Bonelli Kids: la nostra intervista agli autori

Abbiamo intervistato gli autori di Bonelli Kids che ci hanno raccontato del progetto per bambini di Sergio Bonelli Editore.

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a cura di Mabelle Sasso

Vi abbiamo già parlato di Bonelli Kids in occasione della release del gioco di carte edito da Pendragon Game Studio, avvenuta durante l’ultima Lucca Comics and Games.Il gioco di carte è basato sull’omonimo un progetto editoriale di Sergio Bonelli Editore ideato nel 2017 da Alfredo Castelli (Martin Mystère), Sergio Masperi (Bonelli Kids, Nathan Never), Tino Adamo con i disegni di Luca Bertelè (Long Wei, Bonelli Kids) e i colori di Manuela Nerolini.Per conoscere meglio la realtà dietro a questo progetto abbiamo trascorso una mattinata in compagnia degli autori di Bonelli Kids, che ci hanno raccontato la genesi del progetto e come questo si sia evoluto durante gli anni.

Parliamo del progetto Bonelli Kids, presentandolo ai lettori di Cultura Pop. Quali sono state le motivazioni che hanno portato alla creazione di questo prodotto?

Alfredo Castelli:
Alla base di questa idea ci sono i personaggi, che in Bonelli Kids sono dei bambini appassionati dei fumetti Bonelli e che decidono di vestirsi ed emulare i propri eroi. L’idea era proprio quella di utilizzare dei personaggi Bonelli in versione infantile, sperando di creare un punto di collegamento con i bambini, in modo tale che possano diventare in futuro nuovi lettori dei personaggi Bonelli.

Questo è un tipo di operazione che purtroppo in Italia manca da tempo, una volta c’erano certi fumetti propedeutici alla lettura del fumetto più da adulti, come ad esempio Tiramolla, Cucciolo, Geppo ed altri. Queste testate avevano un tono leggero e scanzonato, che nell’essere semi umoristiche preparavano i bambini a letture più adulte. Bonelli Kids si propone di avere questa funzione, sperando di attirare i genitori che hanno già familiarità con altre testate dell’editore come Zagor o gli altri fumetti, a comprare questo fumetto per i figli. In questo senso Tino e Sergio hanno lavorato molto bene a questo progetto, che recentemente ha portato anche al lancio del gioco di carte Bonelli Kids. Ovviamente occorre citare anche Luca Bertelè, il nostro disegnatore, che ricopre un ruolo molto importante all’interno del team. Luca è stato in grado di dare un aspetto così particolare e personale ai Bonelli Kids ed è un disegnatore che definirei molto generoso, in grado di spendersi completamente per il progetto fino a che non si ritiene personalmente soddisfatto dal proprio lavoro.

Come nasce e come si evolve negli anni il progetto?

Sergio Masperi: Bonelli Kids, come accennato da Alfredo, è nato con l’esigenza di abbassare un po’ il target di Sergio Bonelli Editore. La nostra casa editrice infatti è conosciuta da tutti per i suoi fumetti di avventura rivolti ad un pubblico più adulto.

Io e Tino ci abbiamo ragionato su una possibile risposta a questa esigenza e alla fine siamo arrivati alla conclusione di ideare un prodotto rivolto ai bambini della scuola primaria. Alfredo ha poi avuto l’intuizione di utilizzare una grafica accattivante per bambini unendola ai personaggi classici Bonelli. In questo senso l’idea non era quella di creare dei personaggi in stile deformed, ma dei veri e propri bambini a cui piacciono i fumetti Sergio Bonelli e che nei loro giochi e nelle loro avventure impersonificano i loro eroi, un po’ come se fossero dei cosplayer. Abbiamo chiesto una riunione alla dirigenza, tramite Alfredo che è il nostro punto di riferimento e abbiamo esposto il progetto, trovando la loro disponibilità per provare a creare un prodotto di questo tipo. Dal punto di vista grafico Luca ha anche portato la sua esperienza e il suo punto di vista, per cui alla fine ci siamo trovati a lavorare molto bene con questo team.

All’inizio abbiamo lavorato realizzando strisce quotidiane online per poi passare a realizzare il primo volume antologico di raccolta delle strisce, successivamente due volumetti con storie per bambini (il Re dei troll e Fuga da Campo Sventura n.d.r) e infine il gioco di carte.

Com'è stata la genesi del gioco di carte Bonelli Kids?

Sergio Masperi: Siamo stati contattati poi da Pendragon tramite Riccardo Crosa. Pendragon aveva intenzione di produrre qualcosa con noi, così dopo una riunione è nato il progetto gioco di carte frutto della collaborazione Pendragon e Sergio Bonelli Editore. Il gioco è stato seguito in fase di design principalmente da Pendragon, ma noi abbiamo collaborato e siamo stati coinvolti in ogni fase della lavorazione.

Siamo molto contenti del prodotto finale, sia graficamente che a livello professionale: Pendragon si è rivelata molto attenta e disponibile e noi li ringraziamo. Le persone che hanno lavorato con noi sono state capaci di introdurci in un mondo che non è il nostro in maniera molto garbata e molto ben disposti, ma hanno anche saputo ascoltare le nostre osservazioni ed indicazioni.Il prodotto finale che è stato realizzato crediamo sia molto carino e adatto al target delle famiglie, perché le regole sono molto semplici e il gioco può essere assimilato nel giro di un paio di partite.Nel gioco di carte i giocatori si affrontano con due mazzi personaggio, uno dedicato a Zagor e l’altro a Martin Mystère, come mai sono stati scelti proprio questi due personaggi?

Sergio Masperi: Zagor e Martin sono legati per via degli eventi che riguardano la base di Altrove, elemento narrativo ideato da Alfredo Castelli e con cui entrambi i personaggi si sono trovati ad interagire in diverse storie.

Da un punto di vista più pratico abbiamo scelto questa accoppiata per motivi legati ai diritti di utilizzo dei personaggi: i Bonelli Kids si rifanno ai personaggi classici e devono sempre ottenere l’autorizzazione ad essere utilizzati da parte dei loro autori originali. Martin Mystère è un personaggio di Alfredo quindi per noi , essendo Alfredo parte del team, era molto più facile ottenere il permesso. Nel caso di Zagor abbiamo dovuto chiedere a Davide Bonelli, che ce ne ha concesso l’utilizzo.Siete entrati in un mondo che è simile per processi di produzione, ma è completamente diverso per grammatica e regole. Qual è la cosa che vi ha affascinato di più?

Tino Adamo: Per prima cosa abbiamo accompagnato l’uscita del gioco con un’operazione di marketing speciale, realizzando un magazine dei Bonelli Kids con storie inedite e delle rubriche e che conteneva due carte speciali esclusive.

Per quel che mi riguarda personalmente io non avevo mai giocato a giochi di carte prima d’ora, invece questo è stato il primo gioco con cui sono riuscito a giocare, grazie anche all'entusiasmo di mio figlio di 9 anni che ogni giorno mi costringe a giocare almeno una partita e devo dire che mi ha divertito molto.
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