McLaren, Audi e BMW: chi ha acquistato cosa?

McLaren, il prestigioso marchio di supercar inglese, potrebbe cambiare di proprietà e diventare di Audi e BMW; al momento siamo ancora nel territorio di rumor e solo durante le prossime settimane avremo maggiori informazioni.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nelle scorse ore numerosi rumor sono stati pubblicati riguardanti una possibile acquisizione del marchio sportivo inglese da parte del colosso tedesco dei Quattro Anelli, manovra che potrebbe consentire ad Audi di sbarcare finalmente nel Mondiale di Formula 1 e competere con volti davvero importanti, come Ferrari, Red Bull, Mercedes e forse in futuro anche Porsche.

L'acquisizione, riportata da una fonte anonima di Autocar, suggerisce come Volkswagen potrebbe avere a disposizione due brand di supercar di alta gamma nel brevissimo periodo, offrendo ai propri clienti sia Lamborghini che McLaren. Le indiscrezioni si sono susseguite per tutto la giornata di ieri, ipotizzando ad una possibile acquisizione del gruppo McLaren ad eccezione della divisione McLaren Applied Technology, venduta ad un gruppo di investimento privato lo scorso agosto.

Nonostante le voci di corridoio, McLaren in una nota ha negato qualsiasi coinvolgimento da parte di Audi dichiarando apertamente che non ci sarebbe stato alcun cambiamento ai vertici del marchio, brand che tra le altre cose sarebbe più disposto a collaborare piuttosto che cedere interamente tecnologie e prodotti a terzi. E BMW? Mentre Audi potrebbe essere interessata alla divisione sportiva, il marchio bavarese potrebbe aver messo gli occhi sulla sezione automotive, arrivando ad offrire un domani delle vere e proprie supercar. Sebbene, anche in questo caso, le fonti siano state diverse è giunta poche ore fa una chiara smentita da parte del gruppo inglese.

Quella di ieri è stata sicuramente una situazione strana e, se da un lato è probabile che non ci siano state acquisizioni, dall’altro è innegabile che McLaren sia alla ricerca di investimenti. A causa della pandemia e difficoltà pregresse, McLaren non naviga sicuramente in buone acque. Lo scorso agosto, ad esempio, ha dovuto cedere la famosa sede di Woking per 237 milioni di dollari e a luglio ha annunciato un aumento di capitale grazie ad una iniezione da parte di un fondo di investimento pubblico dell’Arabia Saudita e dalla società di investimento globale Ares Management.

La possibilità di vedere Audi all’interno dell’equazione è davvero interessante poiché anche Porsche, parte del gruppo VW, ha manifestato un discreto interesse alla griglia della Formula 1. La speranza è che il marchio possa restare unito e continuare ad esercitare in maniera quasi indipendente come è successo con Lotus, ora in mano ai cinesi di Geely.