Nuovo allarme: la produzione di batterie non soddisferà la domanda

Un nuovo studio lancia l'allarme: la produzione di batterie potrebbe non soddisfare la domanda, necessarie importanti manovre per scongiurare un blocco della produzione e della vendita.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Un rapporto elaborato da ABB Robotics suggerisce che la fornitura di celle per le batterie dei veicoli elettrici non soddisferà le richieste future e potrebbe quindi danneggiare le vendite dei veicoli elettrici del domani. Il rapporto afferma inoltre che il 2036 è l'anno in cui si prevede che i veicoli elettrici per passeggeri supereranno le loro controparti dotate di propulsore endotermico; questa è anche una delle ragioni per le quali la maggior parte dei costruttori ha in programma di dismettere i motori tradizionali entro il 2030-2040.

Ma come procede la produzione delle batterie? Nel 2020 l’Asia orientale ha rappresentato il 77% della produzione globale delle batterie, lasciando il 10% al Nord America e un modesto 13% all’intera Europa. Lo studio suggerisce come l’America manterrà i medesimi volumi sino al 2030, mentre l’Europa riuscirà a guadagnare importanti fette di mercato sino ad arrivare ad oltre il 30%. Allo stato attuale l’infrastruttura di ricarica in America non ha raggiunto il medesimo livello dell’Europa, sebbene l’amministrazione Biden stia spingendo per un’adozione su più larga scala.

Lo studio ritiene che la domanda di batterie raggiungerà i 2.180 GWh nel 2030, mentre la capacità di produzione delle batterie crescerà fino a superare i 2.857 GWh. Numeri importanti che potrebbero scongiurare eventuali carenze di materie anche se, stando a quanto riportato, la produzione realistica delle fabbriche dovrebbe attestarsi sul 70% lasciando pertanto diversi volumi scoperti. Inoltre, con l’introduzione di grandi SUV e pick-up in Nord America, caratterizzati da pacchi batterie di dimensioni generose, è probabile che la domanda possa ulteriormente impennarsi; come sappiamo, GMC Hummer EV e Rivian R1T adottano pacchi da oltre 100 kWh, dimensioni mai raggiunte sino ad ora.

La produzione di batterie dovrà quindi aumentare più rapidamente di quanto previsto, anche in modo significativo, per evitare eventuali blocchi futuri. Gli imprevisti sono dietro l’angolo e se ora è stata rilevata una carenza nella gomma, un domani potrebbe esserci un problema sul cobalto, sui catodi o sulla qualità stessa dei materiali.

Il rapporto di ABB Robotics non è il primo che condivide preoccupazioni di questo tipo e molti produttori concordano sul fatto che la carenza delle batterie sarà un problema che si manifesterà in futuro. Presto o tardi, si prevede che i costruttori avranno a disposizione le proprie fabbriche per la produzione di batterie, proprio come Tesla effettua da diverso tempo.