Possiedi una Tesla? Stai attento al cavo di ricarica

I cavi di ricarica Tesla vanno a ruba a causa di un possibile bug che affligge le vetture del marchio californiano sottoposte a basse temperature.

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a cura di Federico Vecchio

Le autorità olandesi mettono in guardia i proprietari di veicoli elettrici in seguito alle 21 denunce raccolte in pochi giorni nel solo distretto di Amsterdam riguardanti il furto dei cavi di ricarica di proprietà dei conducenti di Tesla. In attesa di un futuro wireless dove si potranno caricare le auto comodamente parcheggiando in un posto specifico e riservato, per poter garantire l’efficienza dei veicoli elettrici moderni servono sistemi di ricarica avanzati che, tramite costosi cavi di ultima generazione, portano la corrente alla batteria del veicolo.

In Olanda, complice il freddo di questi giorni, si sono verificati episodi di furti, ben 21 ultimamente, legati ai cavi di ricarica di Tesla Model 3. Secondo quanto riportato infatti, le temperature invernali non stanno portando fortuna alla berlina del marchio californiano mettendone fuori uso il sistema di ancoraggio del cavo nella fase di ricarica.

Normalmente infatti non è possibile rimuovere il cavo dal veicolo senza prima interromperne del tutto la ricarica, proprio per evitare spiacevoli episodi di furto; a causa di questo problema quindi, non solo i proprietari potrebbero svegliarsi con l’amara sorpresa di avere subito il furto del cavo ma persino con l’auto scarica ed impossibilitati ad utilizzarla.

Il movente dei furti è chiaro, il prezzo dei cavi in oggetto è di circa 300 euro nuovi, vendibili tranquillamente alla metà sul mercato dell’usato; per evitare la diffusione incontrollata di questo spiacevole fenomeno, oltre a serrati controlli da parte delle forze dell’ordine, si attende una risposta ufficiale da Tesla stessa che al momento non ha voluto commentare l’accaduto.

La Model 3 era stata già nel 2018 vittima di alcuni malfunzionamenti legati al freddo quali l’impossibilità di aprire le porte o i finestrini e il colosso californiano aveva prontamente risposto con un aggiornamento software per sistemare ogni problema, confidiamo quindi che anche questa volta il tutto sia risolvibile con un semplice ma efficace aggiornamento OTA.