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POS mobile o SoftPOS? Tutto quello che c’è da sapere prima di scegliere

Quali sono le differenze tra POS mobile e SoftPOS? Approfondiamo l'argomento, confrontando costi, vantaggi e funzioni per la soluzione migliore per voi.

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a cura di Dario De Vita

Editor

Pubblicato il 02/06/2025 alle 10:45 - Aggiornato il 03/06/2025 alle 14:16

Vi siete informati su cos’è e come funziona un POS, avete confrontato i migliori modelli portatili, analizzato le commissioni e approfondito le normative? Allora siete sicuramente ben preparati sull’argomento. Ma proprio quando pensavate di avere tutto sotto controllo, avete sentito parlare dei SoftPOS e vi è sorto un dubbio: di cosa si tratta esattamente? Nessun problema. Abbiamo pensato a un ulteriore approfondimento pensato per chi desidera chiarire anche questo aspetto e avere una visione completa del mondo dei terminali di pagamento mobile.

Nei prossimi paragrafi ci concentreremo proprio su una domanda chiave che probabilmente molti di voi si stanno ponendo: è meglio optare un POS mobile oppure orientarsi verso un SoftPOS? Attraverso questo confronto, analizzeremo i pro e i contro di entrambe le soluzioni, offrendo gli strumenti utili per una decisione consapevole e coerente con le vostre esigenze professionali.

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Cosa sono i SoftPOS?

Dando per scontato che abbiate letto il nostro articolo su come funziona un POS mobile, il termine SoftPOS (Software Point of Sale) indica una soluzione innovativa che trasforma direttamente uno smartphone o un tablet in un terminale di pagamento, senza la necessità di hardware aggiuntivo come i lettori fisici di carte. In pratica, grazie a un'applicazione dedicata, è possibile accettare pagamenti contactless con carte di credito, di debito o wallet digitali (come Google Pay o Apple Pay) semplicemente avvicinando la carta al telefono o tablet, sfruttando il chip NFC.

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Come funzionano i SoftPOS?

Come accennato, il funzionamento si basa su un'app certificata che sfrutta il chip NFC integrato nello smartphone o tablet. Una volta installata e configurata l’app, l’esercente può accettare pagamenti contactless senza bisogno di alcun accessorio esterno. Il processo è semplice: il cliente avvicina la sua carta o il suo smartphone al dispositivo dell’esercente, il pagamento viene elaborato attraverso una connessione sicura e, in pochi secondi, l’operazione è completata.

Quali requisiti deve avere lo smartphone per accettare il SoftPOS?

Il primo requisito è la presenza del chip NFC, ovvero la tecnologia che consente la comunicazione a corto raggio tra dispositivi. Senza NFC, non è possibile utilizzare il dispositivo per ricevere pagamenti contactless, in quanto è proprio questo chip che permette la lettura delle carte o dei wallet digitali come Apple Pay e Google Pay semplicemente avvicinandoli al telefono. Un altro aspetto importante riguarda il sistema operativo. Nella maggior parte dei casi, infatti, le soluzioni SoftPOS funzionano su Android perché iOS non consente ancora un accesso completo al chip NFC da parte di applicazioni di terze parti, ma stanno emergendo soluzioni dedicate come "Tap to Pay on iPhone", che iniziano a colmare questo divario, anche se per ora restano un po' limitate.

POS portatile senza partita IVA: è possibile?

Dal punto di vista della sicurezza, lo smartphone deve essere in buone condizioni software, quindi non rootato o manomesso, e dotato delle ultime patch di sicurezza. Deve inoltre disporre di un sistema di protezione attivo, come il blocco con PIN, impronta digitale o riconoscimento facciale. Alcuni provider richiedono anche la compatibilità con soluzioni di Mobile Device Management (MDM), soprattutto in contesti aziendali strutturati. È essenziale, inoltre, che il dispositivo sia connesso a internet, tramite rete mobile o Wi-Fi, durante l’utilizzo del SoftPOS. Lo smartphone o tablet deve essere poi essere compatibile con l’applicazione del fornitore del servizio SoftPOS. Ogni provider, come Nexi, myPOS, SumUp e altri, mette a disposizione una propria app dedicata.

