Ottimo articolo, aggiungo che ci sono tanti datori di lavoro che vogliono vedere i propri dipendenti in ufficio, anche se meno produttivi che da casa, solo per poter marcare la differenza tra l'esser padroni e dipendenti.
Sì, molti padroni vogliono vedere i dipendenti soffrire, proprio per marcare la differenza tra "loro che ce l'hanno fatta" (poi magari si viene a sapere soldi di famiglia, aiuti di stato etc) e dei poveri e puzzolenti dipendenti che non devon esser felici
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Sì ok, tutto bello finché resta teoria. Lavoro da remoto che funziona, manager retrogradi, cultura gerarchica da superare… ma poi torni in Italia, entri in un’azienda vera e ti accorgi che siamo lontani anni luce da come viene venduto questo modello.

Il punto non è che lo smart working non funzioni, ma che qui da noi non esistono le condizioni per farlo funzionare davvero su larga scala. Non c’è una cultura aziendale orientata agli obiettivi, non ci sono strumenti di valutazione seri, e la stragrande maggioranza dei manager non è formata per gestire persone a distanza. E parlo proprio per esperienza. Se mancano gli strumenti e le strutture, a un certo punto l’unica soluzione che hanno è richiamare tutti in sede. Funziona? Forse no. Ma almeno hai un minimo di controllo su ciò che succede.

E poi scusate, ma la narrazione per cui il male assoluto è il capo che vuole vedere il dipendente in ufficio mi sembra un po’ infantile. Come se tutti i lavoratori fossero eroi del lavoro a distanza, super responsabili e produttivi, e i manager solo dei boomer autoritari. Dai, siamo seri. Ci sono i dipendenti validi e quelli che spariscono nel nulla appena chiudi la videocall. E quando ne hai dieci magari te la gestisci, quando ne hai duecento no. Se qualcosa non gira, ci rimetti tu, non loro.

E diciamolo una volta per tutte: chi scrive questi articoli spesso è dipendente, non ha mai dovuto gestire nemmeno un collaboratore, e si immagina che lo smart working sia questa figata universale fatta di caffè al lago e concentrazione zen. La verità è che da remoto è tutto più difficile. Ci vuole metodo, organizzazione, chiarezza. Cose che in Italia mancano, sia nei vertici che alla base.

