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Arduino acquisita da Qualcomm: cosa cambia davvero?

Arduino si apre al mondo enterprise con l'acquisizione Qualcom, mantenendo l'impegno verso maker e appassionati con prodotti open source e accessibili.

Avatar di Antonino Caffo

a cura di Antonino Caffo

Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 20/10/2025 alle 17:35

La notizia in un minuto

  • L'acquisizione di Arduino da parte di Qualcomm è il risultato di una strategia pluriennale avviata dal CEO Fabio Violante per rispondere alle esigenze del mercato professionale e industriale, trasformando la piattaforma da strumento per maker a soluzione enterprise mantenendo i valori open source
  • L'obiettivo principale è democratizzare le tecnologie Qualcomm, rendendo accessibili a chiunque chip avanzati, intelligenza artificiale edge e comunicazioni cellulari che fino ad oggi erano riservati solo a ingegneri specializzati con grandi volumi produttivi
  • Arduino integrerà AI assistant nell'IDE, acceleratori neurali e la piattaforma Edge Impulse per il machine learning, trasformando dispositivi complessi in building block semplici da utilizzare come oggi si usa un LED

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

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L'acquisizione di Arduino da parte di Qualcomm rappresenta molto più di una semplice operazione finanziaria: è il punto di arrivo di una strategia perseguita da anni da Fabio Violante, CEO dell'azienda italiana dal 2016. Quello che per molti osservatori esterni potrebbe sembrare un tradimento dei valori originari della piattaforma open source si rivela invece come l'evoluzione naturale di un percorso iniziato tempo fa, quando le prime aziende automobilistiche si presentarono agli stand di Arduino durante una Maker Faire per chiedere soluzioni professionali. La sfida ora è trasformare Qualcomm in un'azienda più accessibile, ribaltando i timori di chi teme che Arduino possa diventare elitario.

La storia di questa acquisizione parte dal basso, dalle esigenze concrete della community. Violante racconta di come, anni fa, durante la prima grande Maker Faire di San Matteo, i primi visitatori allo stand Arduino provenissero dal mondo professionale: "ingegneri dell'automotive che utilizzavano le schede per prototipare l'esperienza utente negli abitacoli delle vetture. Abbiamo iniziato a investire sulla parte di prodotti professionali". Di fatto, l'incontro ha aperto gli occhi al management, che si è reso conto di come tantissime aziende utilizzassero già i loro prodotti, chiedendo però qualcosa in più rispetto ai semplici prototipi.

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Il salto di qualità

"Quando si abbraccia la semplicità d'uso con le esigenze di migliaia di persone si può davvero realizzare una piattaforma apprezzata da molti", prosegue il CEO. Il passaggio dall'universo dei maker a quello delle applicazioni professionali non è stato immediato né indolore. Arduino aveva inizialmente nel proprio arsenale solo microcontrollori a 8 bit, insufficienti per le esigenze del mercato industriale. Da qui la decisione di investire massicciamente nell'architettura ARM, con processori Cortex M4 e M7, più sofisticati e performanti. La scelta di STMicroelectronics come partner principale è arrivata direttamente dalla community, che ha indicato questa come l'architettura preferita nel mondo industriale. 

Il corteggiamento di Qualcomm da parte di Violante è durato anni. Inizialmente l'azienda americana, focalizzata su clienti con volumi enormi come produttori di smartphone e case automobilistiche, non vedeva Arduino come un partner interessante. La svolta è arrivata quando la strategia di Qualcomm è cambiata, con l'annuncio pubblico agli investitori di una diversificazione verso il mondo dell'industrial IoT e del mercato di massa. A quel punto, dopo anni di insistenza, Violante ha ricevuto la chiamata che aspettava: era il momento giusto per collaborare.

