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a cura di Alessandro Crea

Terminata la fase di test iniziata lo scorso maggio il Corandia iLint realizzato da Alstom, il primo treno completamente alimentato a idrogeno, è effettivamente entrato in servizio in Germania sulle prime due tratte tra Cuxhaven e Buxtehude, nel Nord del Paese, appena a ovest di Amburgo.

I nuovi treni, che vanno a sostituire i precedenti modelli alimentati a diesel, sono stati studiati per differenziarsi il meno possibile dai predecessori, al fine di contenere lo "shock culturale" di passeggeri e personale e sono dunque molto simili ai modelli della passata generazione, con una velocità massima di 160 Km/h e un'autonomia di circa 1000 Km. L'unica differenza è che ora bisogna fare loro il pieno di idrogeno, in una postazione dedicata vicino Bremervorde.

treno idrogeno 1

Sostanzialmente l'idrogeno viene impiegato per alimentare le celle a combustibile che generano poi l'energia necessaria ad alimentare il motore elettrico che fa muovere il treno. Una piccola batteria assicura continuità di funzionamento e stoccaggio dell'energia recuperata attraverso le frenate.

In realtà elettrificare le linee, come in Italia, sarebbe la soluzione migliore in assoluto ma in Paesi dove questo non è stato fatto per tempo può essere molto costoso, soprattutto per quanto riguarda le brevi tratte locali, che non hanno grandi quantità di passeggeri da movimentare. Ecco che allora in questi contesti il treno a idrogeno può essere la miglior alternativa ai diesel, sebbene i costi delle batterie siano ancora molto elevati.

treno idrogeno 2

Certo, come per l'energia elettrica, anche l'idrogeno non è "pulito" in senso stretto, perché tutto dipende dalle fonti utilizzate per produrre entrambe, ma la speranza è di raggiungere il 100% di fonti rinnovabili entro il prossimo decennio o giù di lì. Nel frattempo Alstom ha già ricevuto altri 14 ordini per altrettanti treni locali, da consegnare entro il 2021.