Si chiama Woolf e risolve problemi. Ok, battuta pulp scontata ma in effetti un braccialetto che con una vibrazione ti avverte in anticipo della presenza di autovelox, attraversamenti vicino alle scuole e punti pericolosi sembra davvero una manna. Da una parte riduce il rischio multe, dall'altra magari induce a maggiore cautela. Si tratta di un progetto italiano in crowdfunding che su KickStarter ha già raccolto più di 13mila dollari e ha ancora 13 giorni per raggiungere l'obiettivo di 45mila - soglia minima per la produzione in serie.
![woolf braccialetto](http://www.tomshw.it/data/thumbs/7/5/3/3/woolf-braccialetto-40a46bf399ef08559f4a55ca15b426887.jpg)
Il prototipo di Woolf ricorda un comune braccialetto in pelle (waterproof) da mettere al polso. Va bene in moto o qualsiasi altro veicolo.
Nasconde al suo interno un sistema di vibrazione che si attiva a circa 150 metri da un autovelox o zona sensibile - complessivamente 7.600 in Italia. In pratica, previo abbinamento Bluetooth, con uno smartphone Android o l'iPhone, sfrutta l'app proprietaria per la geo-localizzazione e l'interrogazione del servizio SCDB - leader nel mondo per la mappatura di autovelox e punti pericolosi.
![2](http://www.tomshw.it/data/thumbs/7/5/3/3/2-1511aa534ce6943b20dd9b523701be764.jpg)
A circa 150 metri da un autovelox il braccialetto inizia a vibrare con intensità crescente. L'app consente di intervenire su ogni parametro per regolare intensità e agire su altre opzioni.
![woolf 5](http://www.tomshw.it/data/thumbs/7/5/3/3/woolf-5-50311853b7a75546e34374b7968670f2c.jpg)
Il team di Woolf, composto da Paolo Cappello, Federico Tognetti, Alice Grigoli, Simone Camporeale e Matteo Bissoli, assicura che il dispositivo può funzionare in quasi tutte le aree del mondo. L'elenco è lunghissimo e l'Italia ovviamente è inclusa.
L'autonomia operativa dichiarata è di circa 15 giorni, considerate 2 ore d'uso al giorno. La ricarica completa via USB avviene in 3 ore.
Woolf al momento è prenotabile al prezzo di 95 euro. La consegna è prevista per aprile 2017.