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Vantaggi e limitazioni dei SoftPOS

Come abbiamo visto, il più evidente vantaggio del SoftPOS è l'assenza di terminali fisici esterni. Non c'è bisogno di acquistare un POS, né di gestire lettori di carte, cavi o stampanti. Basta installare un'applicazione certificata sul proprio smartphone e si è pronti a incassare. Questo approccio riduce i costi iniziali e abbassa anche le spese operative nel lungo periodo, dato che non esistono costi di manutenzione o sostituzione del terminale.

DI conseguenza, il SoftPOS è indicato per chi ha bisogno di massima mobilità: liberi professionisti, operatori ambulanti, tassisti, artigiani o chi lavora in ambienti dinamici può incassare in qualsiasi momento, semplicemente utilizzando il proprio telefono. Questo consente di offrire un'esperienza di pagamento moderna e rapida ai clienti, senza richiedere ulteriori attrezzature.

Dal punto di vista tecnico, implementare un SoftPOS è molto semplice. L’interfaccia delle app è solitamente intuitiva, e l’installazione richiede pochi minuti. Inoltre, dal punto di vista della sicurezza, i SoftPOS rispettano i più alti standard internazionali, come PCI DSS e PCI CPoC. Le transazioni sono crittografate end-to-end e protette da meccanismi come tokenizzazione, autenticazione a due fattori e protocolli antifrode.

Quanto costa un POS portatile? Guida ai costi nascosti e commissioni

Per quanto concerne le limitazioni, alcuni fattori potrebbero rendere i SoftPOS non adatti a tutte le tipologie di attività. Innanzitutto, la tecnologia è attualmente compatibile per lo più sul sistema operativo Android. Questo significa che i possessori di iPhone o di smartphone Android entry-level senza NFC non possono utilizzare il sistema. Anche se Apple sta progressivamente aprendo al Tap to Pay (Nexi e MyPOS sono già compatibili), la disponibilità di tutti i provider è ancora limitata geograficamente e vincolata a una selezione di fornitori.

Un'altra restrizione tecnica importante riguarda la tipologia di pagamento accettata. Il SoftPOS consente solo transazioni contactless. Non è possibile inserire fisicamente la carta nel dispositivo, né leggere la banda magnetica, né digitare manualmente il numero della carta. Di conseguenza, se il cliente non dispone di una carta contactless o di un wallet digitale come Apple Pay o Google Pay, il pagamento non potrà essere completato. Questa limitazione può risultare penalizzante in alcuni contesti, soprattutto per una clientela meno digitalizzata.

C’è poi il tema della ricevuta di pagamento. Il SoftPOS, non essendo collegato a una stampante, non permette la stampa diretta dello scontrino. Le ricevute possono essere inviate via email o SMS, ma in certi ambiti (come il commercio al dettaglio o in caso di controlli fiscali) la mancata disponibilità immediata di uno scontrino cartaceo può rappresentare un problema. Va considerato poi che l'affidabilità del SoftPOS dipende in toto dallo stato del dispositivo personale. Se lo smartphone si scarica, si rompe, o subisce rallentamenti, l’intero sistema di incasso ne risente. Non è quindi il massimo in ambienti con tante transazioni o dove la velocità e la stabilità sono essenziali.

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I SoftPOS costano meno rispetto al POS mobile?

Sì, i SoftPOS in genere risultano più economici rispetto ai POS mobili tradizionali, soprattutto perché eliminano la necessità di acquistare un terminale fisico. Utilizzando solo uno smartphone o un tablet già in possesso dell'esercente, i costi iniziali si riducono notevolmente.

Anche dal punto di vista operativo, i costi sono spesso inferiori. Le soluzioni SoftPOS prevedono modelli tariffari competitivi, simili a quelli dei POS mobili, ma senza spese legate all’hardware. Naturalmente, bisogna tenere conto di eventuali commissioni sulle transazioni e, in alcuni casi, di canoni mensili per l’uso dell’app. Tuttavia, per chi dispone già di uno smartphone compatibile, il SoftPOS rappresenta una soluzione più leggera e conveniente, soprattutto per attività con volumi contenuti o per chi cerca la massima flessibilità.

