Mito 4 -: L'adozione del social business è virale

Richard Hughes, direttore della Strategia Sociale presso BroadVision, sfata quattro convinzioni che creano false aspettative sull'utilizzo delle emergenti modalità di organizzazione del lavoro e relativi strumenti informatici a supporto.

Avatar di Gaetano Di Blasio

a cura di Gaetano Di Blasio

I processi virali sono inarrestabili e i sostenitori del social business sostengono che la diffusione in azienda di questi strumenti lo sia.

Magari fosse così semplice inserire un nuovo software o un nuovo processo in azienda. Anche se, ammette il direttore della strategia sociale di Broadvision, tra i primi successi del social business c'è qualche caso in cui i dipendenti, seguendo l'esempio di pochi, rapidamente sono diventati utenti collaborativi e produttivi.

"Ma per la maggior parte delle aziende è andata diversamente", sostiene Hughes, che sottolinea: "In genere, quando una rete collaborativa parte dal modello 'bottom up', dopo un iniziale periodo di entusiasmo il suo utilizzo diminuisce o si trasforma in un 'Facebook aziendale' (irrilevante per il business)".

Il manager continua: "Perchè la piattaforma sociale possa dare i risultati sperati e possa realmente essere utilizzata per lavorare, la direzione aziendale deve inizialmente implementare una strategia ben precisa che permetta di sfruttare al meglio la piattaforma tecnologica con chiari obiettivi aziendali".