Democratizzare la tecnologia Qualcomm: questa è la vera missione dell'acquisizione

"La partnership è nata concretamente attorno a un prodotto specifico, l'Arduino Uno Q, lanciato durante un evento a Torino. Questa scheda combinava un chip general purpose dedicato all'IoT con le caratteristiche tradizionali di Arduino, realizzando un'idea che la community richiedeva da tempo". Violante racconta di aver sempre visto i propri utenti con progetti che utilizzavano Arduino affiancato a un Raspberry Pi, con fili tirati da una parte all'altra, e di essersi chiesto perché fosse necessario utilizzare due dispositivi separati per risolvere un problema.

https://www.youtube.com/watch?v=VPMOeFXCvxA

Le preoccupazioni della community riguardo alla natura open source di Arduino sono state affrontate direttamente da Violante con i fatti: "i file della nuova scheda sviluppata con Qualcomm sono disponibili online, insieme agli schematici e a tutto il codice. Chiunque può scaricare i file e produrre la propria versione della scheda. Questa trasparenza vuole dimostrare che l'acquisizione non cambierà i valori fondamentali dell'azienda, che continuerà a collaborare con partner come STMicroelectronics, Bosch Sensortec, Nordic e Silicon Labs per rispondere a esigenze specifiche".

L'intelligenza artificiale gioca un ruolo centrale nella visione futura di Arduino. L'azienda ha già integrato un AI assistant nell'IDE online che consente agli utenti di esprimere i propri progetti in linguaggio naturale, ottenendo codice funzionante generato automaticamente. Il sistema utilizza il motore di Anthropic, arricchito con dataset specifici basati sulla documentazione Arduino, le librerie e i datasheet. Un'altra funzionalità particolarmente utile per i principianti è la spiegazione degli errori di compilazione: invece di messaggi criptici, l'AI suggerisce in linguaggio comprensibile dove potrebbe trovarsi il problema, come un punto e virgola mancante.

I timori della community

L'uscita di Massimo Banzi, cofondatore di Arduino, ha generato ulteriori timori nella community. Violante chiarisce però che Banzi non era più operativo nel day-by-day dell'azienda già da tempo, ricoprendo il ruolo di presidente e fungendo da guida filosofica, da "North Star" per l'organizzazione. Dopo vent'anni dedicati alla crescita di Arduino e all'avvicinamento di milioni di persone al mondo dell'elettronica, Banzi ha scelto di dedicarsi ad altre passioni, in particolare alla storia della tecnologia. I valori che ha contribuito a instaurare sono ormai profondamente radicati nella struttura organizzativa dell'azienda.

La democratizzazione della tecnologia Qualcomm rappresenta l'obiettivo principale dell'acquisizione. "Tecnologie che fino a ieri erano accessibili solo a pochi ingegneri embedded, capaci di decifrare datasheet di migliaia di pagine, diventeranno disponibili a chiunque attraverso l'approccio semplificato di Arduino". Violante parla di trasformare Qualcomm in qualcosa di accessibile, accettando questa sfida difficile con l'entusiasmo di chi ha già portato Arduino da "quattro gatti" a un'azienda riconosciuta globalmente.

La visione per i prossimi cinque anni prevede dispositivi edge sempre più sofisticati internamente, ma concepiti come building block semplici da utilizzare per progetti complessi. L'esempio citato da Violante è illuminante: un distributore automatico di cibo per animali che oggi utilizza sensori PIR o a ultrasuoni per rilevare la presenza dell'animale, domani potrebbe riconoscere specificamente il cane di casa, identificarne il sesso e la razza, e aprire il contenitore del cibo appropriato. Questa capacità di processamento avanzato dovrebbe diventare così accessibile da essere utilizzabile come si usa oggi un semplice LED o un sensore di prossimità.

"Arduino continuerà a investire anche nel progetto Zephyr, il sistema operativo real-time open source che avvicina il mondo dei microcontrollori alla portabilità del codice tipica di Linux. Questa tecnologia è già in beta sulla nuova scheda e consentirà di utilizzare Arduino su tutti i microcontrollori con ancora maggiore portabilità". L'arsenale si arricchirà anche di acceleratori neurali quando necessario, sfruttando il portfolio tecnologico di Qualcomm che spazia dall'AI alle comunicazioni cellulari, Wi-Fi e Bluetooth.

L'acquisizione di Edge Impulse da parte di Qualcomm rappresenta un ulteriore tassello importante. Questa piattaforma, già partner di Arduino per il training locale degli algoritmi di machine learning, diventerà totalmente integrata nelle piattaforme Arduino. Funzionalità che prima richiedevano abbonamenti separati e configurazioni complesse diventeranno disponibili direttamente, abbassando ulteriormente le barriere d'ingresso per maker e professionisti che vogliono integrare intelligenza artificiale nei loro progetti.

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