Per quali attività si consiglia un SoftPOS?

Un SoftPOS è consigliato per quelle attività che privilegiano la mobilità, la semplicità operativa e i costi contenuti, soprattutto quando non sono necessari alti volumi di transazioni o funzioni avanzate come la stampa dello scontrino. Ecco alcuni esempi di attività consigliate:

  • Liberi professionisti e consulenti: psicologi, consulenti, fisioterapisti, coach e altri che ricevono i clienti su appuntamento o in studio.
  • Artigiani e tecnici a domicilio: idraulici, elettricisti, antennisti o altri tecnici che lavorano presso il domicilio del cliente.
  • Tassisti e NCC: ideale per chi opera su strada.
  • Venditori ambulanti e street food: perfetto per contesti itineranti o temporanei, dove l’ingombro deve essere ridotto al minimo e l’agilità è un fattore chiave.
  • Istruttori sportivi, personal trainer, estetisti a domicilio: in tutte le attività che si svolgono in spazi non strutturati.
  • Piccole attività stagionali o temporanee: come chioschi estivi, bancarelle in fiere o mercatini.

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Nexi SoftPOS, tra i migliori terminali in commercio

Con Nexi SoftPOS, accettare pagamenti diventa semplicissimo perché basta il vostro smartphone. Questo sistema vi consente di trasformare il telefono in un terminale di pagamento completo, eliminando la necessità di lettori fisici o accessori esterni. Funziona con Android (versione 8.1 o successive) e iPhone a partire dal modello XS, sfruttando la tecnologia NFC per ricevere transazioni contactless da carte, telefoni o smartwatch.

SoftPOS è pensato per chi cerca praticità e sicurezza: i pagamenti fino a 10€ non comportano commissioni, mentre per importi superiori si applica un’unica tariffa del 1,89%, senza costi fissi mensili. L’attivazione del servizio è rapida, e gli incassi vengono trasferiti sul conto corrente già il giorno lavorativo successivo, senza l’obbligo di aprire nuovi conti bancari. A completare l’offerta, l’app dedicata consente di inviare ricevute digitali e gestire eventuali collaboratori. Per una maggiore tranquillità, è disponibile anche il programma Protection Plus, pensato per garantire il rispetto delle normative di sicurezza più attuali.

Vedi su Nexi

Il SoftPOS è davvero sicuro come un POS tradizionale?

Sì, ma solo se certificato. I SoftPOS moderni rispettano gli standard PCI CPoC (Contactless Payments on COTS), che impongono rigidi protocolli di sicurezza. Tuttavia, la sicurezza dipende anche da quanto è aggiornato e protetto il tuo smartphone, cosa che nel POS tradizionale è generalmente più controllata.

È vero che il SoftPOS non supporta tutte le carte?

Dipende dal fornitore. La maggior parte dei SoftPOS supporta solo pagamenti contactless, quindi niente chip&pin o banda magnetica. Alcune carte internazionali o aziendali potrebbero non funzionare se non sono NFC compatibili.

Posso usare il mio smartphone per il SoftPOS senza problemi?

Sì, ma considera che consumi batteria, privacy, notifiche in entrata e prestazioni durante l’uso potrebbero compromettere l’esperienza del cliente. Se usi spesso il telefono per lavorare, è meglio valutare un dispositivo dedicato o almeno separare l’ambiente di lavoro.

Cosa succede se non ho connessione internet?

Sia il POS mobile che il SoftPOS hanno bisogno di una connessione dati. Tuttavia, alcuni POS mobili offrono una SIM integrata o una modalità offline temporanea, cosa che la maggior parte dei SoftPOS non prevede. Se operi in zone con copertura instabile, il POS mobile è spesso più affidabile.

  • Cosa sono i SoftPOS?
  • Come funzionano i SoftPOS?
  • Quali requisiti deve avere lo smartphone per accettare il SoftPOS?
  • Vantaggi e limitazioni dei SoftPOS
  • I SoftPOS costano meno rispetto al POS mobile?
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