Harry Potter e il Calice di Fuoco: i retroscena più magici

A quindici anni dal debutto nelle sale di Harry Potter e il Calice di Fuoco, parliamo delle curiosità più interessanti di questo film.

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a cura di Martina Mazzei

Quindici anni fa, nel novembre 2005, veniva per la prima volta riprodotto nelle sale Harry Potter e il Calice di Fuoco. Ispirato all'omonimo libro, il quarto capitolo della saga di Harry Potter, diretto da Mike Newell, vede il maghetto inventato da J. K. Rowling alle prese con il torneo Tremaghi.

La coppa Tremaghi è un torneo che si svolge ogni cinque anni dal 1294. La gara prevede una competizione amichevole tra gli studenti delle principali scuole di Magia e Stregoneria del mondo. La scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts rappresenta l’Inghilterra nella competizione, L’Istituto Durmstrang, la cui ubicazione non è mai stata svelata dall’autrice, sembra rappresentare gli stati del nord dell’Europa e l’Accademia di Magia Beauxbâtons rappresenta la Francia. Gli studenti devono affrontarsi in tre prove, di difficoltà crescente, per poter vincere la coppa simbolo di questa competizione amichevole. Per festeggiare i quindici anni di questa pellicola, andiamo quindi a scoprire le curiosità sul film che probabilmente ancora non conoscete.

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Harry Potter e il Calice di Fuoco: è il regista a fare la differenza

Parlando di Harry Potter e il Calice di Fuoco non si può non parlare del titolo di questo capitolo. Il libro, e di conseguenza il film, sarebbe dovuto essere pubblicato col titolo Harry Potter e il torneo Tremaghi, abbandonato in seguito da J. K. Rowling in favore dell’attuale Harry Potter e il Calice di Fuoco. Il nome scartato è apparso comunque nel film, diventando il titolo di un articolo della Gazzetta del Profeta. Il titolo del libro non è l’unico ad essere stato cambiato. Per evitare che le pellicole fossero trafugate prima dell’uscita nelle sale, e che quindi venissero "piratate", le bobine sono state, infatti, etichettate come “Happy Days”.

Per quanto riguarda il regista, Mike Newell, era già stato contattato per dirigere il primo film della saga: Harry Potter e la Pietra Filosofale. Newell si ritrovò tuttavia a dover rifiutare questa offerta, in quanto, al tempo, era impegnato sul set di Mona Lisa Smile. Quando finalmente il regista ha iniziato a lavorare a Harry Potter e il Calice di Fuoco, ha dato una svolta dark al film, rendendolo il primo film della saga ad essere vietato ai minori di tredici anni non accompagnati da un genitore.

Nonostante la deriva oscura delle pellicole, gli attori del film si sono sempre espressi molto positivamente nei riguardi del regista. Rupert Grint, l’attore che interpreta Ron Weasley, lo ha addirittura definito alla mano, nonostante fosse pazzo come un cavallo. Dell’affabilità del regista ne da prova il fatto che, per spiegare al meglio una scena, si sia azzuffato con Oliver Phelps. Nella scena in cui i gemelli Weasley falliscono il loro piano per poter inserire il proprio nome nel calice, ed avere quindi la possibilità di partecipare al torneo, i due, infatti, si accapigliano malamente. Sembra che Newell, per mostrare come sarebbe dovuta essere resa la scena, si sia calato talmente nella parte che la rissa simulata si è conclusa per lui con una costola incrinata.

Una scenografia da record

Parlare di un film vuol dire anche parlare di come sono state costruite le scenografie, elementi che, assieme agli effetti speciali, contribuiscono a rendere magica ogni pellicola. In Harry Potter e il Calice di Fuoco le curiosità riguardanti il set sono molte. La prima curiosità, forse scontata, riguarda le centinaia di libri che ricoprono le pareti dell’ufficio di Albus Silente. I volumi, infatti, altro non sono che elenchi telefonici “travestiti”. La maggior parte delle curiosità che riguardano il film sono però, come è prevedibile, incentrate sull’evento motore di tutta la storia: il Torneo Tremaghi.

Iniziamo parlando della prima prova del torneo. Nella scena in cui Harry Potter vede per la prima volta il temibile drago che dovrà affrontare, l’Ungaro Spinato che appare non è realizzato in computer grafica. Si tratta in realtà di un modello realizzato in scala 1:1 parti riciclate del Basilisco di Harry Potter e la Camera dei Segreti. Il modello utilizzato era anche dotato di un meccanismo che gli permetteva di sputare realmente fuoco.

