Uber assume i due ricercatori che hanno hackerato la Jeep Cherokee

Uber ha assunto Charlie Miller e Chris Valasek, i due esperti di sicurezza che hanno hackerato una Jeep Cherokee. Lavoreranno al progetto "self-driving car".

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a cura di Dario D'Elia

I due specialisti in sicurezza che sono riusciti ad hackerare una Jeep via Internet sono stati assunti da Uber. Charlie Miller (ex Twitter) e Chris Valasek (ex IOActive) entreranno a far parte dell'Advanced Technologies Center dell'azienda, che si occupa dello sviluppo delle "self-driving car", le auto che si guidano da sole.

Charlie Miller and Chris Vlasek
Charlie Miller e Chris Vlasek

"Dovrebbe essere una sfida entusiasmante e molto divertente", ha twittato venerdì Miller. Il team Uber che lavora da febbraio nei nuovi laboratori di Pittsburgh vanta già una quarantina di esperti nel settore automotive selezionati dalla Carnegie Mellon University; mancavano probabilmente due hacker per occuparsi di sicurezza informatica.

Miller
Charlie Miller ha twittato

Uber, come ha più volte anticipato, punta a realizzare veicoli autonomi che in futuro potrebbero fare a meno di autisti. A medio termine però sarebbe già un notevole passo in avanti introdurre una serie di sistemi che consentano di migliorare la sicurezza delle auto e il loro controllo a distanza.

La recente partnership con la University of Arizona non a caso mette in palio una cospicua somma di denaro per finanziare progetti universitari dedicati al mapping e le tecnologie di sicurezza per "autonomous vehicle". I test avverranno poi direttamente sulle strade di Tucson (Arizona).

Il dinamismo dei colossi della Silicon Valley in questo settore colpisce sempre di più. Ci si sarebbe aspettato che Miller e Valasek venissero assunti immediatamente dai produttori d'auto, e invece ecco spuntare Uber. Forse la mossa repentina ha anche un valore di immagine: dopo essersi fatta soffiare Nokia Here da Audi, BMW e Daimler per 2,8 miliardi di euro c'era bisogno di una contromossa.

Charlie Miller Chris Vlasek

Ma c'è un tema più urgente almeno in Europa: lo studio che Bruxelles vuole avviare a settembre per risolvere definitivamente la disputa tra Uber e i taxisti. Bisogna stabilire se la sua attività rientra nei servizi di trasporti oppure quelli digitali. Uber ovviamente sostiene di mettere esclusivamente in contatto domanda e offerta. Gli oppositori invece pensano che dovrebbe sottostare ai regolamenti applicati ai veicoli a noleggio con conducente, quindi disporre di licenza, assicurazioni speciali e vari obblighi di sicurezza.

Lo studio analizzerà tutte le norme nazionali e deciderà se vi è bisogno di un aggiornamento.