Harry Potter e la maledizione dell’erede: magia del teatro

L’ultimo atto della saga del maghetto più famoso del mondo è Harry Potter e la maledizione dell’erede, opera teatrale del 2016.

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a cura di Martina Mazzei

L’ultimo atto della saga del maghetto più famoso del mondo è Harry Potter e la maledizione dell’erede. Quanto conoscete quest'opera? Nato dalla penna di J. K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany, Harry Potter e la maledizione dell’erede nasce come opera teatrale in due atti, accolto positivamente dalla critica, ha vinto il premio Evening Standard Award.

Lo spettacolo teatrale ha debuttato ufficialmente il 30 luglio 2016, dopo un’anteprima tenutasi a Londra il 7 giugno. La sceneggiatura è stata infine diffusa in Inghilterra a partire dal 31 luglio, in Italia il libro è stato poi edito da Salani, il 24 settembre 2016. Nel quarto anniversario della pubblicazione della sceneggiatura, scopriamo insieme la nuova storia di Harry Potter e di suo figlio Albus.

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Atto primo, su il sipario

Come inizia, quindi, questo nuovo capitolo della saga? La storia di Harry Potter e la Maledizione dell’Erede inizia dove Harry Potter e i Doni della Morte si è concluso: al binario nove e tre quarti. Qui, vent’anni dopo, la nuova generazione di maghi, Albus Severus Potter, secondo genito di Harry Potter e Ginny Weasley, e Rose Granger-Weasley, figlia di Ron Weasley e Hermione Granger, prendono l’Hogwarts Express, diretti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sul treno Albus stringe amicizia con Scorpius, figlio di Draco Malfoy e viene smistato assieme a lui nella casa di Serpeverde, mentre Rose entrerà a far parte di Grifondoro. Il rapporto di Albus Severus e suo padre Harry s’incrina, il leggendario mago non riesce a capacitarsi di come il figlio abbia potuto finire nella casa dei Serpeverde e il figlio, che soffre di un importante complesso d’inferiorità nei confronti del padre, smette di impegnarsi negli studi, aumentando la tensione tra i due.

Gli anni passano e i ragazzi stanno ormai per iniziare il quarto anno di scuola. Albus origlia una conversazione, avvenuta a casa dei genitori tra Harry Potter e Amos Diggory, padre del defunto Cedric Diggory. I due discutono dell’esistenza di una GiraTempo illegale, che sarebbe stata confiscata dal Ministero della Magia, che l’anziano Amos Diggory vorrebbe utilizzare per tornare indietro nel tempo e scongiurare la morte del figlio. Albus quindi, con l’aiuto dell’inseparabile amico Scorpius, decide di porre rimedio a quello che considera un errore del padre, che ora non vede più come perfetto, e tornare indietro nel tempo per salvare la vita al giovane Cedric. Grazie ad una Pozione Polisucco e un piano che ricorda molto quello ideato da Harry Ron e Hermione in Harry Potter e la Camera dei Segreti, Albus Potter, Scorpius Malfoy e Delphini Diggory, nipote di Amos Diggory, riescono a introdursi nel ministero e trafugare la GiraTempo.

Corsi e ricorsi storici nel secondo atto

Il secondo atto si concentra sui tentativi dei ragazzi, sempre più fallimentari, di sabotare Cedric Diggory per far si che non partecipi alla prova finale del Torneo Tremaghi.

Quando i due giovani tornano nel passato, grazie alla GiraTempo, poco prima dell'inizio della prima prova del Torneo Tremaghi, travestiti da studenti di Durmstrang, Albus riesce a disarmare Cedric Diggory, impedendogli, teoricamente, di affrontare la sfida successiva e facendogli fare una figuraccia davanti a tutta Hogwarts. I due non riusciranno a vedere il risultato della loro missione in quanto, dopo appena cinque minuti, la GiraTempo li riporterà nel presente.

Una volta tornato Albus Potter si troverà a dover affrontare una realtà molto diversa da quella che aveva lasciato. In questa nuova realtà il ragazzo è un Grifondoro, Ron e Hermione non si sono mai sposati. I due non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, dando luogo a una realtà alternativa peggiore rispetto a quella da cui sono partiti per migliorare le cose. I ragazzi cercheranno quindi, grazie alla GiraTempo, di sabotare nuovamente Cedric Diggory durante la seconda prova del Torneo Tremaghi. Passati cinque minuti, com’era prevedibile, Scorpius torna al presente. La preside di Hogwarts è ora la professoressa Dolores Umbridge, vi sono Dissennatori a guardia della scuola, Cedric Diggory è diventato un Mangiamorte e i festeggiamenti per il Voldemort Day stanno per iniziare.

Grazie all’aiuto di Hermione Granger, che in questa realtà non è più Ministro della Magia, ma è la più grande ricercata del mondo magico, il Professor Piton, che è ancora vivo, e Ron Weasley, Scorpius Malfoy riuscirà a tornare indietro nel tempo, alla prima prova del torneo Tremaghi, e a impedire all’amico Albus di disarmare Cedric Diggory, ripristinando così la normale linea temporale.

