Intel rafforza il supercomputing e lo porta ai Big Data

Il produttore svela i dettagli dei processori Xeon Phi e annuncia una soluzione enterprise per l'analisi di grandi data set

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a cura di Riccardo Florio

A Intel si preparano alcune innovazione nell'ambito dell'High Performance Copmuting (HPC) e nuovi strumenti software per favorire l'analisi dei Big Data, 

Il produttore ha, infatti, rivelato i dettagli sui nuovi formati e la configurazione per la versione CPU dei processori Intel Xeon Phi di nuova generazione dal nome in codice "Knights Landing", specificando che saranno compatibili con le architetture rack standard e che eseguiranno applicazioni in modo interamente nativo, invece di richiedere l'offload dei dati al coprocessore.

Si tratta di un accorgimento architetturale che dovrebbe consentire, secondo Intel, di ridurre sensibilmente la complessità della programmazione, fornire un miglioramento delle prestazioni e una diminuzione delle latenze causate da memoria, PCIe e networking. Knights Landing offrirà, inoltre, agli sviluppatori tre opzioni di memoria per ottimizzare le prestazioni.

Per combinare i vantaggi dell'analisi dei big data con quelli dell'HPC e offrire una soluzione di fascia enterprise per l'archiviazione e l'elaborazione di grandi set di dati, Intel ha anche annunciato il software Intel HPC Distribution, che combina la distribuzione Intel del framework open source per le applicazioni distribuite Apache Hadoop, con l'Intel Enterprise Edition del file system di tipo parallelo Lustre.