Maturità digitale. Desiderio o realtà?

Le aziende pensano di essere in dirittura di arrivo per la maturità digitale. Ma è davvero così? La risposta in una ricerca realizzata da Coleman Parkes per Ricoh Europe

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a cura di Giuseppe Saccardi

Dopo un decennio di profonda trasformazione in senso digitale  dell'ambiente di lavoro  e la diffusione di strumenti  estremamente flessibili per la mobilità, la reperibilità e una cooperazione user friendly, si tende a considerare  se non completata perlomeno molto avanzata la digitalizzazione dell'azienda e del modo di  condurre  i propri business.  

Ma non sempre la realtà corrisponde al desiderio e la realtà può essere ben diversa. Per fare il punto e verificare il reale stato della situazione digitale Ricoh ha realizzato tramite Coleman Parkes una ricerca che ha coinvolto manager europei per verificare come effettivamente e aziende si muovono in questo scenario destinato a diventare presto ed in ogni caso la nuova normalità.

La maturità digitale percepita dai manager

Un dato di fatto è che Cloud, dispositivi mobili, strumenti per la comunicazione unificata e la collaborazione stanno cambiando il modo di lavorare delle persone. E' uno scenario di possibilità tecnologiche in cui il “digital working” rappresenta sempre più una leva a disposizione delle aziende per recuperare efficienza e aumentare il proprio vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti.

Ma le imprese sono realmente in grado di raggiungere la quasi totale digitalizzazione e ne riconoscono l’importanza strategica?  E sulla strada della digitalizzazione quali sono gli ostacoli che si incontrano? Vediamo in sintesi cosa è emerso in proposito dalla ricerca (per chi volesse saperne di più).

Lo studio mette in evidenza come l’ottimismo nei confronti della maturità digitale sia in contrasto con alcuni ostacoli che stanno frenando le aziende. In generale, sono le imprese di medie e di grandi dimensioni rispetto alle piccole a citare i maggiori ostacoli.

Probabilmente ciò dipende dal fatto che per loro la maturità digitale è più di una semplice priorità sulla carta e quindi sono maggiormente consapevoli non solo dei vantaggi ma anche delle difficoltà da considerare per portare a termine questa trasformazione. Oltre ai costi, che rappresentano la preoccupazione principale (68% degli intervistati), tra i principali aspetti che rallentano il “digital working” vi sono:

  • La comprensione da parte delle linee di business dei vantaggi dell’era digitale (51% del campione)
  • La necessità di cambiare le modalità di lavoro per stare al passo con le nuove tecnologie (50%)
  • L’allineamento di tecnologie, processi e modalità di lavoro (50%) – Questo aspetto preoccupa in modo particolare le grandi imprese (62% delle aziende di grandi dimensioni) 

Secondo Ricoh la maturità digitale è destinata in ogni caso a diventare la “nuova normalità”. E' però un aspetto strategico che richiede un ripensamento e rinnovamento delle modalità operative.

La tecnologia può diventare driver di cambiamento e leva di sviluppo ma l’analisi periodica dei processi, l’innovazione delle modalità lavorative e l'integrazione di nuove tecnologie sono fattori fondamentali per raggiungere questo obiettivo.