La Cina continua la sua corsa all'IA per superare la Silicon Valley

Il 2024 potrebbe essere l'anno in cui le grandi compagnie cinesi riconquisteranno terreno in ambito IA e diventeranno concorrenti temute delle big tech statunitensi.

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a cura di Marina Londei

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Tra i protagonisti del progresso dell'IA ci sono OpenAI, Meta, Google, Amazon e Microsoft, tutti grandi nomi statunitensi e in particolare della Silicon Valley. Finora queste big tech hanno monopolizzato il mercato rimanendo le uniche concorrenti alla supremazia tecnologica guidata dall'IA, ma c'è un Paese che a breve potrebbe diventare uno dei competitor più pericolosi: la Cina.

Secondo Michael Spencer, creatore del blog di notizie tecnologiche AI Supremacy, il 2024 sarà l'anno in cui le aziende cinesi riconquisteranno terreno fino a raggiungere, se non superare, le rivali americane. 

A conferma di ciò, Samsung ha scelto Ernie Bot di Baidu per i suoi ultimi smartphone destinati al mercato cinese, sostituendo l'intelligenza artificiale di Google e confermando così la posizione del gigante tecnologico nel Paese. 

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intelligenza artificiale

In Cina la corsa all'intelligenza artificiale generativa ha dato origine a una raffica di annunci di prodotti da parte di startup e giganti tecnologici su base quasi giornaliera, e il trend non si fermerà nel 2024. Oggi in Cina si contano più di 130 LLM, ovvero il 40% del totale globale, percentuale di poco inferiore al 50% degli Stati Uniti. 

Lo sviluppo dell'IA in Cina è favorito anche dalle decisioni governative: la Cina è stata tra i primissimi Paesi al mondo a introdurre delle leggi sull'IA generativa, pochi mesi dopo il boom di ChatGPT. Spencer sottolinea che, al contrario degli Stati Uniti, la Cina prende molto sul serio le regolamentazioni sulla tecnologia. 

Le normative sono molto più strette di altri Paesi, questo è certo, ma nel frattempo le autorità hanno dato il via libera a 14 tra LLM e nuove applicazioni per essere usati a scopi commerciali. Viste le premesse, la Silicon Valley farebbe meglio a non sottovalutare i futuri competitor cinesi. 

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