Tablet in aereo, anche la IATA dice no a Trump

L'associazione che riunisce le compagnie aeree di tutto il mondo ha respinto il divieto USA e britannico di portare tablet a bordo degli aerei di alcune compagnie nordafricane e mediorientali.

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a cura di Alessandro Crea

Come ricorderete, la scorsa settimana Stati Uniti e Regno Unito avevano emanato nuove misure di sicurezza aeroportuali, che vietavano di portare a bordo di alcuni aerei provenienti da scali ritenuti a rischio (soprattutto nordafricani e mediorientali) cose come tablet, console portatili, notebook, macchine fotografiche, eBook reader, videocamere e altri dispositivi hi-tech genericamente definiti "più grandi di uno smartphone". L'Italia invece non si era allineata con tale decisione e adesso arriva il comunicato della IATA (International Air Transport Association) - l'associazione che riunisce le compagnie aeree mondiali - che respinge ufficialmente tale decisione.

tablet in aereo

"Si tratta di una misura insostenibile nel lungo periodo a fronte di qualsiasi minaccia si cerchi di ridurre con questo escamotage", ha dichiarato Alexandre De Juniac, direttore generale della IATA secondo il quale "anche a breve termine è difficile comprenderne l'efficacia mentre i problemi commerciali che creano sono gravi. ‎Chiediamo ai governi di lavorare con le aziende per trovare un modo per continuare a volare in sicurezza, senza dover però separare i passeggeri dai loro dispositivi elettronici personali."

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La IATA comunque non nega che ci possano essere pericoli di qualche tipo, ma chiede di trovare soluzioni più efficienti e con meno ricadute, anche perché la soluzione attuale si presta a diverse critiche. "‎Com'è possibile che i notebook siano ritenuti sicuri su alcuni voli e non su altri, compresi i voli in partenza dallo stesso aeroporto? E sicuramente ci deve essere un modo per controllare i dispositivi elettronici in modo efficace", ha commentato sempre De Juniac, riportando le perplessità di molte compagnie.

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Il direttore della IATA infine ha anche espresso frustrazione per la poca o nulla collaborazione e coordinazione tra i governi e le aziende del settore. "‎I governi hanno la responsabilità primaria della sicurezza, ma noi condividiamo la priorità di mantenere al sicuro passeggeri, equipaggio e aerei. Il lavoro di intelligence ha un ruolo chiave in tutto questo e deve essere condiviso tra governi e aziende del settore. È l'unico modo per fermare i terroristi prima che arrivino nei pressi di un aeroporto."‎