La scena in cui Harry affronta il drago, inoltre, è stata la più complicata da realizzare. La produzione ha dovuto utilizzare ben 140 inquadrature, create con gli effetti speciali. Alcune sono state addirittura create completamente al computer. Lo stesso Daniel Radcliffe in molte scene è stato digitalizzato.

In occasione della seconda prova, ambientata nel lago di Hogwarts, è stato costruito il più grande set acquatico della storia del cinema. La vasca all’interno della quale si sono svolte le riprese di Harry Potter e il Calice di Fuoco, infatti, era riempita con circa 500 mila litri d’acqua. È proprio all’interno di questa vasca che Daniel Radcliffe si è dovuto immergere, per un totale di ben quarantuno ore e trentotto minuti, per girare le scene subacquee. La seconda prova del torneo consiste nel salvare dalle grinfie delle sirene, che abitano il fondo del lago nero di Hogwarts, la persona più cara ad ogni concorrente.

Gli ostaggi di questa prova sono: Gabrielle Delacour, sorella della campionessa dell’Accademia di Magia Beauxbâtons, Fleur Delacour; Hermione Granger, ai tempi fidanzata del giocatore professionista di Quidditch e campione dell’Istituto Durmstrang, Viktor Krum; Cho Chang, fidanzata del legittimo campione di Hogwarts, Cedric Diggory e Ron Weasley, migliore amico di Harry Potter.

Quando Harry riesce a raggiungere gli ostaggi, riuscendo a respirare grazie all’algabranchia datagli da Neville Paciock, ci troviamo davanti ad una scena suggestiva, nella quale gli ostaggi fluttuano nell’acqua avvolti in un sonno incantato. Per realizzare questa scena al meglio gli attori di Ron, Hermione, Cho e Gabrielle sono stati sostituiti da animatroni che, con i loro impercettibili movimenti, simulano il sonno subacqueo. La ripresa è stata fatta utilizzando videocamere a immersione ancorate a un binario, i tecnici avevano anche previsto una camera d’aria pura in modo che gli attori potessero respirare e comunicare agilmente con la troupe.

Per quanto riguarda la terza prova, considerata la più pericolosa, i concorrenti devono affrontare un labirinto, costruito sul campo da Quidditch di Hogwarts, e fronteggiarne i pericoli, per arrivare alla coppa Tremaghi, posta al centro. La prima curiosità riguardo a questa scena di Harry Potter e il Calice di Fuoco vi strapperà un sorriso. Se fate attenzione allo sfondo, mentre i campioni delle tre scuole stanno entrando nell’arena, potrete vedere le studentesse dell’Accademia di Magia Beauxbâtons ballare la Macarena. Quando Harry Potter, infine, entra nel labirinto possiamo notare come Malocchio Moody, o Barty Crouch jr, gli indichi di svoltare a sinistra.

Questa scena è un omaggio a un’antica credenza secondo la quale, per uscire indenni da un labirinto, bisognerebbe continuare a svoltare a sinistra. L’antica superstizione nasce dal fatto che, per quanto riguarda i labirinti di siepi dei giardini della nobiltà inglese, costruiti dopo il Rinascimento, come il famoso labirinto di Hampton Court, svoltare sempre a sinistra sia effettivamente una soluzione efficace. Infine, le sequenze girate all’interno del labirinto, sembra siano liberamente ispirate alle scene presenti nel film Shining di Stanley Kubrick.

L'incanto del Ballo del Ceppo

Parlando del Torneo Tremaghi, e di Harry Potter e il Calice di Fuoco, non si può non citare il Ballo del Ceppo. Questa festa danzante, tradizionalmente svolta la vigilia di Natale, è un’antica tradizione del Torneo e solo gli allievi dal quarto anno in su ed i loro accompagnatori, anche se più giovani, possono partecipare. Lo scopo del ballo è di fare fraternizzare gli studenti e cementare i rapporti internazionali tra diverse scuole.

Le curiosità sulla scena del ballo sono molteplici, a partire da quella relativa alla scenografia. Nel film vediamo, infatti, la sala grande di Hogwarts ricoperta di ghiaccio e stalattiti, che rendono suggestivo l’ambiente riflettendo la luce delle candele. Per ottenere questo effetto ottico, e non far congelare gli attori utilizzando ghiaccio vero, le sculture sono state realizzate interamente in resina trasparente.

Per il ballo tutti gli studenti si agghindano al meglio, ed i tre protagonisti, Harry, Ron ed Hermione non fanno eccezione. La scena in cui Hermione Granger svela il proprio vestito, scendendo dalla scalinata e facendo arrossire il povero Ron Weasley, è diventata una delle scene più iconiche del film. Questo momento, definito dai più alla Cenerentola, ha generato molti avvenimenti curiosi. Partiamo col parlare del vestito: lo splendido abito di seta rosa, pieno di balze, è stato realizzato dalla sarta e costumista Jany Temime in ben tre mesi di lavoro e con 12 metri di chiffon.

