L'intelligenza artificiale sta ridisegnando il futuro di Windows, trasformando radicalmente il modo in cui interagiremo con i nostri computer. Microsoft ha recentemente svelato un'ambiziosa strategia che va ben oltre i Copilot Plus PC lanciati lo scorso anno: l'integrazione nativa del Model Context Protocol (MCP) nel sistema operativo e il lancio del Windows AI Foundry. Queste innovazioni rappresentano le fondamenta di un ecosistema in cui agenti AI automatizzati diventeranno veri e propri assistenti digitali, capaci di interagire con applicazioni e servizi in modi finora impensabili.
Il protocollo MCP, introdotto da Anthropic a fine 2023, viene spesso definito la "porta USB-C dell'intelligenza artificiale". Non si tratta di una semplice analogia: così come l'USB-C connette dispositivi di diversi produttori, questo standard open-source consente agli sviluppatori di far comunicare rapidamente le loro applicazioni AI con altre app, servizi web e, da oggi, componenti stessi di Windows. L'adozione di questo protocollo rappresenta un tassello fondamentale nella visione di Microsoft di riprogettare Windows per un mondo in cui gli agenti AI saranno parte integrante dell'esperienza utente.
Pavan Davuluri, responsabile della divisione Windows, ha dichiarato in un'intervista a The Verge:
"Vogliamo che Windows come piattaforma evolva verso un punto in cui gli agenti diventino parte integrante del carico di lavoro del sistema operativo e del modo in cui i clienti interagiscono con le loro applicazioni e dispositivi quotidianamente".
Per realizzare questa trasformazione, Microsoft sta introducendo nuove funzionalità per sviluppatori che consentiranno agli agenti AI di accedere a componenti chiave di Windows. Al centro di questa architettura ci sarà un "registro MCP", una fonte sicura e affidabile per tutti i server MCP a cui gli agenti potranno connettersi.
"Gli agenti possono scoprire i server MCP installati sui dispositivi client tramite il registro MCP per Windows, sfruttare le loro competenze e offrire un valore significativo agli utenti finali", spiega Davuluri.
I server MCP potranno interagire con elementi essenziali come il file system di Windows, la gestione delle finestre o il Windows Subsystem for Linux. In una dimostrazione, Microsoft ha mostrato come Perplexity su Windows potrebbe sfruttare queste capacità: anziché selezionare manualmente cartelle di documenti, l'applicazione potrebbe semplicemente interrogare il registro MCP per trovare un server del file system e connettersi ad esso. Questo permetterebbe ricerche più naturali, come "trova tutti i file relativi alla mia vacanza nella cartella documenti", eliminando la necessità di aggiungere manualmente cartelle o documenti.
La prospettiva di un ecosistema di server e host MCP all'interno di Windows apre scenari interessanti per funzionalità app automatizzate, particolarmente per l'interrogazione di dati web all'interno di applicazioni come Excel. Microsoft sta già rendendo parti di Windows alimentate dall'AI: presto i Copilot Plus PC avranno accesso a un'interfaccia di impostazioni gestita da agenti AI, che consentirà di controllare le impostazioni di sistema tramite comandi in linguaggio naturale.
L'implementazione del protocollo MCP apre però Windows a nuovi potenziali vettori di attacco. I rischi di sicurezza sono stati ampiamente documentati nei mesi scorsi, con avvertimenti su possibili furti di token, compromissioni dei server e attacchi di prompt injection. Microsoft è pienamente consapevole di questi rischi e sta limitando la disponibilità iniziale a sviluppatori selezionati per perfezionare le funzionalità e garantirne la sicurezza.
David Weston, vicepresidente della sicurezza aziendale e del sistema operativo presso Microsoft, ha spiegato:
"Abbiamo solide basi e, cosa più importante, un'architettura solida che ci offre tutti gli strumenti per iniziare a fare questo in modo sicuro. Metteremo la sicurezza al primo posto e consideriamo i modelli linguistici di grandi dimensioni come non attendibili, poiché possono essere addestrati su dati non attendibili e possono essere soggetti a prompt injection incrociati".
Bilanciare sicurezza e usabilità
Nella dimostrazione di MCP in Windows, Microsoft ha mostrato prompt di sicurezza che chiedevano il permesso per consentire alle app AI di accedere alle funzionalità MCP. "Proprio come un'app web chiede la tua posizione, sei tu a controllare ciò che condividi, e vogliamo assicurarci che sia intenzionale", ha affermato Weston. Questo sistema di notifiche ricorda i prompt UAC lanciati con Windows Vista, che richiedevano permessi amministrativi per determinate operazioni e che divennero oggetto di scherno in pubblicità della concorrenza.
Trovare il giusto equilibrio tra sicurezza e convenienza sarà cruciale per Microsoft. Weston riconosce la sfida:
"Se elimini le interfacce utente, rischi attacchi autonomi. Se mostri troppe interfacce, finisci come con UAC. Abbiamo un ottimo team di design e mi aspetto che riusciremo a creare un set completo di controlli che trovi il giusto equilibrio".
Microsoft si è impegnata a implementare una serie di controlli di sicurezza MCP, insieme a requisiti specifici affinché i server MCP possano apparire nel registro ufficiale. "Questi impediranno classi di attacchi come il tool poisoning, creando al contempo un ecosistema aperto e diversificato di server MCP", ha spiegato Weston.
Parallelamente all'iniziativa MCP, Microsoft sta riposizionando la sua piattaforma AI all'interno di Windows come Windows AI Foundry. Questa integra modelli da Foundry Local e altri cataloghi come Hugging Face, Ollama e Nvidia NIMs, ed è progettata per consentire agli sviluppatori di sfruttare i modelli disponibili sui PC Copilot Plus o di utilizzare i propri modelli attraverso Windows ML.
Windows ML dovrebbe semplificare notevolmente il lavoro degli sviluppatori, permettendo loro di distribuire le applicazioni "senza dover includere runtime ML, provider di esecuzione hardware o driver con la loro app", secondo Davuluri. Microsoft sta collaborando strettamente con AMD, Intel, Nvidia e Qualcomm in questo sforzo, preparando il terreno per un ecosistema Windows dove l'intelligenza artificiale sarà parte integrante dell'esperienza utente di domani.