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Porsche Taycan Turbo S Sport Turismo, la station wagon più veloce di sempre | La nostra prova

Abbiamo provato Taycan Turbo S Sport Turismo, la Porsche più veloce di sempre in grado di scattare da 0-100 km/h in poco più di 2 secondi.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Pubblicato il 21/11/2022 alle 17:00

Dopo aver provato la Porsche Taycan nella versione 4S, con una potenza corrispettiva di circa 530 cavalli, e poi la versione GTS che portava la potenza a quasi 600 cavalli, ho avuto l’opportunità di passare una settimana con la Taycan più potente, la Turbo S, in configurazione “Sport Turismo”. Sto parlando di un mostro da 761 cavalli, in grado di accelerare da 0 a 100 km orari in poco meno di 3 secondi (2.8 secondi con launch control) e velocità di 260 km all’ora.

Mi aveva già convinto totalmente la versione GTS, e vi anticipo che la Turbo S è veramente una delizia da guidare, anche se la differenza rispetto alla motorizzazione più contenuta, per quanto possano essere contenuti quasi 600 cavalli, è ovviamente meno pronunciata rispetto al confronto diretto tra altri modelli. I dati scritti fino ad ora riguardano la massima potenza con partenza da fermo e launch control inserito, mentre se guardiamo ai cavalli messi a disposizione in ordine di marcia sono 625, ma lo stesso vale anche per le altre Taycan provate precedentemente. In ogni caso, stiamo parlando di una potenza enorme, che sarebbe sprecata se non abbinata alle altre doti di Porsche, tra cui il telaio adattivo e gli ammortizzatori regolabili che rendono questa Taycan agile e scattante, ovunque, nonostante le dimensioni e il peso.

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Lasciando da parte il sincero piacere di guida, parliamo del puro piacere di avere per le mani una supercar che si usa come un’auto normale. Certo la posizione di guida è bassa, ed entrare e uscire dall’abitacolo non è differente rispetto qualsiasi altra Porsche o in generale auto sportiva che abbia bisogno di avere il baricentro molto basso. Una volta sul sedile gli spazi sono ampi, tanto per il guidatore quanto per il passeggero, e soprattutto è comoda e spaziosa anche dietro. Si viaggia comodamente in quattro persone, ma in realtà anche in cinque (ma attenzione che è omologata per quattro).

Il bagagliaio posteriore è spazioso, sempre considerando il tipo di auto. Il volume è di 405 litri, ma potrete abbattere i sedili posteriori e arrivare a 1171 litri. Insomma, ci andate in vacanza senza problemi, e addirittura potrete trasportare carichi voluminosi, anche se non mi immagino questa Taycan usata per un trasloco. C’è anche il bagagliaio anteriore, ma in questo caso è veramente piccolo (altre Porsche sono molto più capienti), solo 84 litri. Ci portate uno zaino o una borsa per la palestra, o poco più.

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All’interno ritroviamo le stesse finiture che abbiamo già avuto modo di apprezzare sugli altri modelli, o in generale su altre Porsche, come la 992 GTS provata qualche settimana fa. Gli interni non sono identici, Taycan mantiene i suoi tratti distintivi, che partono dalla console centrale al secondo schermo davanti al sedile del passeggero. Anche se ne ho già parlato in altre prove, fatemi ribadire la peculiarità dello schermo totalmente digitale davanti al guidatore, curvo, che da il suo meglio nella visualizzazione con mappa satellitare totale e i vari elementi, come la velocità o la modalità di guida che s’innestano in maniera armoniosa nello spazio disponibile. Potrete controllare e personalizzare tre zone distinte del cruscotto e ognuno riuscirà a trovare la sua configurazione migliore. Non posso tuttavia ribadire che alcuni elementi sono un po’ ridondanti. Tra i comandi a volante e quelli dello schermo centrale e anteriore, tutte le informazioni sono già sotto mano e facilmente raggiungibili. Lo schermo del passeggero strappa un’esclamazione a chi farete salire per la prima volta, ma perderà in fretta interesse. Mentre la console centrale, quella dove è presente il touchpad per interagire con lo schermo superiore e i comandi di climatizzazione non è particolarmente utile, o meglio, userete solo una piccola parte dei comandi. Ammetto che, probabilmente, per avere un giudizio più preciso e profondo sull’uso di questa console e, in generale, sulla vita a bordo e l’interazione con gli strumenti, una settimana ogni tanto non basta per far nascere un giudizio definitivo. Probabilmente chi ha acquistato Taycan e la usa tutti i giorni avrà un giudizio migliore, ma non posso andare oltre a questa ammissione.

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Probabilmente la stessa cosa vale per la leva del cambio posizionata alla destra del volante sul cruscotto, o forse no. Ho trovato questa scelta di Porsche sbagliata, fin dalla prima volta che sono salito su Taycan. È vero che una volta che avrete messe l’auto in marcia non interagirete con la leva, ma durante delle manovre per il parcheggio mi sono sempre trovato in posizione scomoda, poiché è troppo lontana e devo avvicinare il busto per raggiungerla. Solo buona, e non ottima, la videocamera di parcheggio, mentre di tanto in tanto arriva qualche falso allarme dai sensori di parcheggio, piccolo difetto rilevato su altre Porsche.

