Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Offerte di Natale
Accedi a Xenforo
Immagine di Trump vuole licenziare una dirigente Microsoft
Business
Immagine di L'IA è la nuova alleata del project management L'IA è la nuova alleata del project management...
Immagine di Risparmia e ottimizza: l’energia giusta per la tua azienda con Sorgenia Risparmia e ottimizza: l’energia giusta per la tua azienda...

Trump vuole licenziare una dirigente Microsoft

Le accuse riguardano pregiudizi e problemi di sicurezza che sollevano dubbi sulla trasparenza e affidabilità del sistema.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 29/09/2025 alle 14:24

La notizia in un minuto

  • Trump chiede pubblicamente il licenziamento di Lisa Monaco da Microsoft, accusandola di rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale a causa del suo passato nelle amministrazioni Obama e Biden
  • Il precedente con Intel dimostra come le pressioni presidenziali possano trasformarsi in dialogo: dopo critiche simili al CEO, Trump ha cambiato tono siglando un accordo per una partecipazione governativa del 10%
  • Microsoft si trova in una posizione strategicamente forte rispetto ad altri colossi tech, non dipendendo da approvazioni federali pendenti, mentre cancellare i contratti governativi comporterebbe costi elevatissimi per Washington

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più

Il confronto tra il presidente degli Stati Uniti e le grandi aziende tecnologiche ha raggiunto un nuovo livello di tensione quando Donald Trump ha pubblicamente chiesto il licenziamento di un dirigente di Microsoft. Si tratta di Lisa Monaco, recentemente nominata responsabile degli affari globali del colosso di Redmond, che secondo il presidente rappresenterebbe un rischio per la sicurezza nazionale a causa del suo passato nelle amministrazioni Obama e Biden.

La strategia di Trump non è una novità assoluta nel panorama delle relazioni tra Casa Bianca e Silicon Valley. Lo scorso agosto, il presidente aveva adottato un approccio simile nei confronti di Intel, accusando il CEO Lip Bu Tan di lealtà verso la Cina e mettendo in discussione la sua idoneità a guidare il gigante dei semiconduttori.

Ti potrebbe interessare anche

youtube play
Guarda su youtube logo

La vicenda si era poi conclusa diversamente: dopo una visita del dirigente alla Casa Bianca, Trump aveva cambiato tono, elogiando le qualità di leadership del CEO e siglando un accordo che prevedeva una partecipazione del 10% del governo americano in Intel, in cambio di sovvenzioni già autorizzate sotto il CHIPS Act.

L'episodio Intel dimostra come le pressioni presidenziali possano trasformarsi in opportunità di dialogo, ma anche quanto sia sottile il confine tra diplomazia aziendale e cedimento alle richieste politiche. Il precedente potrebbe ora influenzare la risposta di Microsoft, che finora non ha commentato pubblicamente le dichiarazioni di Trump.

Le accuse contro Monaco e il tema dell'accesso ai dati

Attraverso i suoi canali social, Trump ha sostenuto che la carriera di Monaco nelle precedenti amministrazioni democratiche - entrambe coinvolte in indagini sulle sue azioni - la renderebbe inadeguata per un ruolo in Microsoft. Il ragionamento del presidente si basa sui numerosi contratti governativi dell'azienda di Redmond, che secondo lui permetterebbero alla dirigente di accedere a "informazioni altamente sensibili". Trump ha definito "inaccettabile" questo tipo di accesso, concludendo con una richiesta diretta: "È mia opinione che Microsoft dovrebbe immediatamente interrompere il rapporto di lavoro con Lisa Monaco".

È altamente inusuale che funzionari eletti chiedano pubblicamente cambi di personale nelle aziende private

La posizione di Trump ha ricevuto il sostegno dell'attivista conservatrice Laura Loomer, che ha rivendicato il merito di aver informato il presidente sulla nomina di Monaco. Loomer ha inoltre sfidato il CEO di Microsoft Satya Nadella a "conformarsi" ai desideri di Trump, alzando ulteriormente la posta in gioco della controversia.

Nonostante Microsoft mantenga effettivamente una miriade di contratti con il governo americano, rimane tutt'altro che certo che Monaco - o altri dirigenti senior dell'azienda - abbiano automaticamente accesso a informazioni che potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Le dichiarazioni di Trump fanno riferimento a episodi che il presidente ha spesso definito "cospirazioni del Deep State", termine che utilizza per descrivere presunti tentativi di perseguitare lui e i suoi sostenitori.

La situazione pone Microsoft in una posizione particolarmente delicata. L'azienda ha certamente osservato come altre grandi corporazioni americane, come l'emittente ABC, abbiano rapidamente scelto di risolvere le cause legali intentate da Trump durante la sua presidenza. Alcuni di questi accordi sono arrivati mentre le aziende aspettavano l'approvazione dei regolatori per operazioni o decisioni cruciali.

Microsoft non è attualmente in attesa di approvazioni federali per iniziative importanti. Anzi, Washington ha recentemente facilitato alcune operazioni del gigante del software, come la costruzione di data center, e ha allentato le regolamentazioni sull'intelligenza artificiale in modi che favoriscono Redmond. Anche così, comunque, l'azienda fondata da Bill Gates non vuole certamente mettersi contro il Presidente degli Stati Uniti, e con ogni probabilità cercherà la conciliazione. 

L'amministrazione Trump potrebbe teoricamente minacciare di cancellare alcuni contratti Microsoft, una mossa che beneficerebbe competitor come Google, Oracle e AWS. Tuttavia, tale decisione comporterebbe probabilmente costi elevatissimi per Washington in progetti di migrazione. Qualsiasi scelta di sostituire Microsoft risulterebbe quindi in contraddizione con la politica dell'amministrazione di ridurre le spese governative superflue, creando un paradosso strategico che potrebbe limitare le opzioni concrete a disposizione della Casa Bianca.

Fonte dell'articolo: go.theregister.com

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca quadrati

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione

Ti potrebbe interessare anche

Risparmia e ottimizza: l’energia giusta per la tua azienda con Sorgenia

Business

Risparmia e ottimizza: l’energia giusta per la tua azienda con Sorgenia

Di Dario De Vita
L'IA è la nuova alleata del project management
1

Business

L'IA è la nuova alleata del project management

Di Antonino Caffo
Come valutare la sicurezza dei modelli IA in azienda

Business

Come valutare la sicurezza dei modelli IA in azienda

Di Antonino Caffo
Microsoft -3%, colpa dell'AI che non fa abbastanza soldi
1

Business

Microsoft -3%, colpa dell'AI che non fa abbastanza soldi

Di Valerio Porcu
Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.