Il Rasoio di Barbieri: Silver Samurai

Il Rasoio di Barbieri: dal Giappone arriva Silver Samurai, eroi, villain e accerimo avversario di Wolverine, una rivalità durata anni

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a cura di Luca Barbieri

Ammetto di avere, da buon genovese, una certa ruvida passione per il metallo prezioso: ecco perché vorrei rimanere in tema “silver” (argento) e dopo il Quicksilver della volta scorsa (che, però, tecnicamente sarebbe il mercurio, quindi… beh, questo potete tenerlo pure voi: non ci verrebbero fuori delle belle monete), passiamo ora a Silver Samurai, il samurai argenteo della casa delle Idee.

Il suo vero nome è Keniuchio Harada ed è il figlio illegittimo di Shingen Harada. Come chi è Shingen Harada? Ma insomma! Come fate a non saperlo?! Aspettate un attimo che vado a consultare Wikipedia, la quale mi dice che si tratta del nome di Lord Shingen, un potente quanto feroce capo yakuza che, per ripagare un debito personale, costringe la propria figlia Mariko a sposare un buzzurro nipponico; il problema è che quella Mariko è la stessa donna di cui è innamorato Wolverine: un brutto affare, visto il caratteraccio del mutante canadese.

Silver Samurai, dal Giappone con furore

E, infatti, succede un bel casino! (ooops… si può dire “bel”?). Ma torniamo a Keniuchio. Non soltanto è il figlio illegittimo di un bosss della mafia giapponese (e, di conseguenza, il fratellastro di Mariko) ma è anche un mutante, proprio come Wolverine. La sua capacità consiste nel poter sprigionare dall’interno del suo corpo un campo di energia che può essere fatto scorrere attraverso ogni tipo di oggetto. Essendo Harada un samurai, generalmente canalizza la sua energia lungo la lama della propria katana, che diventa perciò in grado di tagliare qualunque tipo di materiale

È perciò un avversario pericolosissimo considerando anche il suo ferreo addestramento militare e la sua perfetta conoscenza del Kenjutsu (l’arte della spada). Per tali motivi non ha faticato a trovare un impiego come mercenario e guardia del corpo di signori del crimine del calibro di Viper, senza preoccuparsi troppo di questioni morali: in fondo è pur sempre il figlio di Lord Shingen! È dopo la morte di quest’ultimo (fatto fuori – snikt! – proprio da Wolverine) che Silver Samurai, così chiamato, a proposito, per l’argentea armatura che lo riveste completamente, cerca di sottrarre il controllo del clan alla sorellastra Mariko, ma ciò gli viene impedito dall’intervento di Wolverine (ancora lui?! E mò basta, però!).

Non essendo completamente malvagio, Silver Samurai interviene in aiuto di Logan (ignorandone però l’identità celata sotto quella di “Patch”) sull’isola di Madripoor durante la saga della spada Muramasa (l’unica arma al mondo in grado di neutralizzare il fattore rigenerante di Wolverine e ucciderlo). E’ in questo breve ciclo di storie che impariamo ad apprezzarne (e con noi l’ammirata Lindsay McCabe) la grazia nei movimenti e il fisico scultoreo che si cela sotto la sua armatura. Anni dopo il governo giapponese gli offre l’incarico di guidare il team denominato Big Hero 6 durante la battaglia a Tokio contro la minaccia di Everwraith.

Eroe o villain?

Dopo la morte di Mariko, (uccisa… indovinate da chi? Sì, da Wolverine! Ma questa volta per pietà, per abbreviare le sue sofferenze, visto che era stata avvelenata) Keniuchio le subentra nel controllo del clan, ma finisce per venirne estromesso a causa del mongolo Haan Kaishek: l’umiliazione lo spinge a riprendere la sua vecchia carriera di mercenario.

Torna dunque dalla parte del male e noleggia nuovamente i suoi servigi all’HYDRA, venendo poi sconfitto da Elektra. Non pago, tenta la scalata alla Yakuza con lo scopo di diventarne il padrone assoluto col nome di Silver Shogun ma anche questa volta fallisce.

Proprio quando sembra tornato un crudele villain ecco il nuovo voltafaccia: si allea con i Vendicatori contro la Mano e diventa addirittura capo della sicurezza del Primo Ministro giapponese. Poi un altro colpo di scena: Harada, condizionato mentalmente dal mutante Blindspot, salta nuovamente dall’altra parte della barricata e, tornato a incrociare le lame con Logan, perde una mano, staccata di netto da un’artigliata di Wolverine (la cosa non vi stupisce, vero?). Dopo aver nuovamente militato nell’HYDRA, Silver Samurai viene tolto di scena dagli autori, che forse erano un po’ frastornati dai suoi continui cambi di schieramento: viene ferito mortalmente dai sicari della Red Right Hand e, in modo simile a quanto fatto anni prima da Elektra colpita da Bullseye, si trascina fino alla tomba della sorellastra Mariko, dove esala l’ultimo respiro.

Dopo la sua morte, l’argentea armatura viene indossata dal figlio, Shingen Harada. Il nome non vi è nuovo? Beh, è logico: è lo stesso del nonno. Una vecchia tradizione in uso, fino a non molto tempo fa, anche nel nostro Paese, ma per non confondere troppo il lettore il suo nome viene abbreviato in Shin. Questo secondo samurai compare per la prima volta nel marzo 2012, sulla collana Wolverine, e si presenta come un villain, ma è anche il fidanzato della figlia adottiva di Wolverine. Meglio che si comporti bene con lei, perché se c’è una cosa che abbiamo imparato da questo folle articolo è che è meglio non far arrabbiare Wolverine… la conta dei cadaveri che si è lasciato alle spalle in queste poche righe è a dir poco vertiginoso!

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