Rivian: la start-up dedicata all'elettrico potrebbe raggiungere i 2 miliardi di dollari

Durante il motorshow di Los Angeles dell'anno scorso una start up americana completamente dedicata all'elettrico aveva iniziato a far chiacchierare di se: stiamo parlando di Rivian, azienda che oggi conta ben 1,15 miliardi di dollari di investimento

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a cura di Simone Lelli

Durante il motorshow di Los Angeles dell'anno scorso una start-up americana completamente dedicata all'elettrico aveva iniziato a far chiacchierare di se: stiamo parlando di Rivian, azienda che oggi conta ben 1,15 miliardi di dollari di investimenti (vi basti pensare che solo Amazon ci ha investito 700 milioni di dollari). Il suo successo però non sembra diminuire, in quanto secondo Bloomberg, Rivian sta discutendo una possibile entrata di General Motors al suo interno - naturalmente come socio minoritario - portando il suo valore più vicino alla soglia dei 2 miliardi di dollari. Ma dov'è il perché di tutto questo successo?

La novità starebbe proprio nell'idea di avere il primo pick-up completamente elettrico in commercio (R1T), naturalmente affiancato dal SUV R1S a sette posti. Entrambe le auto utilizzano un'architettura a "skateboard", che ha il grande vantaggio di essere modulare e potersi adattare ad ogni tipo di veicolo. Entrambe le auto sono inoltre disponibili con tre diversi tipi di batteria: la più leggera da 105kWh, la mediana da 135kWh e infine la più capiente da 180kWh. Le similitudini tra le due auto non finiscono qui: condividono anche il gruppo propulsore (composto da quattro motori elettrici, uno per ogni ruota, generando più di 760 CV), il loro tempo da 0 a 100 km/h (di 3 secondi) e anche tutta la struttura interna (salvo qualche piccolo dettaglio).

Per queste due vetture naturalmente dovremo attendere almeno altri 5 o 6 anni: Rivian ha ridimensionato le stime originali, dichiarando di poter lanciare per quell'anno circa 50.000/60.000 vetture (sfruttando un vecchio impianto Mitsubishi acquistato per 16 milioni di dollari). Nonostante l'attesa, l'azienda ha già comunicato che potrebbe vendere la propria architettura elettrica ad altre case, creando anche soluzioni custom in luce della modularità con cui è stata progettata.