Nexus S nei PhoneSat, e i satelliti parlano con la Terra

La NASA sceglie il Nexus S per la fabbricazione dei satelliti economici.

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a cura di Elena Re Garbagnati

C'è un Nexus S con sistema operativo Android all'interno del PhoneSat 2.4. Parliamo di un mini satellite a forma di cubo con lati da circa 10 centimetri ciascuno è stato spedito dello Spazio dalla NASA il 19 novembre a bordo del razzo Minotaur di Orbital Sciences, e che ha appena "telefonato a casa". La piccola nave spaziale che usa il Nexus S come centro di controllo ha infatti completato la procedura di checkout e rispedito a Terra i dati che confermano che tutti i sistemi sono "go".

Il progetto, sicuramente ispirato ai CubeSat, ha preso il via nel 2012 con l'obiettivo di consentire ai satelliti a bassa orbita terrestre di comunicare e operare usando soluzioni a basso costo. Il PhoneSat 2.4 è il secondo esponente del progetto, è stato realizzato dal Centro di ricerca californiano AMES della NASA e quello che ha attirato l'attenzione è che è stato fabbricato partendo da un Nexus S pesantemente modificato dai tecnici statunitensi, e che è costato solo 7500 dollari.

PhoneSat

Il piccolo cubo pesa meno di un chilo (997,90 grammi) e dispone di una banda S a due vie, che sfrutta uno spettro elettromagnetico che va da 2 a 4 GHz, la stessa usata dai satelliti della NASA per le comunicazioni con la Stazione Spaziale Internazionale. Le apparecchiature wireless compatibili con gli standard IEEE 802.11b, g e a sfruttano già una parte della frequenza della banda S, è probabilmente è qui che sono intervenuti i tecnici NASA. PhoneSat 2.4è il primo della famiglia PhoneSat a utilizzare una banda S a due vie, che è un componente chiave per consentire agli ingegneri di comandare il satellite dalla Terra

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Perché è stato scelto uno smartphone è scritto a chiare lettere nel comunicato ufficiale della NASA: "lo smartphone offre molte delle funzioni di cui ha bisogno un satellite per operare: la capacità di calcolo, la memoria, le interfacce per le comunicazioni, la possibilità di navigare, il tutto racchiuso in un involucro robusto".

Questa seconda missione di prova, della durata di un anno, dovrebbe far capire ai tecnici se gli smartphone commerciali possono essere la soluzione per le comunicazioni spaziali a basso costo nei veicoli spaziali meno complessi. Lo sviluppo è solo all'inizio: un PhoneSat 2.5 sarà lanciato nello Spazio a febbraio 2014 a bordo di un razzo di SpaceX, e in tutto la sperimentazione prevede il lancio di otto CubeSat .