Cresce la richiesta di green skill, ma mancano i talenti con esperienza

Sempre più organizzazioni cercano talenti con conoscenze "green" per raggiungere i propri obiettivi Net zero, ma l'offerta scarseggia.

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a cura di Marina Londei

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A che punto siamo con la transizione verso la green economy? Stando ai risultati del Global Green Skills Report 2023 di LinkedIn, la strada è ancora lunga. Nonostante stia aumentando la preoccupazione delle imprese sul tema della sostenibilità e con essa i segnali d'allarme, oggi soltanto 1 lavoratore su 8 possiede una o più green skill.

Le imprese sono alla costante ricerca di professionisti che le aiutino a raggiungere i loro obiettivi climatici, ma i talenti non si trovano: tra il 2022 e il 2023 le offerte di green job sono cresciute di quasi il doppio rispetto ai talenti disponibili. I dati parlano chiaro: dal 2018 al 2023 i talenti green sono aumentati del 5,4% annuo, ma la richiesta è salita del 9,2% l'anno.

Tra i ruoli più ricercati ci sono il Sustainability Analyst, il Sustainability Specialist e il Sustainability Manager: tutte figure che possono guidare le imprese verso gli obiettivi di Net zero, ovvero emissioni di carbonio pari allo zero netto.

La maggior parte di queste professioni sono relativamente nuove e rappresentano un'ottima opportunità per chi si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro o per chi volesse cambiare carriera: esistono infatti dei ruoli, come l'energy specialist, l'energy analyst o il waste management specialist che non richiedono esperienza pregressa in ambito green. 

Nonostante la crescita delle offerte per i lavori green, i lavoratori senza esperienza faticano a inserirsi in questi ruoli: secondo i dati di LinkedIn, l'81% di chi accede a queste posizioni ha alcune competenze o esperienze nel settore, seppur minime.

In questa transizione professionale le imprese e le istituzioni hanno un ruolo centrale: politici, aziende e singoli individui devono agire con azioni mirate, per esempio investendo in programmi di riqualificazione dei talenti e iniziative per la condivisione della conoscenza.

"Il cambiamento climatico e il degrado ambientale riducono la produttività e distruggono le professioni, e i loro effetti ricadono in modo sproporzionato sui più vulnerabili" afferma l'International Labour Organization nel report. "Agire per combattere questi processi può potenzialmente creare milioni di posti di lavoro -  ma ciò richiede uno sforzo deciso nell'investire nelle capacità delle persone per sbloccare il loro pieno potenziale e contribuire alla produttività delle imprese".