Dalla collaboration passaparola al marketing orizzontale

Comunicazione, customer care, pubblicità: rivoluzionate le regole del gioco quando è sul Web e in particolare nei social network che si decide il successo di un prodotto. Nuovi strumenti software e modelli organizzativi e operativi permettono di affrontare la rivoluzione in atto sul mercato a opera dei Millennials

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a cura di Gaetano Di Blasio

Dalla collaboration passaparola al marketing orizzontale

Facebook, MySpace, Twitter vanno dunque "presidiati". Non esiste una metodologia univoca ed è presto anche per contare su best practice consolidate.

L'approccio all'acquisto si è fatto più "orizzontale": tramite il Web e i contatti online si ottiene un quadro ampio dell'offerta, mentre prima ci si accontentava di quanto proponeva il negozio di fiducia, avendo in mente il marchio visto in Tv. Anche il marketing deve diventare orizzontale, anche se così diventa meno facile da controllare. Secondo alcuni guru del settore, l'obiettivo è che gli utenti stessi siano i promotori del prodotto/marchio.

Un esempio per tutti: su Facebook ci sono gruppi di fan della Nutella che non sono stati creati dalla Ferrero, come conferma Ivan Pavesio, Head of SPE Process Management & Competitive Intelligence del Gruppo Ferrero. È il consumatore che si deve "innamorare" del prodotto e, per questo, come dichiara lo stesso Pavesio è necessario "anticipare i bisogni del consumatore e monitorarne l'evoluzione".

Un amore non si può controllare, ma solo cercare di renderlo duraturo e, come per le persone, che si rinnovi per non stancare mai. A parte per i prodotti che danno assuefazione (e la Nutella potrebbe essere tra questi), sembrerebbe una sfida impossibile. Viene da chiedersi se la dinamicità dei meccanismi online permetta di codificare con precisione le strategie da adottare.