A Model Family, recensione: una nuova serie coreana

Questa volta Netflix punta al genere thriller per il suo nuovo k-drama A Model Family, disponibile allo streaming dal 12 agosto.

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a cura di Francesca Borrello

L’ultimo film di Netflix Carter (di cui trovate la nostra recensione a questo link) ha lasciato nettamente divisa l’opinione degli spettatori: se ad alcuni è piaciuto l’approccio adrenalinico della pellicola, molti altri lo hanno trovato alquanto dispersivo e confusionario, senza essere in grado di mantenere l’attenzione (e gli occhi) di chi lo guardava.
Tuttavia, ciò non ha fermato il colosso dello streaming dal continuare a foraggiare le produzioni coreane puntando questa volta più sul genere thriller che d’azione. A Model Family è infatti disponibile allo streaming dal 12 agosto, e si presenta con una trama un po’ più intrigante dei classici k-drama a cui Netflix ci ha un po’ abituato. 

La serie è composta da 10 episodi di circa un’ora l’uno e ha come protagonista Dong-ha, un uomo normale con una sfilza di problemi tra casa e lavoro. È quando però scopre una macchina piena di soldi che la sua vita sta per prendere una piega molto diversa…

A Model Family, quando l’apparenza inganna

Park Dong-ha è un uomo come tanti altri, con una famiglia e un lavoro da docente. Tuttavia, la sua situazione è costellata da problemi, con la moglie che vuole divorziare da lui a causa dei problemi finanziari e dalla sua quasi totale assenza in casa. Le cose si mettono anche peggio quando gli salta un posto di lavoro come insegnante di ruolo, nonostante un suo collega gli abbia fatto “investire” una cospicua somma di denaro per assicurarsi la candidatura.

Questo non fa che acuire i problemi in famiglia quando sua moglie scopre la perdita di denaro, soldi che sarebbero serviti per curare il figlio malato. Di conseguenza, sull’orlo della disperazione mentre è in giro in macchina, scopre in maniera del tutto casuale e anche un po’ bizzarra, un’auto con all’interno alcune persone morte e una borsa piena di soldi

Non ha dubbi su ciò che deve fare: quel denaro potrebbe risolvere tutti i suoi problemi, proprio a partire dall’intervento per il figlio. Di conseguenza, prende la borsa e poco dopo comincia a cercare consiglio on line su come riciclare i soldi. Non sa però che le persone che ha trovato morte nella macchina fanno parte di una gang che è alla ricerca della borsa e del suo contenuto. Come riuscirà Dong-ha a sfuggirgli e a risolvere la propria situazione?

Caratteristiche e narrazione

Essendo un k-drama, A Model Family rispetta più o meno le caratteristiche che si possono riscontrare in quasi tutte le serie di produzione coreana. Tuttavia, sembra che la guida di Netflix stia facendo avvicinare il paese asiatico verso gli show occidentali.

Una tra le prime variazioni che possiamo notare è indubbiamente la durata degli episodi: se nella quasi totalità dei titoli presenti sul catalogo del colosso dello streaming non si fa fatica a raggiungere l’ora e mezza ad episodio, in A Model Family invece si resta in una durata compresa tra i 40 e i 50 minuti, seguendo l'esempio degli show d'oltreoceano

Durante la visione poi, si può notare come anche gli infiniti momenti di sospensione tra due personaggi siano stati ridotti drasticamente, senza però far venire meno il focus sul lato psicologico dei protagonisti. Scelta fatta forse anche grazie al sempre maggiore interesse degli spettatori occidentali per le produzioni coreane, questa decisione non affligge assolutamente il ritmo narrativo.

Anzi: avendo ridotto all’osso quelli che si potevano considerare quasi “tempi morti”, la serie sembra essere molto più scorrevole da seguire rispetto ad altre, senza incappare in alti e bassi repentini. La trama di A Model Family poi, si adatta bene a questo nuovo stile: pur essendo relativamente semplice senza perdersi in futili fronzoli, non risulta troppo prevedibile, riuscendo quindi anche a mantenere viva l’attenzione degli spettatori.

Accoglienza della serie

Una cosa che ha particolarmente incuriosito i fan dei k-drama è stata la presenza di Park Hee-Soon, che in A Model Family ha indossato i panni del numero due della banda di criminali sulle tracce dei soldi rubati. Molto famoso e apprezzato in patria, se il nome non vi sembra nuovo, è forse perché nel 2021 ha preso parte al k-drama My Name, un originale di Netflix. 

Tuttavia, attorno alla nuova serie si è creato inizialmente un alone di scetticismo, perché alcuni fan hanno notato che la trama ricorda a tratti un altro titolo del colosso americano: Ozark. Con protagonista Jason Bateman, lo show parla dei Byrde, una famiglia come tante altre che come secondo lavoro ricicla denaro per un cartello. Per sfuggire all’uccisione di tutta la famiglia, il padre Marty riesce a convincere il loro contatto nella gang a lasciarli vivere per trasferirsi nelle Ozark e riciclare in maniera più efficiente i soldi.

Come si può notare dunque, A Model Family riprende si il tema principale di una famiglia per bene il cui padre è disposto a tutto pur di salvare la propria moglie e i propri figli, arrivando anche a fare accordi con dei criminali. Tuttavia, ci sono alcune grosse differenze che distinguono le due serie tra di loro, come per esempio il lavoro svolto dai padri per i criminali. Certo è che a Netflix sembra piacere particolarmente mettere in situazioni pericolose e senza via di scampo i suoi protagonisti, quasi a voler testare fin dove si possano spingere pur di salvare i propri cari.

Tirando le somme

A Model Family riesce quindi a catturare l’attenzione degli spettatori occidentali un po’ più degli altri k-drama forniti dalla piattaforma americana, sia grazie alla storia della serie sia ai piccoli accorgimenti durante gli episodi che hanno assottigliato le differenze con le produzioni d’oltreoceano. Se siete quindi fan di thriller o k-drama (o perchè no, di entrambe le cose) non potete dunque perdervi la nuova serie disponibile su Neflix, A Model Family!