finalizzata alla fine dell’anno. Non sorprende più tanto l’investimento di Porsche, soprattutto se consideriamo quanto fiorente e in continua crescita sia il mercato delle e-bike e, in generale, quello della mobilità elettrica.

Lo scorso marzo, la consolidata gamma di biciclette è stata ulteriormente ampliata: Porsche e-Bike Sport ed e-Bike Cross rappresentano l'interpretazione del marchio in materia di biciclette elettriche esclusive. Al momento entrambi i modelli sono quasi esauriti, grazie alla reazione molto positiva del mercato. Inoltre, nonostante la neo acquisizione, Porsche continuerà la sua partnership di lunga data e di successo con Rotwild.

Nonostante la difficile situazione del mercato, Porsche sta portando avanti i suoi investimenti nella digitalizzazione e nell'elettrificazione. Nel prossimo quinquennio saranno investiti complessivamente 15 miliardi di euro in nuove tecnologie: 6,5 miliardi di questi sono destinati a costi di sviluppo per l'ibridazione e l'elettrificazione dei veicoli; 5,5 miliardi di euro per questioni di digitalizzazione come offerte di mobilità intelligente, car IT, innovazioni e nuovi processi aziendali; e 3 miliardi di euro da investire in strutture legate alla mobilità elettrica, ad esempio nelle infrastrutture di ricarica o negli edifici per la produzione di veicoli elettrici.