Con una tale potenza dichiarata non potevo provare il launch control. Raggiunta una zona isolata, chiusa al traffico, mi sono concesso qualche “sparo”. Modalità Sport Plus inserita, un piede sul freno e l’altro sull’acceleratore. Si preme a fondo l’acceleratore, un suono e una grafica indica l’inserimento del launch control, e dopo un respiro profondo e le mani ben salde sul volante, è il momento di lasciare andare il freno. La sensazione è impressionante. Chi non ha mai provato un’auto elettrica non può capire quando differenza ci sia nell’accelerazione istantanea che può offrire un motore elettrico rispetto uno termico. Anche altre auto sono in grado di impressionare, non ultima la 992 GTS provata qualche settimana fa, ma con Taycan è differente. Appena lasciato il freno passa una frazione di secondo dove l’auto si prepara a scaricare a terra quasi 800 cavalli e a schiacciarci al sedile con una forza di 1050 Nm. Il colpo è forte, la pressione continua per molti secondi, anche se il tachimetro arriva e supera i 100 chilometri all’ora aggiornando il dato numero solo quattro o cinque volte essendo l’accelerazione veramente aggressiva. E devo anche dire che provare un’accelerazione in questi mesi freddi, su un asfalto non ottimale e sicuramente anche umido, probabilmente non permette di provare tutta la potenza disponibile. In ogni caso, è impressionante.

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Durante la guida normale, anche in “passeggiata”, il comfort è ottimo. Da una parte l’abitacolo è silenzioso, complice ovviamente la mancanza di un motore termico, rumore sostituito, se vorrete, dal “sound elettrico”, che viene riprodotto dall’impianto audio. È artificiale, è finto, ma a me piace. Si ha un po’ la sensazione di essere all’interno di un videogioco o un film futuristico, avete presente Tron? La guida è quella di Porsche. È precisa e veloce nei cambi di direzione, l’elettronica, assieme al telaio, permettono di osare molto, anche troppo. E in più si ha la continua sensazione di essere il veicolo più veloce in quel momento sulla strada, o quantomeno il più scattante. Taycan ha il difetto, se così possiamo chiamarlo, di dare troppa confidenza. Gli spazi di sorpasso cambiano completamente, i tempi di uscita dagli stop sono ridotti, e si ha continua sensazione, che poi corrisponde alla realtà, di poter fare sorpassi e manovre che non mi azzarderei a fare con altre auto, ma nemmeno con altre Porsche con motorizzazione classica. L’accelerazione da 80 a 120 chilometri all’ora in poco più di un secondo e mezzo è un dato che spiega il motivo di questa continua sensazione. Per fortuna tutta questa potenza e reattività è tenuta a bada da un impianto frenante all’altezza, aiutato, anche in questo caso, dall’elettronica e il telaio che tiene l’auto composta anche in frenate d’emergenza molto aggressive. Insomma, accelera fortissimo, frena fortissimo, ed è abbastanza veloce. I 260 km all’ora di punta sono ovviamente pochi se consideriamo il livello dell’auto, ma questo vale un po’ per tutte le auto elettriche. A fare la differenza è come raggiunge quella velocità.

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Il risvolto della medaglia di questa Taycan è l’autonomia. A batteria piena, con un valore nominale di 93,4 kWh di cui però disponibili realmente sono 83,7 kWh, riuscirete a percorrere circa 300 km, distanza che poi si riduce ulteriormente se non vorrete arrivate allo zero percento, sfidando la fortuna. I dati indicati da Porsche sono molto differenti, quindi è necessaria una spiegazione. La casa produttrice indica un’autonomia in ciclo combinato (urbano ed extraurbano) dai 430 ai 458 chilometri, mentre in ciclo urbano si parla di un’autonomia dai 518 ai 564 chilometri, entrambi cicli WLTP. Porsche indica anche un ulteriore dato, definito “autonomia a lunga distanza”, che presume quindi l’uso di autostrade ad alta velocità, e in questo caso viene indicato, come dato, 345 chilometri. È probabilmente che si possa arrivare a un’autonomia tra i 400 e i 500 chilometri, come indicato da Porsche, rimanendo un po’ meno ottimistici dato che i consumi WLTP sono sempre più conservativi. Tuttavia dovreste essere molto cauti con l’acceleratore e andare piano, cioè al massimo tra i 70 e i 90 chilometri orari, in base ovviamente anche alle strade che percorrerete. Non voglio dire che dovete superare i limiti di velocità, ovviamente, ma accelerare sempre piano piano, è veramente una sfida.

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Insomma, è possibile raggiungere numeri di autonomia tra i 400 e i 500 chilometri orari, ma è decisamente più probabile, visto il modo in cui vi spinge a guidare quest’auto, che spesso ogni circa 300 chilometri cercherete una colonnina. Per fortuna è possibile accedere alle ricariche veloci, fino a 270 kW. Per darvi un’indicazione, caricando questa Taycan per un’oretta circa, più o meno il tempo di scrittura di questo articolo, con una colonnina da 100 kW, siamo passati dal 17% al 98%, e per la maggior parte del tempo, fino a circa il 90%, la potenza di ricarica è stata di 75 kW. Insomma, fate bene i vostri conti, ad oggi è sempre meglio avere la possibilità di ricaricare l’auto a casa.

Ma quanto costa questa Taycan Turbo S Sport Turismo? Parte da poco meno di 200mila euro, e l’esemplare oggetto di questa recensione, considerando i vari accessori, li supera con estrema facilità. Non ha senso dare un giudizio sul prezzo. A tutti noi piacerebbe che un’auto del genere costasse meno, più che altro perché dopo averla guidata viene veramente la voglia di acquistarla, ma siamo nel campo delle supercar, nonostante questa Taycan riesca a coniugare una potenza pazzesca a un comfort d’uso e di guida pari a quelle delle migliori station wagon.

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