Intervista a Adriano Barone, autore del romanzo Il Silenzio dell'Acqua: Il Prezzo da Pagare

Adriano Barone è una delle firme più illustri del fumetto italiano che negli anni ha deliziato il pubblico di lettori con delle opere fuori dal comune

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a cura di Imma Antonella Marzovilli

Adriano Barone è una delle firme più illustri del fumetto italiano che negli anni ha deliziato il pubblico di lettori con delle opere fuori dal comune come L’era dei Titani, Tipologie di un amore fantasma, Bugs-Gli insetti dentro di me e Warhol-L’intervista, da cui è stata tratta anche un' opera teatrale, e ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Boscarato nel 2014.

Lo scrittore ha voluto intraprendere una nuova avventura professionale con la stesura del romanzo Il Silenzio dell'Acqua: Il Prezzo da Pagare  in uscita per Mondadori il Primo Dicembre 2020 in tutte le librerie italianeIl romanzo, come già abbiamo detto nella recensione all'opera, è uno spin-off della serie TV Mediaset di cui, proprio in questi giorni, sta andando in onda la seconda e attesissima stagione.

Adriano Barone racconta la sua esperienza con Il Silenzio dell'Acqua: Il prezzo da pagare

Una fiction dal sapore internazionale che ha diverse fonti di ispirazione che mettono di più in luce la volontà degli autori di travalicare i confini nazionali e proporre un prodotto affine ai gusti della moderna televisione.

Abbiamo voluto intervistare Adriano Barone per capire meglio i retroscena della stesura del suo ultimo romanzo e abbiamo ripercorso insieme i punti fondamentali della sua carriera, arrivando a qualche anticipazione sui progetti futuri che coinvolgeranno lo scrittore. Questo perché, nell'Italia più mainstream, è forse la prima volta che si assiste a un esperimento come quello fatto da Barone, cioè realizzare un romanzo partendo da una storia già raccontata da un altro media, quindi con la creazione di un prodotto crossmediale. Barone è una persona disponibile e di un talento eccezionale, ecco il resoconto della nostra chiacchierata.

Come è nata l’idea di un romanzo spin off dedicato a una serie tv?

 Si tratta di un’operazione che all’estero è decisamente la norma, penso a quanti prodotti derivati nacquero in USA già negli anni ’50 a seguito delle serie tv western più famose, da Hopalong Cassidy a Lone Ranger. Questo accade sempre quando un’IP è di successo, penso all’universo espanso di Star Wars, ai romanzi di X-Files e di Buffy, a come vengono sfruttati in Giappone i prodotti in modo multimediale. Il crossmedia oggi è la norma, e penso che possa essere interessante renderlo tale anche in Italia.

Ho già avuto un’esperienza precedente scrivendo il fumetto e il romanzo del film Ride, e questa esperienza probabilmente ha convinto Leonardo Valenti, con cui c’è un’amicizia e una stima professionale reciproca da anni, a chiedermi se fossi interessato a scrivere il romanzo ispirato alla serie. Nel dettaglio, esisteva una trama che avrebbe potuto diventare quella della seconda stagione, ma che poi non fu utilizzata. Ed era un peccato lasciare nel limbo un plot che chiudeva alcune vicende della prima stagione. Quindi Leonardo mi chiese se fossi interessato, io chiesi al mio editor in Mondadori se potesse interessare la casa editrice, e la risposta fu positiva.

Come avete lavorato per creare il romanzo?

 Allora, la trama iniziale era molto sintetica, pertanto la lessi, feci una serie di considerazioni e mi sentii con Leonardo Valenti e Jean Ludwigg, quest'ultimo co-creatore della serie, per discuterne. Avevo proposteo alcune modifiche e integrazioni, e c’erano dei plot points sui quali volevo confrontarmi con loro, sia per fare brainstorming, sia, soprattutto, per non creare contraddizioni nella trama o nell’arco di sviluppo dei personaggi rispetto a quello che sarebbe successo in seconda stagione.

A questo riguardo posso dire che un paio di personaggi sono stati modificati proprio per evitare di ricreare delle situazioni che vedremo nei prossimi giorni. Una volta stabilita la trama, l’abbiamo sottoposta al mio editor, che l’ha approvata, e da lì è partita la scrittura. Dato che volevamo che il romanzo fosse leggibile per il maggior numero di persone possibile, il mio editor ha aspettato a vedere la prima stagione, per essere assolutamente sicuro che la trama fosse comprensibile anche senza conoscere la serie.

Com’è lavorare su personaggi di cui non si è creatori?

 Beh, in realtà è l’essenza della scrittura professionistica. Anche quando scrivo fumetti per Sergio Bonelli Editore scrivo personaggi non creati da me, mi limito a inventare storie in linea con i parametri del personaggio e a rispettare il canone e il mood narrativo. In casi come questo, la difficoltà resta nel rispettare la caratterizzazione dei personaggi e nell’usare uno stile il più invisibile possibile, in cui l’autore diventa praticamente assente e in cui ci si possa concentrare appunto su trama e personaggi.

In questo caso specifico, il mio tentativo è stato sottolineare la diversità di approccio all’indagine di Luisa, fredda, razionale, al limite del cinico, e Andrea, un bravo poliziotto e un brav’uomo, che essendo fondamentalmente buono fatica a comprendere quanto possano essere profondi gli abissi del male che si annidano nelle menti altrui. Se con la prima stagione il suo piccolo mondo perfetto è stato turbato, nel romanzo Andrea capisce forse quel piccolo mondo perfetto è troppo piccolo, e lo vediamo molto più padrone di sé durante l’indagine della seconda stagione della serie.

Si è ispirato a qualche autore nella scrittura? E se sì, quali?

 Come ho scritto in altre sedi, senza la minima pretesa di arrivare a quel modello, sicuramente al Maigret di Simenon, al secondo periodo in particolare, in cui Simenon aveva raggiunto un’asciuttezza di stile ineguagliabile. Poi in realtà a livello di atmosfera, dato che in qualche modo Il Silenzio dell’Acqua si ispira in parte a Broadchurch e Broadchurch è la versione inglese del Nordic Noir, mi sono immerso nei romanzi crime e nelle serie tv scandinave per riuscire a esprimere quello che mi sembra uno specialissimo senso di malinconia che personalmente considero il fil rouge di quella produzione.

Quali sono i suoi progetti futuri?

 Al momento sto lavorando per la prima volta in un medium a cui non ho mai lavorato, con una deadline molto stretta, a un progetto entusiasmante con Luca Blengino, con cui da anni volevamo provare a collaborare su qualcosa assieme, e finalmente ci siamo riusciti su qualcosa di decisamente inaspettato. E ovviamente sono al lavoro con Fabio Guaglione su Mr. Evidence, il nostro progetto che uscirà per Sergio Boelli Editore.

Se volete vivere la tormentata storia dei due vicequestori di Castel Marciano, Andrea e Luisa, siamo in dovere di consigliarvi l'ottimo romanzo di Adriano Barone Il Silenzio dell'Acqua: Il Prezzo da Pagare che potete acquistare a questo link.