Telepass, a partire da luglio arrivano i primi rincari sui canoni mensili

Dopo l'aumento del costo di ricarica e del pieno di carburante, arrivano anche i primi rincari legati alle autostrade e più in particolare dedicati al servizio di pedaggio Telepass.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A partire dal prossimo primo luglio 2022, Telepass, il servizio che consente di “saltare” la fila al casello, aumenterà il canone degli abbonamenti Family e Twin. La comunicazione è giunta per mail a tutti gli abbonati nelle scorse ore e si tratta di una vera e propria (spiacevole) novità per gli utilizzatori del servizio; l’aumento è rispettivamente di 57 e 28 centesimi di euro al mese e rappresenta la prima revisione di prezzo per la storia della società lanciata nel 1997.

Più in dettaglio l’aumento, su base mensile, è di 0,57 euro per il Telepass Family, che passa dai 1,26 a 1,83 euro, e di 0,28 euro per il Twin con Premium (la funzionalità che consente di aggiungere un secondo Telepass con l’opzione Premium che invece prevede una serie di agevolazioni su noleggio auto e assicurazione), che passa dagli attuali 2,10 a 2,38 euro. Il rincaro per il servizio Family + Twin è di 0,85 centesimi, e passa da 3,36 euro a 4,21 euro. L’incremento su base annuale è di 7 euro o 15,12 euro a seconda del servizio scelto, oltre il 45% rispetto la tariffa attuale su entrambi i contratti.

Nella comunicazione, l’azienda giustifica l’aumento di prezzo quale causa del costante rincaro dei costi tecnologici da sostenere per offrire servizi sempre più ampi e innovativi. A questo proposito, vale la pena ricordare che il servizio Telepass non si limita al pagamento del pedaggio autostradale, ma fornisce una serie di servizi; ad esempio, permette di pagare le Strisce Blu in numerose città e nei parcheggi convenzionati, accedere all’Area C di Milano, pagare la ricarica alle colonnine, prenotare un taxi e molto altro. A fronte dell’ondata di rincari, Telepass precisa che il cliente ha la facoltà di recedere il contratto entro il 30 giugno 2022; in questo caso si avranno a disposizione sei mesi per restituire il dispositivo in uno delle sedi dedicate.