Come rendere sicuro il Data Center e il Cloud

Ridurre i rischi di furto di dati richiede strumenti adeguati, esperienza, capacità di progetto e dispositivi di analisi sofisticati. E' quello che offre General Computer con il supporto delle tecnologie Dell SonicWALL

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a cura di Giuseppe Saccardi

Come rendere sicuro il Data Center e il Cloud

La sicurezza è talmente diventata un elemento così centrale di una soluzione IT, di un data center e di una infrastruttura Cloud che la stessa Dell, dopo aver esteso il suo portfolio da Pc e server allo storage, ha deciso di dotarsi in proposito di una robusta piattaforma, e per accelerare la cosa lo ha fatto acquisendo SonicWALL, ora Dell SonicWALL.

"Il Cloud può essere pericoloso e, assieme a system integrator come General Computer, lavoriamo costantemente per risolvere i problemi che epossono insorgere. Il fatto è che nell'era digitale non si scassina più una banca con il grimaldello, troppo rischioso, ma lo si fa da remoto e per di più lo si fa con l'aiuto ignaro di sistemi che sono i nostri Pc o i nostri cellulari, che senza saperlo diventano parte dell'infrastruttura dell'attaccante. In sostanza, se non ci si protegge adeguatamente, soprattutto in un contesto cloud, tramite un controller l'attaccante può riuscire a controllare migliaia di Pc in rete non protetti e quindi a disporre delle ampie risorse di calcolo che gli servono", ha spiegato Cristiano Cafferata, direttore vendite di Dell SonicWALL.

Cristiano Cafferata

Con General Computer Dell SonicWALL ha da tempo una forte partnership e ad essa fornisce piattaforme di ultimissima generazione che le permettono di realizzare progetti volti a rendere sicuro l'ambiente IT, sia evitando il furto di dati che atti a garantirne la disponibilità.

Per proteggersi la soluzione consiste nel rendere sicuri tutti i canali da e verso il Cloud, dal Pc desktop al portatile sino allo smartphone su cui sia installata una app che permetta di accedere ai dati residenti nei silos informativi aziendali. La criticità della cosa è stata riconosciuta dai grandi fornitori di infrastrutture Cloud, ha evidenziato Cafferata, e la stessa Amazon ha ritenuto di fornire un servizio VPN per trasmettere i dati su un tunnel in cui viaggiano criptati.

Criptare i dati è però solo uno degli aspetti. Altri parimenti importanti sono il riconoscimento di chi accede e delle sue credenziali, la compliance alle normative, la gestione dei dispositivi utilizzati e l'aggiornamento automatico dei loro sistemi di sicurezza prima di autorizzarne l'uso per accedere alle applicazioni business, la gestione dei privilegi, e non ultimo la capacità di analizzare in tempo reale tutti i dati che entrano ed escono dall'azienda, per individuare in tempo virus, tentativi di attacchi o situazioni inusuali, e prendere le contromisure necessarie prima che possano tramutarsi in perdite di dati.

Trasmettere i dati su tunnel VPN criptati garantisce la riservatezza delle informazioni

"Quello che serve è la possibilità di realizzare tutto questo senza ricorrere a infrastrutture complesse, con soluzioni che siano facilmente gestibili ed in grado di intervenire sino al livello applicativo senza rallentare il flusso delle applicazioni. Abbiamo i prodotti che fanno proprio questo, ma da soli non bastano. Quello che soprattutto facciamo, congiuntamente a General Computer, è di intervenire, studiare il problema, il contesto in cui ci si muove, ideare un progetto per rendere sicura l'infrastruttura , e poi se desiderato realizzare il tutto, sino a prendere in carico e gestire quanto installato", ha spiegato Cafferata.