In seguito si scoprirà che Delphini non è la nipote di Amos Diggory, bensì la figlia di Lord Voldemort e Bellatrix Lestrange, e che il suo vero scopo è quello di portare a termine una profezia che, scongiurando la morte di Cedric Diggory, riporterà al potere il padre. La ragazza porta indietro nel tempo Albus e Scorpius, precisamente nel 1981, la notte in cui Voldemort fu sconfitto da un neonato Harry Potter e dall’amore di sua madre. Delphini desidera infatti impedire a Voldemort di uccidere i Potter, in modo da prevenire il rimbalzo della Maledizione Senza Perdono. Harry Potter, Ron Weasley, Hermione Granger e Draco Malfoy utilizzano quindi la GiraTempo che la famiglia Malfoy ha segretamente custodito, per raggiungere i due ragazzi e, insieme a loro, riescono a sconfiggere Delphini.

Le contraddizioni della Rowling in Harry Potter e la Maledizione dell'Erede

Harry Potter e la Maledizione dell’Erede ha fatto molto parlare di sé. Sebbene in Italia non sia molto diffuso, nonstante in Inghilterra sia uno degli spettacoli più apprezzati, tanto da avere un proprio shop online, e sebbene i fan più recenti apprezzino l’opera, i lettori più affezionati, cresciuti con la saga, hanno evidenziato diverse contraddizioni e differenze tra Harry Potter e la Maledizione dell’Erede e quanto raccontato nei sette libri precedenti.

Elemento alla base della storia di Harry Potter e la Maledizione dell’Erede nonché uno dei dettagli più strani di questo nuovo arco narrativo, la genealogia di Delphi, figlia della Mangiamorte Bellatrix Lestrange e di Tom Riddle, in arte Lord Voldemort, ha lasciato perplessi i più. Sebbene guardando agli eventi di Harry Potter e i Doni della Morte è possibile ipotizzare in che periodo siano avvenuti concepimento e nascita di Delphi, questo evento risulta in netto contrasto con i personaggi finora descritti. Tom Riddle, infatti, nella saga viene descritto come privo di empatia, affetto e refrattario a ogni tipo di contatto fisico. Bellatrix Lestrange, inoltre, viene descritta come folle e instabile, incapace quindi di portare a termine una gravidanza. La nascita di Delphini sembra quindi essere un espediente narrativo poco convincente, introdotto al solo scopo di portare avanti la trama.

Harry Potter e la Maledizione dell’Erede stravolge anche completamente il personaggio di Cedric Diggory. Chi ha letto i libri sa, infatti, quanto Cedric fosse un ragazzo di buon cuore, intelligente e leale. Ne è una riprova il primo incontro con Harry Potter, avvenuto in Harry Potter e il Calice di Fuoco. Durante una partita di Quidditch tra Grifondoro e Tassorosso, infatti, i secondi vincono a causa di alcuni Dissennatori, che fanno cadere Harry dalla propria scopa. Qui Cedric cerca di far annullare l’incontro, considerandolo uno scontro poco leale. Riesce difficile immaginare come, un personaggio così onesto e di buon cuore, possa trasformarsi in un Mangiamorte, una delle figure più cattive del mondo magico, solamente per una brutta figura.

Hermione Granger e le polemiche

La differenza più saliente, tuttavia, e quella più discussa sui giornali di tutto il mondo, riguarda il casting della rappresentazione teatrale. Nello spettacolo teatrale, Harry Potter adulto è interpretato da Jamie Parker, Ron Weasley adulto da Paul Thornley, mentre Hermione Granger, che nel film è interpretata dalla diafana Emma Watson, è interpretata da Noma Dumezweni, attrice nata in Swaziland da genitori sudafricani ed emigrata da piccola in Regno Unito. La scelta ha fatto discutere in quanto, sebbene J. K. Rowling non avesse mai apertamente parlato dell’etnia di Hermione, fu proprio la scrittrice a scegliere il cast dei film perché apparisse il più possibile simile a quello che si era immaginata scrivendo i libri. Per questo motivo la risposta alle polemiche, data dalla stessa Rowling su Twitter, ha creato malcontento tra i fan:

https://twitter.com/jk_rowling/status/678888094339366914

La prima contraddizione, invece, riguarda senza dubbio il carattere di Hermione Granger. Nell’opera teatrale, quando Albus e Scorpius tornano dal loro primo viaggio nel tempo, incontrano una Hermione estremamente diversa. In questa realtà parallela la strega, infatti, non si è mai sposata con Ron Weasley e non è mai diventata Ministro della Magia, ricopre, invece, il ruolo di Professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure a Hogwarts. Il carattere di questa “Hermione senza Ron” appare burbero, freddo e crudele, in netto contrasto con quello della strega indipendente, capace di essere se stessa senza il bisogno di una presenza maschile al suo fianco, presentatoci negli altri capitoli della saga.

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