La stilista si sarebbe ispirata proprio al vestito di Cenerentola per regalare a Hermione il momento che meritava. Il vestito è stato molto apprezzato da Emma Watson. L’attrice, infatti, per paura di rovinarlo lo ha indossato pochissimo e per l’emozione, durante il primo ciack della scena, è addirittura inciampata cadendo dalle scale, fortunatamente senza conseguenze né per lei né per l’abito.

Non esiste ballo senza musica, e nel caso di Harry Potter e il Calice di Fuoco è il caso di dire che non esiste senza avvenimenti curiosi. Chi ha letto i libri si sarà sicuramente accorto di come la band, nel film, non abbia un nome. Originariamente il nome, “Sorelle Stravagarie” o Weird Sisters in inglese, doveva comparire, come spesso accade per i gruppi musicali nei film, stampato su uno striscione posto sul palco.

Questo purtroppo non è avvenuto per motivi di Copyright. Il gruppo folk canadese Wyrd Sisters, infatti, fece causa alla Warner Bros. con l’accusa di plagio, chiedendo, come risarcimento, 40 milioni di dollari. La casa di produzione scelse quindi di lasciare senza nome la band. I musicisti che appaiono nella scena, inoltre, non sono volti sconosciuti al pubblico. Originariamente la band sarebbe dovuta essere interpretata dal gruppo indie rock scozzese Franz Ferdinand, purtroppo, a causa di impegni precedenti, la band ha dovuto rifiutare l’ingaggio. Il gruppo è stato quindi composto di altri famosi musicisti britannici tra cui: Jarvis Cocker dei Pulp e Philip Selway e Jonny Greenwood dei Radiohead.

Lord Voldemort

Harry Potter e il Calice di Fuoco è il primo film in cui compare il temuto Lord Voldemort in carne e ossa. Interpretato da Ralph Fiennes, il Signore Oscuro nei film appare molto diverso rispetto a come viene descritto nei libri. La differenza più grande si nota negli occhi.

Nei romanzi di J. K. Rowling, infatti, Colui che Non Deve Essere Nominato viene descritto con occhi scarlatti e pupille verticali simili a quelle dei rettili. Nei film troviamo un Voldemort molto diverso, con gli occhi azzurri. Questo cambiamento è stato introdotto dallo stesso Ralph Fiennes, convinto di riuscire a dare un’interpretazione migliore e maggiori sfumature al suo sguardo senza utilizzare lenti a contatto colorate. Ralph Fiennes inoltre ha recitato senza make-up, l’aspetto del Signore Oscuro è stato quindi realizzato in post produzione tramite la computer grafica.

Un’altra differenza importante tra il film e il libro di Harry Potter e il Calice di Fuoco, non necessariamente negativa, riguarda il Marchio Nero dei Mangiamorte. Il Marchio nero, simbolo di Lord Voldemort, ritrae un serpente che fuoriesce dalla bocca di un teschio. Simile ad un tatuaggio, il Marchio Nero veniva impresso magicamente dal Signore Oscuro sulla pelle dei suoi seguaci, i Mangiamorte, in modo che bruciasse ogni volta che Colui che Non Deve Essere Nominato intendesse convocarli. Sembra che J. K. Rowling abbia tratto l’ispirazione per questo dettaglio da delle antiche tradizioni. Nel 1500, infatti, si credeva che il Diavolo imprimesse il segno del suo zoccolo sui propri fedeli.

Nel film questo marchio appare in rilievo e in movimento, entrambi dettagli che J. K. Rowling non ha mai descritto all’interno dei libri. La scelta di rappresentare in questo modo il marchio è stata infatti un’intuizione del regista, Mike Newell, che lo fece realizzare dai truccatori applicando del silicone sul braccio degli attori, per poi animarlo con la computer grafica.

Harry Potter e il Calice di Fuoco, con le sue tinte dark, è un continuo richiamo al ritorno del male. Durante la coppa del mondo di Quidditch vediamo che grosse esplosioni interrompono il clima sereno e uomini incappucciati, i Mangiamorte, marciano impugnando delle torce. Il modo di muoversi nel campo di tende che attornia lo stadio, le torce impugnate e i cappucci a punta richiamano inequivocabilmente il Ku Klux Klan, mostrando al pubblico come il male possa assumere le stesse forme sia nella realtà sia in un mondo magico.

 
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