Quindi sì, lo smart working ha potenzialità enormi. Ma venderlo come unica strada e ridurre tutto al problema dei manager medievali è semplicemente non aver capito dove viviamo.
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Bello l'articolo ma ti sei dimenticato di togliere uno dei commenti dell'AI che ti ha aiutato nella generazione.
"Ecco il testo rielaborato in 300 parole esatte, con un solo grassetto per paragrafo, ciascuno di massimo 5 parole, come da istruzioni:"
A parte questo tutto molto condivisibile.
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Bello l'articolo ma ti sei dimenticato di togliere uno dei commenti dell'AI che ti ha aiutato nella generazione. "Ecco il testo rielaborato in 300 parole esatte, con un solo grassetto per paragrafo, ciascuno di massimo 5 parole, come da istruzioni:" A parte questo tutto molto condivisibile.
sistemato grazie
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articolo interessante finche non si arriva a "è stato utilizzato un FRITZ!Box 6860 5G"... ma chi legge un articolo del genere secondo voi è cosi niubbo da non sapere come essere connessi ovunque e di aver bisogno di un fritz???
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Posso dire che lo smart working funziona se si fa un lavoro da scimmie o a bassissima creatività o meramente individuale, ma non minimamente crescere la maturità di una azienda dove oltre alle competenze devono essere valorizzata anche la cultura aziendale. Non per niente anche le grandi aziende stanno tornando al lavoro in presenza. Certo se devi fare il compitino da babbeo allora puoi farlo da dovunque...
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C’è molto da aggiungere, non condivido la sola motivazione del manager incapace.
Ecco alcuno spunti: 1 riguardo la maggiore produttività ci sono articoli scientifici risalenti solo al 2020 che vi ricordo essere un anno tra pandemia e coprifuochi, ti credo che si era più produttivi. Rifatela oggi una indagine, con palestre negozi ristoranti aperti e vita sociale a gogo.
Per funzionare Richiede più coordinazione è vero, ma non si tocca mai per nulla 2 concetti fondamentali: 1 cosa si deve fare quando un dipendente è più produttivo in presenza piuttosto che da casa? Revoca di Sw punitiva?
2 da un lato si vuole il contratto indeterminato che è un contratto subordinato di lavoro in cui si firma la disponibilità di 8 ore al giorno concordate ed il raggiungimento del luogo di lavoro. Poi si chiede più libertà, signori esiste già si chiama partita iva, voi lavorate come vi pare , l’azienda risparmia un sacco di soldi…paura eh!?
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In moltissimi casi, come diceva un articolo americano ai tempi post COVID, il problema è che l efficienza del lavoro da remoto dimostra l inutilità del lavoro dei manager. E ora con la gen ai.....
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Posso dire che lo smart working funziona se si fa un lavoro da scimmie o a bassissima creatività o meramente individuale, ma non minimamente crescere la maturità di una azienda dove oltre alle competenze devono essere valorizzata anche la cultura aziendale. Non per niente anche le grandi aziende stanno tornando al lavoro in presenza. Certo se devi fare il compitino da babbeo allora puoi farlo da dovunque...
Secondo me il lavoro da scimmie svolto da casa che intendi tu è il telelavoro, roba da anni 2000 già superato (come te), piccoli compiti di trascrizione svolti da remoto anche in modo asincrono rispetto agli orari aziendali.
Lo smartworking è la stessa identica attività che porti avanti sulla tua poltrona di pelle in ufficio ma svolta a casa, con strumenti di condivisione che ormai ti fanno sentire più presente che se fossi in mezzo ai tuoi colleghi.
Ovviamente il rapporto fisico per lo spirito di squadra non è da sottovalutare e infatti nella mia azienda c'è un rapporto tra remoto e presenza del 50%.
Risultato: dipendenti soddisfatti e produttivi, dirigenza soddisfatta.
Il problema quando questo non funziona sono i manager con mentalità arcaiche...
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C’è molto da aggiungere, non condivido la sola motivazione del manager incapace. Ecco alcuno spunti: 1 riguardo la maggiore produttività ci sono articoli scientifici risalenti solo al 2020 che vi ricordo essere un anno tra pandemia e coprifuochi, ti credo che si era più produttivi. Rifatela oggi una indagine, con palestre negozi ristoranti aperti e vita sociale a gogo. Per funzionare Richiede più coordinazione è vero, ma non si tocca mai per nulla 2 concetti fondamentali: 1 cosa si deve fare quando un dipendente è più produttivo in presenza piuttosto che da casa? Revoca di Sw punitiva? 2 da un lato si vuole il contratto indeterminato che è un contratto subordinato di lavoro in cui si firma la disponibilità di 8 ore al giorno concordate ed il raggiungimento del luogo di lavoro. Poi si chiede più libertà, signori esiste già si chiama partita iva, voi lavorate come vi pare , l’azienda risparmia un sacco di soldi…paura eh!?
Discorsi da imprenditore... Anni 60..
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Tornare in ufficio, altro che smartworking non trovate scuse!!!!
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Non si può generalizzare ne da una parte ne dall'altra. Penso che sia importante vivere l'azienda e stare con i colleghi, socializzare, fare gruppi, condividere idee davanti al caffè. Stare isolati in casa spesso può portare a un distacco dal contesto e dalla squadra. Io ho vissuto entrambe le esperienze. Credo che il lavoro da remoto sia un ottimo strumento di wellfare in caso di necessità ma non una routine.
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Posso dire che lo smart working funziona se si fa un lavoro da scimmie o a bassissima creatività o meramente individuale, ma non minimamente crescere la maturità di una azienda dove oltre alle competenze devono essere valorizzata anche la cultura aziendale. Non per niente anche le grandi aziende stanno tornando al lavoro in presenza. Certo se devi fare il compitino da babbeo allora puoi farlo da dovunque...
Questa è una somma sciocchezza.
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Posso dire che lo smart working funziona se si fa un lavoro da scimmie o a bassissima creatività o meramente individuale, ma non minimamente crescere la maturità di una azienda dove oltre alle competenze devono essere valorizzata anche la cultura aziendale. Non per niente anche le grandi aziende stanno tornando al lavoro in presenza. Certo se devi fare il compitino da babbeo allora puoi farlo da dovunque...
Non sono d'accordo. Faccio un lavoro altamente specializzato come del resto i miei colleghi e riusciamo egregiamente a gestirci, da remoto io ed alcuni colleghi, sul campo gli altri. Come dice l'articolo: è questione di metodo.
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