Stellantis, la crisi dei chip potrebbe ridurre la produzione in Italia

La crisi della fornitura di semiconduttori potrebbe portare il Gruppo Stellantis a produrre fino a 220 mila veicoli in meno durante il 2022.

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a cura di Valentina Acri

La crisi della fornitura di semiconduttori sta colpendo diverse case automobilistiche, tanto che il Gruppo Stellantis potrebbe produrre fino a 220 mila veicoli in meno durante il 2022. A fare una previsione sul futuro della casa automobilistica è il sindacato FIM Cisl, lo stesso che sottolinea come il calo della produzione prosegua ormai da diversi mesi.

Secondo quanto dichiarato nel rapporto realizzato da FIM Cisl, nella prima metà del 2022 la casa automobilistica Stellantis ha prodotto 351.890 veicoli, registrando quasi il 14% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, includendo lo stabilimento di Melfi e Sevel tra i più colpiti dalla crisi.

Nello specifico i dati registrano un -17% nello stabilimento di Melfi e -37,2 % Sevel; dati del tutto negativi se pensiamo che questi siti contribuiscono particolarmente ai volumi di produzione della casa automobilistica. A dare un segnale piuttosto positivo sono le altre fabbriche che ospitano la produzione dei nuovi modelli. Continua infatti la crescita della 500e a Mirafiori, mentre il via alla produzione della Maserati Grecale e della Alfa Romeo Tonale danno segnali positivi per quanto riguarda i siti di Cassino e Pomigliano D’Arco.

Il sindacato FIM Cisl ribadisce, dunque, che con tali numeri si rischia di giungere ad una produzione annua complessiva inferiore alle 650 mila unità, con una perdita di circa 220 mila vetture.

È come se uno dei grandi stabilimenti del gruppo si fermasse per un anno, ha affermato Ferdinando Uliano, capo del sindacato FIM Cisl.

Non è mancata da parte del capo del sindacato un riferimento alla guerra in Ucraina e l’interruzione delle forniture di gas russe all’Europa che contribuiranno al peggioramento dell'attuale situazione della fornitura di componenti destinati al settore automobilistico.

A fine settembre è importante fare un incontro con Stellantis per verificare a 4-5 mesi dal lancio di Dare Forward, l’adozione del piano industriale, ha ribadito il segretario nazionale del sindacato, Ferdinando Uliano.