Le tariffe autostradali potrebbero aumentare in vista delle vacanze

Nuovi guai per chi si sposta su gomma: in arrivo un aumento dei pedaggi autostradali, manovra che potrebbe arrivare entro la fine del corrente mese.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Da fine giugno i pedaggi autostradali aumenteranno dell'1,5%; la previsione arriva direttamente da Autostrade per l'Italia, in una situazione non proprio rosea per gli utenti della strada che si trovano a dover già pagare a caro prezzo il pieno di benzina.
 

L'aumento non è ancora ufficiale, ma Aspi ha spiegato che la decisione è ancora in fase istruttoria e sarà decisa dalle autorità competenti, anche se dopo il blocco di quattro anni c’è da credere che l’incremento della tariffa verrà confermato a tutti gli effetti. 

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha criticato duramente l'annuncio dell'AD di Autostrade per l'Italia nelle scorse ore:  

Meno male che dopo la sparata di oggi, dove già prevedevano un aumento dell'1,5%, all'Aspi si sono accorti che le tariffe devono passare al vaglio sia dell'Autorità dei trasporti che del Ministero. La riforma dei pedaggi di Art per fortuna impedisce rincari spropositati ed ingiustificati a danno dei consumatori, non consentendo di inserire voci improprie per giustificare i rialzi dei pedaggi, a fronte di investimenti inesistenti e servizi per gli utenti invariati. Senza contare che ora l'Authority, a fronte di verifiche annuali, può anche revocare gli aumenti già decisi in caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi. 

Come se non bastasse la benzina e ora l'aumento (non confermato) dei pedaggi, ad aggravare ulteriormente sugli automobilisti italiani c'è l'aumento dei costi del noleggio auto (+67% rispetto allo stesso periodo del 2021), la scarsa disponibilità di vetture nuove in pronta consegna e l'incremento, anche stellare in alcune situazioni, del prezzo delle auto di seconda mano.  

Mentre per la maggior parte di questi problemi non sono previste manovre e rimedi nel breve periodo, per quanto concerne ai carburanti la situazione potrebbe migliorare; nei giorni scorsi il Governo ha esteso il taglio delle accise di 30 centesimi al litro (per benzina, diesel, GPL e metano) fino al 2 agosto. Purtroppo è da segnalare che, nonostante la misura, il prezzo medio di benzina e diesel è ancora piuttosto elevato e superiore ai 2 euro al litro. 

Un piccolo sollievo potrebbe arrivare dal Bonus Carburante di 200 euro, un voucher pensato dallo Stato, con scadenza al 12 gennaio 2023, per alleviare l’ondata di rincari che ha colpito l’Italia (e non solo) da qualche mese.