Microsoft CityNext raccoglie i progetti dei partner per una PA "smart"

Partner del vendor si attivano interpretando progetti per una PA intelligente, in grado di offrire servizi utili al cittadino. Le soluzioni basate su tecnologie del vendor raccolte in una sorta di marketplace e gestite via cloud

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a cura di Loris Frezzato

Una città è "smart" non tanto quando è di per sé informatizzata, ma, piuttosto, quando è in grado di essere interconnessa con quanto sta al di fuori dei propri confini, dal territorio, alle infrastrutture alle Regioni, ai ministeri, solo così diventa realmente di aiuto ai cittadini nel facilitare i loro rapporti con la Pubblica Amministrazione e i tantissimi servizi che può, o potrebbe erogare.

Un concetto che sta a cuore a Paolo Valcher, Direttore Sviluppo Smart Cities e Sanità all'interno della divisione delle Pubblica Amministrazione di Microsoft, la quale si occupa, nel suo complesso, sia della PA Centrale, Locale, Sanità ed Education.

Paolo Valcher - Direttore Sviluppo Smart Cities e Sanità di Microsoft Italia

"Una Smart City è tanto più Smart quanto più riesce ad andare oltre i confini cittadini, abbracciando tutto quanto collega la città con il resto del mondo, comprendendo infrastrutture e ciò che la collega con il territorio, dalla provincia alla Regione, fino al mondo centrale. Anzi, più la città è "espansa" e relazionata con il territorio, e più si connota come Smart City - dichiara il manager -, e si tratta di un ambito critico, soprattutto per un Paese come il nostro, dove la mancanza di una governance di tali aspetti rischia di inficiare ciò che di buono già esiste, come le tecnologie e le informazioni, evidenziando invece le difficoltà proprio nella comunicazione tra, per esempio, il comune con il ministero".

E per raccogliere i progetti atti a rendere più agevole il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione, da circa un anno Microsoft ha dato il via al progetto City Next, una sorta di marketplace delle soluzioni in tale ambito create dai partner basandosi su tecnologia del vendor.

"Microsoft, in tal senso, si propone come fornitore ai partner di più tecnologie abilitanti per la costruzione di tali progetti, alla stregua di tanti "mattoni" che, integrati, possono contribuire a realizzare progetti utili alle PA - riprende Valcher -. E i fronti su cui puntare sono davvero infiniti, dall'emergency, all'assistenza sociale, al collegamento degli eventi social di un Comune, fino all'organizzazione di feste di paese: dal progetto più semplice fino agli aspetti più complessi e importanti come il risparmio energetico".

Progetti che Microsoft punta che siano basati su un modello cloud, per poterlo successivamente "vestire" di servizi, con aspetti social, di mobility e via dicendo, in maniera che si renda possibile l'analisi di dati relazionati tra di loro. Senza, ovviamente, abbandonare le infrastrutture cittadine esistenti, ma indirizzando l'evoluzione delle stesse in maniera da renderle abilitanti per una nuova serie di servizi al cittadino.

Tanta, ancora, la strada da fare nel nostro Paese, come si evince da un survey effettuato dal vendor, che indica come la percentuale di utilizzo di Internet per interfacciarsi con la PA sia al 9%, contro una media del 29% a livello mondiale, con il picco dei Paesi del Nord Europa, dove l'Islanda arriva addirittura all'85%.

Certamente un effetto della mancanza di cultura alla tecnologia dei cittadini, ma probabilmente anche dovuto al fatto che i progetti attualmente proposti non sono così vantaggiosi e utili per i cittadini.

"Un dato che fa pensare che la PA non pensa i servizi per un utilizzo da parte dei cittadini, ma piuttosto, li usa per sé stessa - commenta Valcher -. Ed è proprio su questo gap che si attiva il progetto CityNext, con l'obiettivo di creare un ecosistema locale di aziende IT fornitrici di progetti di abilitazione di una PA più efficiente e che rappresenti realmente un beneficio per il cittadino che vi accede".