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a cura di Alessandro Crea

Il sistema tutor è stato spento, in ossequio alla sentenza dello scorso aprile: ad affermarlo sono tutte le principali testate giornalistiche italiane, da Il Sole 24 Ore a Repubblica al Corriere della Sera. Per ora non ci sono documenti o dichiarazioni ufficiali e sul sito di Autostrade per l'Italia, nel momento in cui pubblichiamo questa notizia, non c'è alcun comunicato.

La sentenza, come forse ricorderete, aveva stabilito lo spegnimento e la sostituzione del sistema di controllo della velocità di Autostrade per l'Italia perché violerebbe un brevetto di proprietà di una piccola azienda, la Craft Srl di Greve in Chianti, nel fiorentino.

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La società Autostrade all'epoca aveva dichiarato di voler impugnare la decisione dinanzi alla Cassazione, accettando anche di "farsi carico della sanzione pecuniaria prevista per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione integrale degli apparati con altro sistema di rilevazione della velocità media, che avverrà entro tre settimane".

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Tuttavia in attesa degli sviluppi, la Corte d'Appello di Roma ha respinto ieri la richiesta di sospensione dell'esecutività della sentenza di condanna avanzata da Autostrade per l'Italia, nonostante quest'ultima avesse fatto presenti i gravi rischi per la sicurezza stradale nello spegnere un sistema senza sostituirlo prontamente. La sostituzione infatti è ancora molto al di là dal venire, visto che solo verso la prima metà di luglio saranno attivati i nuovi sistemi. Il primo esodo estivo dunque è a rischio e già lo scorso weekend l'Associazione sostenitori Polstrada ha fatto presente che ci sono state 27 vittime di incidenti autostradali, record del 2018.

Secondo i giudici che hanno rigettato l'istanza però, tra le altre cose, il pericolo di incidenti non può trovare spazio all'interno di una causa civile sulla violazione dei brevetti perché argomento che non rientra negli interessi di cui è portatrice Autostrade per l'Italia. Ora non resta che fare affidamento sul buon senso degli automobilisti italiani che, anziché pensare di essere finalmente liberi da vincoli e controlli dovrebbero preoccuparsi dell'incolumità propria e degli altri, fermo restando che la Polizia Stradale tornerà a mettere in campo tutti gli strumenti di cui dispone, come autovelox, pistole laser e altri strumenti di rilevamento della velocità.