Secondo il nuovo studio 2022 Global Network Report, pubblicato da Ntt, il 70% dei Ceo interpellati ritiene che il livello di maturità dell’infrastruttura di rete sia scarso e che questo problema abbia un impatto negativo sul business.
La pandemia ha modificato in maniera significativa e probabilmente irreversibile le modalità di lavoro, costringendo le imprese ad adottare modelli ibridi e distribuiti con più dispositivi connessi. Nonostante gli investimenti su questo fronte, però, solo il 20% delle aziende è molto soddisfatta delle attuali capacità di rete.
Questo ha portato a spingere per la modernizzazione delle infrastrutture: la maggior parte dei dirigenti vi si affidano per consentire la crescita del business (oltre il 90%) e supportare gli strumenti basati sull'intelligenza artificiale (91%).
Timori per la sicurezza
I modelli di lavoro ibridi distribuiti presentano però molte più opportunità di attacco; la sicurezza della rete è diventata quindi una componente importante dell'architettura.
La maggior parte dei manager ritiene che le minacce aumenteranno e quindi servirà una maggiore sicurezza per la rete aziendale, in particolare per quanto riguarda il controllo e l’analisi degli accessi (93%).
Ciò ha spinto le aziende ad adottare soluzioni di sicurezza centralizzate e basate sul cloud, utilizzare un approccio gestito per la protezione degli endpoint e naturalmente aumentare gli investimenti nella sicurezza informatica.
Le preoccupazioni maggiori degli intervistati non riguardano tanto i costi, quanto la sicurezza, la modernizzazione e l'accesso a una suite completa di servizi dal loro fornitore.
Oltre il 90% dei dirigenti sostiene di preferire il modello network-as-a-service, in particolare perché è ritenuto più scalabile. Anche la crescente adozione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale ha un ruolo in questa scelta: la complessità della configurazione rende il modello as-a-service ancor più attraente.