Quando si parla di vendite outbound, quello dei venditori è uno sforzo continuo, con al centro la necessità di contattare potenziali clienti, notoriamente difficile per una serie di ragioni, tra cui l'evoluzione del comportamento dei consumatori e del mercato. La vendita outbound si basa sul cosiddetto "interruption marketing", un approccio che interrompe la vita quotidiana delle persone con messaggi che non hanno richiesto. Le chiamate a freddo, le email non sollecitate e i messaggi diretti sui social media possono essere percepiti come fastidiosi e intrusivi, portando a un'immediata resistenza da parte del potenziale cliente.
Questa resistenza si traduce in alti tassi di rifiuto, un fenomeno che può essere demotivante per i venditori e rende il processo estremamente dispendioso in termini di tempo ed energie. In secondo luogo, la saturazione del mercato e il sovraccarico di informazioni complicano ulteriormente la situazione. Le persone sono costantemente bombardate da proposte, pubblicità e messaggi di ogni tipo, tanto che la loro attenzione è diventata una risorsa scarsissima e preziosa. In questo contesto, farsi notare e catturare l'interesse di un potenziale cliente richiede uno sforzo enorme. Un messaggio generico, non personalizzato, rischia di essere ignorato all'istante, gettato nel cestino digitale senza nemmeno una lettura superficiale. Questo rende fondamentale una ricerca approfondita e una personalizzazione estrema di ogni contatto, attività che a sua volta richiede tempo e risorse, rendendo la scalabilità più complessa.
Le aziende, specialmente le PMI e le startup, si trovano a dover navigare tra database di contatti non affidabili e processi manuali che consumano energie preziose. In questo scenario si inserisce Crono. "La piattaforma - come racconta il co-founder Alex Roggero - arriva dopo più di un decennio trascorso a usare diversi CRM e strumenti per la gestione delle vendite. Con i miei soci abbiamo compreso il problema principale: l'enorme quantità di tempo che i venditori sprecano in attività ripetitive, come la ricerca manuale dei dati e la loro trascrizione".
La missione di Crono è liberare i venditori dalla monotonia e permettere loro di concentrarsi su ciò che sanno fare meglio, cioè vendere. La piattaforma, presentata come una soluzione "all-in-one", gestisce l'intero ciclo di vendita outbound. "Tutto comincia con una ricerca precisa e profilata. A differenza di altre soluzioni che si limitano a fornire elenchi generici, Crono usa un approccio a cascata, che integra i migliori database al mondo. Questo sistema è pensato per superare le carenze comuni, come l'affidabilità dei dati di contatto, e offre email e numeri di telefono validati".
Secondo quanto riportato da Alex, questa metodologia permette di raggiungere un'elevata percentuale di accuratezza, con tassi di successo che vanno dall'85% al 90% per le email e dal 75% all'80% per i numeri di telefono.
Ottimizzare i team
Una volta ottenuti i contatti giusti, Crono entra in azione con la fase di "engagement" multicanale. Gli utenti possono creare sequenze di interazione che combinano email, messaggi su LinkedIn e chiamate, gestendo tutto da un'unica interfaccia. La piattaforma consente di automatizzare le operazioni più semplici, come l'invio di inviti su LinkedIn, permettendo al venditore di dedicare il proprio tempo a messaggi e chiamate più strategiche. A questo si aggiunge l'intelligenza artificiale, che analizza il profilo dei contatti, i loro interessi e le attività online, per suggerire messaggi altamente personalizzati e rilevanti, aumentando notevolmente il tasso di risposta. Un caso nella conversazione mostra un impressionante tasso di conversione del 19% in appuntamenti fissati, con un intervento umano minimo. Questa capacità di adattare i messaggi al singolo destinatario è ciò che distingue il servizio, trasformando un'azione potenzialmente fastidiosa in un contatto di valore.
"Otteniamo così una sequenza che elimina tutte la attività ripetitive in attesa di una risposta. Arrivati a quel punto, il sistema lascia l'azione all'intervento umano".
Ma il potenziale di Crono va oltre la mera automazione. L'integrazione con i principali CRM, come Salesforce, HubSpot e PipeDrive, permette di tracciare ogni interazione, creando uno storico completo che rimane accessibile al team. Questo non solo elimina il tempo perso per il data entry, ma garantisce anche che non ci siano sovrapposizioni di contatti e che le informazioni aziendali rimangano centralizzate, anche in caso di turnover del personale. "Il 72% dei sales butta il loro tempo - prosegue Roggero - abbassando questo dato, tracciando e facendo lavorare meglio i team, il beneficio è trasversale".
I piiani e il futuro dell'IA
Nonostante la piattaforma sia nata per affiancare i CRM, molti clienti, specialmente le PMI, hanno scelto di utilizzare Crono come soluzione stand-alone per la gestione completa delle loro vendite, dimostrando l'efficacia e la completezza del prodotto. Ad oggi, il software comprende tre piani differenti: Pro, Ultra e Enterprise, dalla scelta di base a quella più completa, con crediti ampliati per ricerche e database.
Guardando al futuro, Alex Roggero ha una visione chiara e ambiziosa. "Il prossimo grande passo, previsto per novembre, è l'introduzione di un'interfaccia conversazionale basata sull'intelligenza artificiale. L'idea è quella di rendere l'esperienza d'uso simile a una chat: l'utente potrà semplicemente scrivere una richiesta, ad esempio trovami contatti di marketing nel Milanese e crea per me una sequenza di email e LinkedIn, e l'IA si occuperà di tutto".
Questo non è solo un miglioramento tecnico, ma una risposta diretta a un problema di mercato ancora più grande: "la carenza di personale qualificato nelle vendite outbound, soprattutto nelle startup e nelle piccole-medie imprese". Crono si posiziona come un partner strategico in grado di colmare questo gap di competenze, democratizzando l'accesso a una metodologia di vendita efficace. L'azienda, che ha già concluso due round di finanziamento e ne sta per aprire un terzo, punta a diventare il leader in Europa, dove le sfide legate a lingua e normative rendono il mercato più difficile, per poi, in futuro, puntare a un'espansione globale.
"Ad oggi, abbiamo raccolto un milione e mezzo e siamo in una fase di round seed" chiude il manager. "Vogliamo sicuramente diventare leader del verticale in Europa e poi vedere cosa succederà".