Le auto che guidano da sole fanno paura, pochi si fidano

Tra pochi anni la guida autonoma sarà una realtà commerciale, ma per ora il pubblico è ancora diffidente all'idea di un veicolo che fa tutto da solo. Questione di farci l'abitudine, e di introdurre le cose un po' alla volta. Più apertura per cose come il parcheggio automatico o il cruise control adattivo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Secondo un recente sondaggio il 75% degli automobilisti statunitensi non si sentirebbe sicuro a bordo di un'auto a guida autonoma. È quanto suggerisce un sondaggio di American Automobile Association (AAA), basato su 1800 interviste.

3 guidatori su 4, in particolare, "sarebbero spaventati nel permette a un veicolo autonomo di guidarsi da solo con loro a bordo". Un timore che riguarda più le donne (81%) che gli uomini (67%), e più gli ultracinquantenni (81%) che il pubblico più giovane (69%).

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Allo stesso tempo, tuttavia, il sondaggio rivela che il 61% degli intervistati vorrebbe per la prossima auto automazioni più limitate, rispetto alle quali c'è più fiducia. In particolare il sondaggio cita: la frenata di emergenza automatica (44%), cruise control adattivo (47%), parcheggio automatico (36%) o assistente di corsia (52%).

Un limitato livello di automazione è quindi desiderabile, mentre spaventa ancora l'idea di una macchina che fa tutto da sola. Anche in questo caso gli uomini sono tendenzialmente più disposti a fidarsi delle donne. Prevedibilmente, inoltre, chi ha già un'auto con qualche funzione automatica è più propenso a fidarsi delle funzioni citate.

I più giovani, nati alla fine del secolo scorso o all'inizio di questo, sono quelli più propensi a desiderare funzioni come il parcheggio automatico o il cruise control adattivo, e anche in questo caso gli uomini più delle donne. Tra chi dice di non volere queste nuove tecnologie, in molti ne fanno una questione di prezzo e di costi aggiuntivi. Più donne che uomini, inoltre, dicono di non volere i nuovi automatismi perché non ne sanno abbastanza (56% e 44%) o perché sarebbe troppo complicato (23% e 12%).

Guardando ai semplici dati verrebbe da pensare che si tratta più che altro di abituarsi alla novità, e che con il tempo prenderemo sempre più confidenza con le nuove tecnologie automobilistiche. Un'opinione condivisa da John Nielsen, un dirigente AAA. "Le persone che hanno queste funzioni tendono ad apprezzarle e a fidarsi". Ma ci vorrà comunque tempo prima che il grande pubblico sia pronto a fidarsi delle macchine, affidando ad esse la propria incolumità. Secondo Nielsen in un arco di 5-10 anni il "livello di comfort" è destinato a salire.

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In generale si tende a pensare che una grande diffusione degli automatismi, parziali o totali, porterebbe a un netto aumento della sicurezza stradale. Se non altro perché si ridurrebbe o eliminerebbe la variante "errore umano", per quanto i computer non siano immuni da errori di valutazione

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